Il Mio Corpo Vi Seppellirà: Il Western Femminista che Riscrive le Regole del Cinema di Genere su Rai 5

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Quattro brigantesse si uniscono in una lotta contro un mondo maschile e un Sud trasformato in un Far West: il film diretto da Giovanni La Parola combina vendetta, storia e azione pulp.

Informazioni sul film

Il 16 dicembre andrà in onda su Rai 5 il film Il mio corpo vi seppellirà. Questo lungometraggio, ambientato nel 1860 durante il delicato passaggio dal Regno delle Due Sicilie all’Unità d’Italia, narra una storia di vendetta femminile, mescolando con sapienza elementi storici, pulp e western.

In seguito all’arrivo delle truppe garibaldine e all’occupazione piemontese della Sicilia, il colonnello romano, un personaggio spietato, inizia una guerra contro il brigantaggio locale. Tra le vittime innocenti vi è Erré, una giovane ostessa, che, dopo aver perso tutto, si unisce a un gruppo di brigantesse chiamate “le Drude”, composto da donne segnate da sofferenze e ingiustizie, desiderose di vendetta. Parallelamente, Murat, un ex soldato borbonico diventato cacciatore di taglie, si trova invischiato nelle operazioni del Colonnello Romano. Le vite delle Drude e di Murat si intrecciano in una spirale di violenza e vendetta.

Il mio corpo vi seppellirà, prodotto da Groenlandia, rappresenta un significativo passo avanti per il cinema di genere italiano, rimarcando la necessità di rinnovare la narrazione storica in chiave moderna. Le brigantesse diventano un simbolo di ribellione e resistenza.

I personaggi principali

Il film Il mio corpo vi seppellirà si distingue per i suoi personaggi marcati, i quali costituiscono il fulcro narrativo. Al centro troviamo Erré, interpretata da Miriam Dalmazio, che rappresenta una figura di resilienza. Dopo la perdita di tutto, Erré diventa simbolo di vendetta, dando vita a un percorso di trasformazione personale.

Le Drude sono quattro donne spietate, ognuna segnata da traumi e ingiustizie, che scelgono di vivere al di fuori della legge. Maria, interpretata da Antonia Truppo, è un combattente impulsivo e coraggioso. Lucia, impersonata da Margareth Madè, si distingue come la leader carismatica del gruppo, con una benda sull’occhio che ne accentua il fascino. Infine, Ciccilla, portata in scena da Rita Abela, emerge come la più violenta del gruppo, il cui passato influisce sulle sue azioni.

I due antagonisti principali sono rappresentati dal colonnello Romano, interpretato da Guido Caprino, simbolo della brutalità piemontese, e Murat, cacciatore di taglie con il volto di Giovanni Calcagno. Murat, ex soldato borbonico, vive un conflitto interno, oscillando tra il traditore e la vittima.

Temi centrali del film

Il mio corpo vi seppellirà esplora temi universali come la vendetta, che muove le azioni delle protagoniste. Questa vendetta non è solo personale, ma riflette anche una ribellione verso un sistema patriarcale opprimente. Le Drude lottano per affermare la propria libertà, ribellandosi a un mondo dominato dagli uomini.

La condizione femminile è centrale nell’opera, con Erré, Maria, Lucia e Ciccilla che scelgono il brigantaggio per riscattarsi da vite segnate da violenze e oppressioni. La loro ribellione diventa un potente inno di lotta contro il potere maschile.

Il film dal punto di vista storico offre una chiave di lettura alternativa dell’Unità d’Italia, presentando un Sud devastato dall’occupazione piemontese. Attraverso gli occhi delle Drude, il brigantaggio emerge non solo come criminalità, ma come resistenza contro l’oppressione.

Inoltre, Giovanni La Parola riadatta i codici del western, configurando una Sicilia post-borbonica come un Far West italiano, arricchendo il genere cinematografico con la presenza di un cast di donne ribelli.

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