Giornalismo Inclusivo: Scopri le Nuove Linee Guida per Raccontare il Mondo con Rispetto
È ora a disposizione uno strumento innovativo sviluppato attraverso il dialogo tra professionisti del giornalismo e dei media a livello europeo, nell’ambito del progetto Advancing Diversity & Inclusion in Journalism (AD&I). Questo strumento è pensato per coloro che desiderano raccontare il mondo con rispetto, riconoscendo che una rappresentazione equa è fondamentale per una società più giusta.
Le parole evolvono in base alle necessità sociali e hanno il potere di costruire barriere o di abbatterle, di perpetuare pregiudizi o di creare ponti. Questo rende essenziale un giornalismo inclusivo.
Esistono storie che necessitano non solo di essere raccontate, ma soprattutto di essere ascoltate con empatia e rappresentate con rispetto.
La Fondazione Diversity è consapevole di ciò: la sua missione è quella di trasformare la narrazione in uno strumento per promuovere equità e rispetto. Di conseguenza, ha elaborato, in collaborazione con partner internazionali, le Linee Guida per un Giornalismo Sensibile alla Diversità, Equità e Inclusione.
Le linee guida per un giornalismo inclusivo
Come rappresentare adeguatamente una persona migrante? Quali vocaboli utilizzare per descrivere la disabilità? In che modo garantire una narrazione rispettosa e inclusiva? Questi interrogativi devono essere affrontati da ogni professionista prima di iniziare qualsiasi racconto, poiché la loro considerazione è fondamentale per un’informazione realmente inclusiva.
Le Linee Guida per un Giornalismo Sensibile alla Diversità, Equità e Inclusione sono frutto di queste premesse, perseguendo l’obiettivo di rendere il giornalismo europeo un agente di cambiamento sociale e culturale. Esse forniscono strumenti pratici per supportare i giornalistǝ, le redazioni e gli attori del settore nella creazione di contenuti più rappresentativi e rispettosi delle diverse identità, come parte integrante del progetto europeo Advancing Diversity & Inclusion in Journalism (AD&I), cofinanziato dall’Unione Europea attraverso il programma Erasmus+.
Che si tratti della rappresentazione di una persona migrante, dell’uso corretto dei termini per descrivere la disabilità o della rappresentazione delle diversità socio-economiche, questa guida assiste nella creazione di contenuti equilibrati e rispettosi delle identità.
Gli obiettivi per un giornalismo più inclusivo
Le linee guida sono state concepite con l’intento di:
- Migliorare la comprensione dei valori e delle pratiche di D&I nel coverage delle notizie.
- Sensibilizzare le organizzazioni mediatiche sull’importanza di avere redazioni diversificate e identificare modalità per raggiungere tale diversificazione.
- Trasferire buone pratiche di D&I da altri settori al giornalismo, usando un approccio partecipativo coinvolgente giornalisti e organizzazioni media.
Esempi pratici e best practice
Grazie a un approccio dal basso verso l’alto, il documento affronta le sfide reali delle redazioni e propone soluzioni concrete. La guida comprende una checklist delle migliori pratiche, utile per redazioni di vari formati, per individuare potenziali criticità durante la produzione delle notizie. Gli “Alert” presenti nella checklist indicano segnali di allerta per temi sensibili durante il processo redazionale.
Nella sezione dedicata alla redazione delle notizie, un ‘alert’ si concentra sul rispetto dell’identità delle persone. Tra le buone pratiche suggerite emergono:
- Utilizzare nome e cognome corretti, evitando riferimenti al dead name.
- Non associare persone di gruppi sottorappresentati a ruoli stereotipati legati al genere.
- Evitare di enfatizzare la diversità in modo riduttivo o paternalistico, narrando successi professionali o accademici senza focalizzarsi sulla diversità come elemento straordinario.
Questo approccio promuove una narrazione rispettosa e priva di stereotipi, affinché ogni individuo sia rappresentato per la sua essenza, senza pregiudizi legati a genere, abilità o ruoli sociali.
Un approccio intersezionale e multilaterale
Le Linee Guida si fondano su una prospettiva intersezionale, riconoscendo le discriminazioni multiple che ogni individuo può affrontare. Secondo Gabriella Crafa, Vicepresidente di Fondazione Diversity, è essenziale che la rappresentazione nei media influenzi la percezione collettiva e che i professionisti riflettano sulle loro pratiche.
Un impegno sostenuto dall’Unione Europea
Il progetto Advancing Diversity & Inclusion in Journalism (AD&I) dimostra come i fondi europei possano sostenere innovazione e coesione sociale. I suoi obiettivi rispecchiano quelli del programma Erasmus+, mirando a sviluppare competenze professionali e inclusione tramite strumenti pratici. È realizzato con i contributi di partner internazionali come Fondazione Diversity, Federazione Internazionale dei Giornalisti IFJ, COPEAM, Osservatorio di Pavia, e Fundación Diversidad.
Le Linee Guida e la Checklist Pratica sono disponibili gratuitamente in quattro lingue (italiano, inglese, francese e spagnolo) sul sito ufficiale del progetto. Questo approccio dimostra che ogni storia ha valore e il giornalismo può svolgere un ruolo cruciale nella creazione di una società più giusta e inclusiva.