I 10 migliori film ispirati al frankenstein di mary shelley

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L’universo cinematografico dedicato a Frankenstein si presenta ricco di interpretazioni, remake e variazioni sul tema, molte delle quali attraverso decenni di cinema. La figura del mostro, sorta dalla penna di Mary Shelley, ha ispirato più di 50 film diversi, dai tempi del cinema muto sino alle produzioni moderne. Di seguito, un approfondimento sulle opere più significative, sui lavori che si sono ispirati alla sua storia, e sulle nuove interpretazioni sviluppatesi nel corso degli anni.

le interpretazioni cinematografiche di Frankenstein

Le rappresentazioni del Mostro di Frankenstein si sono evolute nel tempo, passando da classici horror di Universal Studios del 1931 a numerose rivisitazioni contemporanee. Al di là delle pellicole dedicate esclusivamente alla narrazione di Mary Shelley, sono stati realizzati film che rielaborano il personaggio e il trauma del suo creatore, spesso reinterpretandoli con trame e atmosfere diverse. Molti di questi film rivisiting l’iconografia originale, offrendo spunti originali oppure omaggi ai classici del passato.

Lisa Frankenstein (2024)

Il film Lisa Frankenstein, uscito nel 2024, si ispira all’immagine di Shelley ma lo fa con un approccio adolescente e più fresco. La trama segue una giovane ragazza, Lisa, che attraversa un periodo difficile, traumatizzata dall’omicidio della madre e dal nuovo matrimonio del padre con una donna crudele e la figlia di quest’ultima. Durante un episodio traumatico in un cimitero, un fulmine ridà vita a un cadavere, trasformando il personaggio in un zombie.
La pellicola si distingue perché non presenta il ritorno del mostro come nel paradigma classico di Dr. Frankenstein, ma mostra come Lisa tenti di aiutare il suo “creato” nei suoi atti di vendetta. Lisa e il Mostro iniziano a uccidere per procurarsi parti del corpo, offrendo uno sguardo inquietante ma ironico su un’interpretazione moderna del mito.

Mary Shelley (2017)

Nel film Mary Shelley del 2017, la protagonista è interpretata da Elle Fanning. La pellicola ricostruisce gli anni giovanili dell’autrice di Frankenstein, tra incontri con il poeta Percy Bysse Shelley e il famoso Lord Byron. Il film evidenzia soprattutto la difficile condizione delle scrittrici nel XIX secolo e come Shelley abbia superato i pregiudizi dell’epoca per creare il suo celebre romanzo, che nacque durante una memorabile serata di racconti di fantasmi.
La performance di Fanning è stata molto apprezzata, e il film stesso si configura come un ritratto intenso sulle sfide di una donna che ha rivoluzionato il genere horror.

Ex Machina (2014)

Il film Ex Machina, diretto da Alex Garland, rappresenta una forte reinterpretazione del concetto di creatura. In questa pellicola, la narrazione si sposta nel campo della sci-fi, immaginando la creazione di un’intelligenza artificiale chiamata Ava. Il protagonista viene invitato in un isolato laboratorio per testare il suo sistema cognitivo, ma il risultato si rivela disastroso.
Il film riprende il tema di God playing God, con l’umanità che si trova a perdere il controllo sui propri “mostri” digitali. La storia mostra come, nel tentativo di creare un essere superiore, si rischi di perdere ogni autonomia e umanità.

Frankenweenie (2012)

Rimanendo nel campo delle interpretazioni che omaggiano i classici del mostro di Shelley, Frankenweenie del 2012, diretto da Tim Burton, costituisce un tributo in chiave animata. La storia narra di un ragazzo che, affetto da un lutto, decide di riportare in vita il suo cane morto, seguendo le orme del mito di Frankenstein. Il film è realizzato in bianco e nero, rievocando il film originale della Universal, e presenta elementi tipici di Burton, tra eccentricità e atmosfere dark.
Il film è stato un successo di critica e pubblico, vincendo premi e ricevendo una nomination all’Oscar. Si distingue per il suo stile visivo e per il modo in cui reinterpreta il tema della creazione e delle conseguenze impreviste.

