Gemelle kessler testamento patto di sangue eredità e ultime volontà

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Le ultime volontà e il modo in cui le gemelle Kessler hanno deciso di concludere la propria vita sono state al centro di un acceso dibattito pubblico, soprattutto per il loro esempio di autonomia e rispetto per il diritto all’autodeterminazione. La scomparsa di Alice ed Ellen Kessler, avvenuta il 17 novembre 2025, a seguito di un gesto condiviso e consapevole, sottolinea l’importanza delle scelte personali in situazioni di estrema delicatezza. L’approccio etico adottato dalle sorelle si inserisce nel contesto delle normative tedesche sul suicidio assistito, che nei recenti anni hanno subito importanti modifiche, garantendo un quadro legale più chiaro e accessibile. Analizziamo qui il loro legame, le decisioni prese e l’eredità morale lasciata alla società.

il pactum de sanguine e le scelte di fine vita

un legame indissolubile e decisioni condivise

Le sorelle Kessler, figure di spicco nel panorama dello spettacolo europeo, avevano stabilito un patto di sangue, un impegno etico e affettivo che prevedeva: «Se una di loro dovesse entrare in uno stato di colloquio vegetativo, l’altra si sarebbe impegnata ad assisterla nel compiere il passo definitivo». Questa decisione rifletteva il profondo rispetto reciproco e il desiderio di mantenere la dignità, anche nelle condizioni più critiche.

supporto al suicidio assistito in Germania

Le due sorelle si sono rivolte, già oltre sei mesi prima della loro partenza, alla Deutsche Gesellschaft für Humanes Sterben (Dghs), un’organizzazione leader nel supporto al suicidio assistito. La scelta di affidarsi a questa associazione evidenzia le mutate legislazioni tedesche, che negli ultimi anni hanno ampliato le possibilità di accedere a un fine vita assistito, rendendo questa pratica legale e regolamentata.

l’eredità umanitaria e il desiderio di un ultimo gesto

donazioni per cause sociali e umanitarie

Nel 2024, le sorelle avevano già reso pubblica la loro volontà riguardante la distribuzione del patrimonio. In originaria intenzione, avevano deciso di destinare l’intera eredità a Medici Senza Frontiere, ma successivamente hanno ampliato l’ambito, sostenendo numerose organizzazioni benefiche come Christoffel Blind Mission (CBM), l’Unicef, la Paul Klinger Artists’ Social Welfare Organization e la Fondazione tedesca per la protezione dei pazienti. Queste scelte riflettono il loro impegno sociale e il desiderio di lasciare un segno positivo nel mondo.

l’ultimo desiderio: riposo insieme e memoria eterna

Le gemelle hanno espresso il desiderio di essere sepolte in un’unica urna, insieme alla loro madre Elsa e al cane Yello. Questo gesto simboleggia il loro legame indissolubile, che ha segnato tutta la vita e la carriera, e si configura come un’ultima testimonianza di affetto e di appartenenza. In numerose interviste, avevano ribadito che non avrebbero mai voluto vivere l’una senza l’altra, soprattutto in condizioni che ridurrebbero la loro esistenza a una semplice sopravvivenza biologica. La loro filosofia di vita e di morte condivisa ha alimentato il dibattito pubblico sui temi del fine vita, del diritto all’autodeterminazione e del testamento biologico, contribuendo a sensibilizzare l’opinione pubblica sul rispetto delle scelte individuali.

le personalità coinvolte

  • Alice Kessler
  • Ellen Kessler
  • famiglia Kessler
  • organizzazioni di supporto al suicidio assistito in Germania
  • Medici Senza Frontiere
  • Unicef
  • Christoffel Blind Mission
  • Fondazione tedesca per la protezione dei pazienti

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