Il gioco di resident evil più sottovalutato merita un remake

resident evil: il ritorno di un classico multiplayer con potenziale da riscoprire
Il franchise di Resident Evil ha conosciuto una recente rinascita grazie a titoli di grande successo come Resident Evil Village e Resident Evil 2 Remake. Gli sforzi di Capcom nel settore multiplayer non hanno ottenuto lo stesso riscontro positivo, con produzioni come Umbrella Corps, criticato severamente alla sua uscita nel 2016, e giochi più recenti come Resident Evil: Resistance e Resident Evil Re:Verse, che hanno deluso le aspettative e sono destinati a essere dismessi. La soluzione ideale per un’esperienza multiplayer autentica potrebbe già esistere, rappresentata dal primo titolo online della serie, Resident Evil Outbreak.
resident evil outbreak: un classico rivisitato con innovazioni significative
un gameplay cooperativo innovativo
Resident Evil Outbreak, uscito su PlayStation 2, si distingue per essere stato l’ultimo capitolo della saga sviluppato nello stile originale. Nonostante siano trascorsi molti anni dalla chiusura dei server online, il gioco mantiene ancora una discreta base di giocatori attivi su PC. La principale novità rispetto ai precedenti titoli è l’abbandono dei controlli a “carro armato”, sostituiti da uno stile di movimento più naturale e fluido, simile a quello adottato in altri survival horror come Silent Hill 4. Inoltre, il gioco si basa fortemente sul lavoro di squadra tra personaggi controllati dall’intelligenza artificiale o da altri giocatori.
Sia in modalità cooperativa che in singolo, la gestione delle risorse è fondamentale per la sopravvivenza. I personaggi portano al massimo quattro oggetti nell’inventario e devono scambiare tra loro per ottimizzare le risorse disponibili. La modalità senza compagni, sbloccabile tramite opzione dedicata, permette di affrontare le sfide da soli ma il gioco dà il massimo quando si gioca in gruppo. Questo aspetto contribuisce a mantenere vivo l’interesse anche dopo tanti anni dalla sua uscita.
l’impatto sonoro e la complessità dei livelli in outbreak
una colonna sonora memorabile e coinvolgente
I due capitoli di Outbreak, grazie anche alla collaborazione del compositore Tetsuya Shibata — noto per aver lavorato su Devil May Cry 3 e 4 — vantano alcune delle colonne sonore più apprezzate dell’intera serie. Dalla musica emozionale del tema principale alle tracce epiche durante gli scontri finali contro Thanatos, la soundtrack riesce ad amplificare l’atmosfera tesa e drammatica del gioco. In particolare, la musica dell’ultimo boss viene considerata tra le migliori mai composte nel franchise.
livelli più grandi e articolati che aumentano la rigiocabilità
I livelli presenti in Outbreak sono molto più complessi rispetto ai precedenti titoli della serie. Sono caratterizzati da dimensioni maggiori e molteplici percorsi possibili per completare gli obiettivi assegnati. Questa struttura favorisce una forte variabilità nelle partite successive ed è uno degli aspetti principali che rendono questi giochi così longevi: la possibilità di esplorare nuove strategie ogni volta.
motivi per cui questi titoli offrono un’elevata rigiocabilità e contenuti ricchi
scenario multipli con obiettivi opzionali e finali diversi
Sia in modo singolo che multiplayer, i giochi della serie Outbreak presentano numerosi scenari o campagne tra cui scegliere. Ogni scenario include obiettivi opzionali che permettono di ottenere ricompense extra o aprono percorsi alternativi fino a raggiungere finali diversi. Tra le missioni più divertenti vi sono quelle con condizioni particolari come l’uso della luce naturale durante alcune fasi o decisioni cruciali come nella missione “Decisions, Decisions”. La varietà nei contenuti rende ogni partita unica.
Ciascuna campagna propone una checklist dettagliata ed è stimolante tentare il completamento al 100%, data l’alto livello di divertimento offerto dalla ripetizione delle missioni.
personaggi sbloccabili ed esclusivi bonus estetici
Cambiare personaggio può radicalmente modificare l’approccio alle missioni; alcuni sono più indicati in determinate situazioni grazie alle loro caratteristiche specializzate (come Yoko nei scenari freddi). Il gioco offre inoltre numerosi unlockables inclusivi di skin segrete accessibili tramite cheat device o modalità nascoste. Tra i personaggi sbloccabili spicca Hunk — uno dei protagonisti più amati ma meno conosciuti della saga — disponibile attraverso metodi specifici.
un remake necessario per valorizzare questa gemma nascosta del franchise resident evil
perché un remake sarebbe fondamentale?
L’attuale scarsità di accesso alle piattaforme originali limita oggi la possibilità di rivivere queste esperienze storiche. L’uscita su GOG ha evidenziato quanto sia importante ridare vita ai classici dell’epoca PS2 e GameCube attraverso remaster o remake modernizzati. Un progetto simile a quello realizzato per Tony Hawk’s Pro Skater 1+2 em>, aggiornando grafica, gameplay e modalità online sarebbe perfetto anche per i due capitoli Outbreak.
Molti contenuti tagliati potrebbero essere reintegrati creando un’esperienza completa ed evoluta rispetto all’originale.
- – Jill Valentine
- – Hunk
- – Jim
- – Yoko
- – Shinji Mikami (creatore)
L’eredità lasciata dai due titoli Outbreak meriterebbe una seconda chance attraverso un restyling completo che possa attrarre nuove generazioni mentre riconquista i fan storici del franchise.
In conclusione, capcom ha già tra le mani un patrimonio prezioso che potrebbe diventare nuovamente protagonista nel panorama videoludico multiplayer moderno.