La cultura pop e Frankenstein

The Rocky Horror Picture Show, del 1975, si configura come uno dei musical più longevi e popolari del cinema. La pellicola, che combina horror e commedia musicale, narra di un alieno, Dr. Frank-N-Furter, che crea un suo monster in un castello isolato. Il film si rifà allo spirito del mostro di Shelley, con un personaggio che sfida le norme e le convenzioni, tra musica, danza e umorismo sfrenato.
Pur essendo principalmente un musical, mette in scena molti elementi della storia di Frankenstein, specialmente l’idea di un creatore che dà vita a una creatura pericolosa ma anche simbolo di ribellione e libertà.

Edward Scissorhands e il lato umano del mostro

Il film Edward Scissorhands, di Tim Burton del 1990, rappresenta una delle interpretazioni più umane del mito di Frankenstein. Johnny Depp interpreta un’creatura artificiale, creata da un inventore ormai deceduto, che viene abbandonata in un mondo che non comprende la sua diversità. Con le sue mani di forbice, Edward cerca di inserirsi in una comunità che lo respinge, mantenendo un atteggiamento dolce e compassionevole.
Il personaggio di Edward sottolinea che il mostro può essere anche un essere benevolo, ed esplora la relazione tra la costruzione artificiale e l’animo umano.

Re-Animator, una rivisitazione horror del mito

Re-Animator, del 1985, diretto da Stuart Gordon, si ispira chiaramente a Frankenstein portando sullo schermo una versione più esplicita, violenta e sci-fi. La storia ruota attorno a Herbert West, un giovane scienziato che scopre come resuscitare i morti, procurando conseguenze disturbanti. Il film brilla per le sue scene gore, il tono dissacrante e il suo stile unico nel panorama horror cult.
Preparandosi a festeggiare 40 anni nel 2025, Re-Animator si mantiene come uno dei più iconici omaggi alla figura del mostro e alle tematiche della creazione e della perdita di controllo.

RoboCop: il mostro tecnologico

RoboCop, del 1987, diretto da Paul Verhoeven, rappresenta una fusione tra cyberpunk e il mito di Frankenstein. La storia narra di un poliziotto ucciso brutalmente, quindi trasformato in un cyborg dalla grande multinazionale, che torna in azione come un antiero e simbolo di lotta contro il sistema corrotto.
Il film riflette i temi di Homo Deus e di umano contro macchina, rendendo il personaggio un esempio contemporaneo di mostro sintetico, in cui il conflitto tra umanità e tecnologia si intreccia con il desiderio di autodeterminazione.

Poor Things (2023)

Il film Poor Things, diretto da Yorgos Lanthimos, rappresenta una rilettura più surreale e disturbante dell’idea di mostro di Shelley. La narrazione vede una scienziata, Godwin Baxter, riportare in vita una donna che si era suicidata, alterando profondamente il corso della sua vita. La protagonista, Bella Baxter, viene creata sostituendo il cervello della donna con quello di un feto, generando così un personaggio complesso e inquietante.
Emma Stone interpreta il ruolo di Bella, ottenendo un riconoscimento importante con l’Oscar. La pellicola è nota per i temi absurd, la visione estetica e le interpretazioni audaci, offrendo una lettura moderna e provocatoria sugli aspetti dell’esperimento e dell’umanità.

Young Frankenstein: la satira del mito

Tra le interpretazioni più divertenti e memorabili del mito di Frankenstein, Young Frankenstein del 1974, diretto e scritto da Mel Brooks, si distingue come un classico della commedia. Interpretato da Gene Wilder, il film ironizza sulla storia originale, immergendola in un tono scherzoso e parodico, con scene iconiche come la performance di “Puttin’ on the Ritz”.
Il film non è solo una satira, ma anche un omaggio elegante ai film horror degli anni ’30, e si conferma come uno dei migliori film di questo genere, mantenendo un grande successo tra pubblico e critica.

In definitiva, la saga di Frankenstein nel cinema si arricchisce di molteplici versioni che spaziano dal rispetto della tradizione horror alle interpretazioni più artistiche e provocatorie. La figura del mostro, simbolo di creazione e di pericolo, continua a rappresentare un tema fertile e attuale, capace di svelare le paure e le speranze dell’umanità attraverso le generazioni.

Personalità, registi e interpretazioni di rilievo:
  • Guillermo del Toro
  • Elle Fanning
  • Tim Burton
  • Gene Wilder
  • Peter Boyle
  • Jeffrey Combs
  • Paul Verhoeven
  • Yorgos Lanthimos
  • Tim Curry
  • Alex Garland

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