Horror belga che cambierà il tuo modo di baciare le zie

l’horror della Troma e il tema delle guerre di eredità
Il cinema indipendente targato Troma si distingue per la sua capacità di unire elementi splatter e gore a tematiche spesso grottesche e sovversive. Un esempio emblematico è il film Rabid Grannies, un’opera del 1988 che reinterpreta in chiave horror il classico tema delle lotte familiari per l’eredità. Questo film, poco conosciuto rispetto ad altri titoli, si presenta come un vero e proprio festival di violenza visiva, caratterizzato da scene estremamente cruente e humor nero.
trama e ambientazione
le protagoniste e l’inizio della vicenda
Elizabeth e Victoria Remington sono due zie inglesi che festeggiano insieme il loro compleanno. Decidono di organizzare una cena con tutti i parenti presso la loro tenuta, ma l’evento prende una piega terribile quando una sconosciuta consegna loro un regalo misterioso avvolto da un’aura satanica. La nebbia nera sprigionata dalla scatola trasforma le due anziane in creature demoniache assetate di sangue.
la trasformazione e la mattanza familiare
Dopo questa metamorfosi, la tenuta diventa teatro di una serie infinita di omicidi violenti e grotteschi. I parenti vengono uccisi uno dopo l’altro in modo sanguinolento: il nipote goloso viene smembrato mentre gli zii gli strappano carne dal sedere; un mercante d’armi viene trucidato dalle zie in armatura medievale. La pellicola non risparmia nessuno, offrendo scene crude ma anche ironiche, tipiche dello stile Troma.
caratteristiche distintive del film
il gore artigianale e la logica perversamente morale
Rabid Grannies si distingue per l’eccesso nel rappresentare scene di violenza: ogni morte è collegata ai peccati dei personaggi coinvolti, creando così un sottotesto sulla corruzione morale ereditaria. Il film utilizza questa logica per punire i personaggi ipocriti o viziosi attraverso morti tanto creative quanto grotesche.
le zie come simbolo dell’orrore senza umanità
Le due protagoniste, inizialmente rappresentate come figure religiose devote, si trasformano in vere e proprie bestie senza più alcuna traccia di umanità. La macchina da presa si sofferma sui dettagli più crudi della loro metamorfosi, rafforzando l’aspetto disturbante dell’opera.
temi principali e messaggio sotteso
L’opera riflette sul concetto di male ereditario: l’intera famiglia viene corrotta dall’interno, con ogni ramo genealogico che implode sotto il peso della maledizione trasmessa geneticamente. Le zie incarnano simbolicamente questo male insito nelle radici familiari, portando alla luce un’immagine disillusa delle dinamiche ereditarie.
stile registico e impatto culturale
Sotto la guida di Emmanuel Kervyn, il film esibisce uno stile volutamente sopra le righe: arti mozzate, scene claustrofobiche ed effetti speciali artigianali contribuiscono a creare un’atmosfera anarchica tipica del cinema trash degli anni ’80. In definitiva, Rabid Grannies rappresenta una rivisitazione estrema del genere horror-comedy, dedicata agli appassionati che apprezzano lo splatter più sfrenato.
- Nessun dettaglio specifico sugli attori principali forniti nella fonte.
- Zia Elizabeth
- Zia Victoria