Futuro incerto di dragon age: le sfide di bioware e i dubbi di ea

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Il panorama dei giochi di ruolo (RPG) sta attraversando un periodo di incertezza per lo studio Bioware, noto in passato per alcune delle produzioni più acclamate del settore. La situazione attuale della saga Dragon Age evidenzia come il prestigio e l’attrattiva che caratterizzavano il brand negli anni 2000 e nei primi anni 2010 siano ormai diminuiti. Questo articolo analizza le ragioni di questa fase di stagnazione, i progetti futuri e le possibilità di rilancio attraverso operazioni come le remaster.

possibile conclusione della serie con Veilguard

le remaster potrebbero rappresentare l’unico ritorno

In una recente intervista su YouTube, l’ex produttore di Bioware, Mark Darrah, ha discusso dello stato complessivo dello studio e specificamente della serie Dragon Age. Darrah, coinvolto nella realizzazione dei primi due capitoli e parte del team fino al 2022, ha sottolineato come EA percepisca la saga come meno attraente rispetto a titoli come Mass Effect, principalmente a causa dell’ambientazione fantasy. Questa visione ha portato a un minore investimento nel progetto, anche dopo il successo critico di Dragon Age: Origins.

Sebbene Darrah creda che ci siano ancora opportunità per sviluppare nuovi giochi all’interno della serie, non è chiaro quando si possa ripartire concretamente. Le recenti performance commerciali di Veilguard, frutto di uno sviluppo lungo dieci anni, hanno rafforzato la percezione che EA consideri improbabile un rilancio immediato. Per ora, pare che la strada preferibile sia quella delle remaster: riedizioni curate degli episodi più amati potrebbero riaccendere l’interesse del pubblico.

bioware ed ea non pianificano remake della saga

la proposta di remaster è stata respinta da EA

Darrah ha rivelato che una trilogia rimasterizzata intitolata The Champions Trilogy, ispirata a modelli come la versione Legendary di Mass Effect, era stata presentata a EA ma è stata bocciata. Secondo quanto riferito dal ex produttore, il publisher si oppone fermamente alle operazioni di remastering (“EA è contraria ai remasters”). Questa posizione si scontra con le logiche commerciali tipiche del colosso statunitense, noto per la sua attenzione ai profitti.

I principali ostacoli alla realizzazione sono legati alle differenze tra gli engine utilizzati nei vari capitoli e alla mancanza di risorse interne sufficienti. La struttura attuale di Bioware suddivisa in team dedicati a diverse serie limita inoltre le possibilità di avviare progetti complessi senza affidarsi all’esternalizzazione, che comporterebbe costi elevati.

L’insuccesso commerciale di Veilguard e il contesto generale rendono improbabile un ritorno immediato alla scena principale della saga Dragon Age. Nonostante ciò, i fan continuano a sperare in una possibile rinascita futura.

una remastered solo di dragon age: origins potrebbe essere un successo assicurato

una singola operazione sarebbe più fattibile e redditizia

Se EA decidesse di investire in una singola remastered dedicata aDragon Age: Origins, il risultato avrebbe alte probabilità di successo. Considerato unanimemente il miglior capitolo della saga, questo titolo potrebbe beneficiare maggiormente dell’upgrade grafico mantenendo invariata la narrazione originale. La difficoltà principale risiede nelle differenze tra gli engine usati nei vari giochi; pertanto, concentrarsi su un singolo episodio rappresenta la strategia più efficace.

Purtroppo questa ipotesi appare poco probabile nel breve termine. La lunga gestazione e i risultati poco soddisfacenti dell’ultimo progetto commerciale hanno indebolito ulteriormente Bioware e limitato le sue capacità operative. Se anche dovesse verificarsi un ritorno sulla scena del franchise Dragon Age in futuro, sarà molto difficile vederlo prima dell’arrivo o del successo degli altri grandi titoli fantasy annunciati per il prossimo quinquennio.

considerazioni finali sulla possibilità futura della saga dragon age

Sempre più spesso si parla dell’ipotetica fine definitiva della serie se non si troverà presto una strategia vincente per rilanciarla. La competizione con titoli comeThe Witcher IV,Elder Scrolls VI o eventuali delay su Fable potrebbe spingere EA ad adottare misure drastiche o lasciar cadere definitivamente alcuni IP meno profittevoli. Per ora restano possibili solo operazioni marginali come le remaster individuali.

Nella lista dei protagonisti principali figurano:

  • Mark Darrah – ex producer Bioware;
  • Personaggi storici:
    • Kai Lanpher – direttore creativo;
    • Megan Starks – responsabile progetto;
    • Derek Watts – lead designer;
    • Tutti i membri coinvolti nello sviluppo storico dei titoli originari.

Conclusione: Il futuro della serie Dragon Age appare ancora incerto; mentre una remastered isolata potrebbe rappresentare l’unica via percorribile per ravvivarla, sono molteplici gli ostacoli economici e strategici da superare prima che questa possa diventare realtà.

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