House of the dragon: dibattito sulla libertà dei draghi in george r.r. martin

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Il mondo di House of the Dragon si arricchisce di discussioni e analisi riguardo alcune scelte narrative e caratteristiche dei draghi presenti nella serie. Tra queste, una delle critiche più discusse riguarda il comportamento dei draghi senza cavalieri, un aspetto che ha suscitato opinioni contrastanti tra gli appassionati e lo stesso autore George R.R. Martin. Questo approfondimento analizza le affermazioni dello scrittore rispetto alla rappresentazione dei draghi nell’adattamento televisivo, confrontandole con i dettagli presenti nei libri.

critiche di george r.r. martin sull’autonomia dei draghi in house of the dragon

le osservazioni di george r.r. martin sulla condotta dei draghi

Nel luglio 2024, George R.R. Martin ha condiviso sul suo blog le sue riflessioni sulla seconda stagione di House of the Dragon. Ha espresso apprezzamenti per alcune scene di azione legate ai draghi, come quella del combattimento tra The Red Dragon e The Gold, che rappresenta la Battaglia di Rook’s Rest. Ha anche criticato alcuni comportamenti adottati dai draghi nel contesto della serie TV.

Martin sottolinea che nei suoi romanzi i draghi sono creature strettamente legate al loro habitat naturale, analogamente agli animali reali: si muovono, si alimentano e riposano in aree specifiche come Dragonstone o Approdo del Re. In questa ottica, egli afferma che “non ci si aspetta di trovare draghi cacciare nelle Terre dell’Erba o nel Vallo“. Questa differenza tra l’approccio letterario e quello visivo è alla base delle critiche.

il caso di sheepstealer e il comportamento dei draghi selvatici

Nella seconda stagione della serie TV, viene mostrato Sheepstealer – un drago selvatico che viene visto cacciare pecore nel Vallo – mentre Rhaena tenta di domarlo senza successo. La scena ha generato dibattiti tra i fan riguardo alla coerenza con la narrazione originale.

Mentre alcuni desideravano vedere Nettles, il personaggio dei romanzi a cui sarebbe stato assegnato Sheepstealer, altri ritengono che il comportamento del drago sia coerente con la sua natura selvaggia e indipendente. La presenza di Dragoni che vagano lontano dal loro habitat naturale non contraddice le informazioni fornite da Martin sui comportamenti spontanei delle creature mitiche.

i draghi nei libri di martin: liberi di allontanarsi e mantenere il mistero

episodi storici e narrazioni sui draghi dispersi

I romanzi descrivono numerosi episodi in cui i draghi si allontanano dai loro territori abituali o scompaiono misteriosamente. Ad esempio, Drogon fugge durante l’assedio a Meereen per poi tornare autonomamente in battaglia o scompare dopo la fine della Danza dei Dragoni.

Anche un drago rinvenuto morto nelle terre aride del Rosso Waste suggerisce che molte bestie possano aver vissuto in zone remote o poco esplorate da tempo immemorabile. Lo stesso autore aveva anticipato nel 1999 l’esistenza di storie su avvistamenti sporadici di creature simili ai draghi in luoghi isolati del mondo fantastico.

Tale atteggiamento lascia intendere che i draconici possano ancora sopravvivere nascosti nelle regioni più impervie, alimentando così il fascino dell’enigma intorno a queste creature mitiche.

la coerenza narrativa con la mitologia dei draghi selvaggi

L’idea secondo cui i draghi siano entità autonome e imprevedibili trova riscontro anche nel materiale originale: questa libertà d’azione permette alle storie narrate nei libri di mantenere vivo il senso magico ed enigmatico degli esseri alati.

Sebbene alcune scene della serie TV sembrino semplificare questo comportamento per esigenze narrative o visive, non vi sono elementi incompatibili con quanto scritto da Martin nei suoi romanzi. La libertà d’azione dei draghi contribuisce a rafforzare l’aspetto misterioso del loro ruolo nella storia.

gots & asoiaf: i momenti migliori quando i draghi rimangono enigmatici

il valore della magia nell’immaginario fantasy

I filmatori come Lynch e Tarkovsky hanno influenzato l’autore anche attraverso l’approccio ambivalente verso l’ambiguità narrativa: lasciar spazio all’incertezza rende spesso più coinvolgente il racconto fantasy.
Nei libri e nella saga televisiva i draghi rappresentano un elemento quasi irreale perché pochi individui ne comprendono appieno la natura dopo decenni dall’estinzione ufficiale.

Nell’universo narrativo targaryen, le scene ambientate nelle rovine antiche o le storie sulle principesse scomparse sottolineano quanto poco si sappia realmente sui veri poteri delle creature volanti: questa aura di mistero costituisce uno degli aspetti più affascinanti dell’intera saga.

conclusioni sulla rappresentazione moderna dei draghi

Sebbene alcune interpretazioni recenti possano sembrare meno fedeli rispetto alle descrizioni originali o rischiare una semplificazione dell’essenza magica dei draconi, applicare questa filosofia mantiene vivo il senso autentico della mitologia originale.
La presenza di Sheepstealer nel Vale può essere vista come un espediente narrativo coerente con questa visione più ampia e sfaccettata delle creature leggendarie.

  • Narrative commentate: George R.R. Martin (scrittore), David Lynch (regista), Andrei Tarkovsky (regista)
  • Membri del cast: Emma D’Arcy, Olivia Cooke, Matt Smith, Fabien Frankel
  • Puntate chiave: Seconda stagione – episodio 8; episodio 6; episodio 7;
  • Titolari principali: House of the Dragon; Game of Thrones;

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