I broligarchi: come i giganti del tech alimentano la mascolinità tossica

Mark Zuckerberg, Elon Musk e numerosi influencer del settore tecnologico stanno acquisendo una crescente visibilità, promuovendo una rinnovata concezione di mascolinità, nota come broligarchy. Questo movimento è caratterizzato da un cambiamento non solo estetico, ma anche sociologico, rivelando la volontà di riscrivere le regole della mascolinità tradizionale.

Cos’è la broligarchy

Il concetto di broligarchy è emerso recentemente per descrivere un vasto gruppo di individui estremamente ricchi e influenti, prevalentemente nel campo tecnologico, che cercano di inserirsi nella sfera politica statunitense per ottenere vantaggi diretti per le proprie attività. Questi miliardari hanno storicamente cercato legami con le istituzioni, ma, come evidenziato dalla sociologa Brooke Harrington, la loro influenza è sempre più personale.

Non vedono più lo stato come un ostacolo per i propri profitti, ma come un alleato indispensabile per poter fare ciò che vogliono.

Questo nuovo approccio politico mette in luce l’importanza della loro immagine pubblica, che ora è apertamente visibile e celebrata. I nomi più noti includono Mark Zuckerberg, Elon Musk, Jeff Bezos e Peter Thiel.

Un nuovo modello di mascolinità?

È importante notare che questa nuova generazione di leader tecnologici non si rifà necessariamente a una mascolinità tradizionale. Anche se molti di loro presentano famiglie e un certo status sociale, enfatizzano aspetti che contraddicono l’immagine del “buon padre”. Il “bro”, secondo Thomas Keith, rappresenta uno stereotipo di uomini giovani e eterosessuali, orientati alla ricerca del divertimento e spesso dediti a comportamenti eccessivi.

I broligarchy infatti sembrano cercare soprattutto l’approvazione dei giovani uomini.

Negli ultimi anni, tra i giovani uomini si è diffuso un sentimento di insoddisfazione, che si traduce in posizioni politiche sempre più conservative. Per quanto possano sembrare eccentrici nel cercare di apparire attraenti, i broligarchi continuano a veicolare una visione della mascolinità che suscita l’ammirazione di milioni di fan.

Critiche e riflessioni

La questione sorge spontanea: la loro interpretazione di mascolinità e femminilità si limita a scelte discutibili di stile di vita? Figure come Zuckerberg, che ha recentemente annunciato la riduzione dei programmi di diversità in Meta, evidenziano le sfide che il movimento presenta. Inoltre, l’impegno di Peter Thiel in una startup legata al monitoraggio del ciclo mestruale solleva interrogativi sulle implicazioni etiche delle loro azioni. Nonostante l’aspetto comico di alcune delle loro scelte, è imperativo considerare come queste personalità, oltre a essere bro, siano in posizioni di potere significative.

  • Mark Zuckerberg
  • Elon Musk
  • Jeff Bezos
  • Peter Thiel

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