I creatori di Poppy Playtime denunciano Google per le app truffaldine presenti nel Play Store
Mob Entertainment, i creatori della rinomata serie horror Poppy Playtime, ha intrapreso un’azione legale contro Google accusandolo di consentire la violazione del copyright delle loro proprietà intellettuale sul Google Play Store. L’azienda sostiene che le app denominate “scam” disponibili su questa piattaforma abbiano ingannato i fan, inducendoli ad acquistare titoli che violano i diritti d’autore.
Mob Entertainment Contro Google
Azioni Legali per Violazioni di Copyright
L’azione legale di Mob Entertainment è rivolta in particolare a Google, poiché si ritiene che non abbia attuato le misure necessarie per rimuovere dai suoi store le app simili relative ai capitoli 3 e 4 della serie Poppy Playtime. Nella denuncia, Google è identificato come uno dei convenuti, insieme a “Daigo Games 2020”, gli autori delle app contestate.
Esempi di App Non Autorizzate
App “Scam” sul Google Play Store
La causa evidenzia app non autorizzate sul Play Store che sfruttano il copyright di Poppy Playtime. L’analisi di TorrentFreak manifesta che app come “Poppy Playtime: Chapter 3” e “Poppy Playtime: Chapter 4” offrono transazioni in-game con costi variabili tra i 30 e i 95 dollari. Mob Entertainment sottolinea che quando gli utenti pagano per la transazione denominata “Guide wuggy playtime mod”, ricevono solo un collegamento a una pagina web non funzionante.
Tentativi di Rimozione delle App Non Autorizzate
Richieste DMCA a Google
Mob Entertainment sostiene che Google è stato direttamente citato nella causa, avendo tentato ripetutamente di contattare il team ufficiale DMCA di Google per rimuovere le app elencate nel documento. Nonostante la rimozione temporanea dell’app non autorizzata “Poppy Playtime Chapter 3”, quest’ultima è riapparsa online pochi giorni dopo. A oggi, le app in violazione di copyright continuano a essere disponibili.
Complicità nelle Truffe
Secondo Mob Entertainment, la risposta di Google alle richieste di rimozione è stata insufficiente, e una percentuale delle transazioni effettuate attraverso le app illecite avrebbe beneficiato direttamente Google attraverso le relative commissioni. La denuncia accusa Google di copertura e di non aver garantito un’equa concorrenza, rendendolo complice nella diffusione delle app ingannevoli.
Danni e Ingiunzioni Richieste
La causa chiede un risarcimento che potrebbe ammontare a 150.000 dollari. Nonostante le accuse formulate, ni Google né Daigo hanno rilasciato commenti ufficiali in merito. Questa iniziativa legale giunge in un periodo cruciale per Mob Entertainment, che si prepara al lancio ufficiale di Poppy Playtime: Chapter 4.
- Mob Entertainment
- Google LLC
- Daigo Games 2020