Gisèle Pélicot: l’ex marito condannato a 20 anni per stupri e la rinuncia all’appello

processo di gisèle pélicot e della violenza domestica

Nuove informazioni emergono nel complesso caso di Gisèle Pélicot, una donna francese che ha subito anni di maltrattamenti da parte del marito, Dominique Pélicot. Dopo una lunga battaglia legale, il tribunale di Avignone ha emesso una sentenza di 20 anni di reclusione nei confronti dell’uomo, il quale ha scelto di non presentare ricorso.

la condanna e le dichiarazioni

Il caso di Gisèle Pélicot ha generato una notevole attenzione mediatica, sollevando indignazione per le azioni del coniuge, che ha perpetrato violenze fisiche e psicologiche per quasi un decennio. Il 19 dicembre, il tribunale ha condannato Dominique Pélicot per aver abusato della moglie, offrendole un farmaco che la rendeva incosciente e consentendo a circa cinquanta uomini di violentarla. Attualmente scadono i termini per presentare un appello sulla sentenza di primo grado.

la scelta di non presentare appello

Oggi, 30 dicembre, è stata confermata la decisione di Dominique Pélicot di non ricorrere in appello. Secondo quanto dichiarato dal suo avvocato, questa scelta è motivata dalla volontà di evitare che Gisèle debba affrontare ulteriori traumi. Si è suggerito che per l’imputato sia arrivato il momento di chiudere definitivamente il procedimento legale.

ulteriori sviluppi legali

Alcuni media francesi hanno riferito che, a poche ore dalla scadenza per presentare un appello, circa quindici condannati hanno scelto di contestare la sentenza. Secondo la legislaizone francese, durante il processo di appello, la giuria potrebbe decidere di infliggere pene più severe rispetto a quelle stabilite nella sentenza di primo grado.

Inoltre, è importante notare che Dominique Pélicot potrebbe avere ulteriori procedimenti legali in corso relativi a due casi di violenza risalenti al 1999 e 1991, rispettivamente un tentativo di stupro a Seine-et-Marne e un omicidio di un agente immobiliare a Parigi.

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