Final fantasy: perché square enix non deve copiare clair obscur

Il panorama dei videogiochi di ruolo e delle trasposizioni narrative si trova in costante evoluzione, con alcune produzioni che cercano di innovare le meccaniche tradizionali e altre che, invece, consolidano approcci consolidati. In questo contesto, l’industria di Final Fantasy ha attraversato una fase di trasformazioni profonde a partire dal 2006, quando è stato pubblicato Final Fantasy XII. Questo titolo ha segnato un punto di svolta grazie a un sistema di combattimento radicalmente diverso rispetto ai capitoli precedenti, accompagnato da una narrazione più matura e da meccaniche RPG più complesse. Tali cambiamenti hanno generato divisioni tra i fan storici della serie, portando a discussioni sul vero DNA del franchise.
l’evoluzione della serie Final Fantasy
dalla crisi del 2006 alle nuove direzioni
Dopo il successo di Final Fantasy XII, la serie ha continuato a sperimentare con approcci diversi: FF13 ha suscitato reazioni contrastanti per la sua linearità e narrazione lineare, mentre gli ultimi capitoli come FF15 e FF16 hanno abbandonato progressivamente il sistema turn-based per adottare uno stile più dinamico e action-oriented. Questa evoluzione è stata motivata anche dalla volontà di allinearsi alle tendenze del mercato videoludico globale.
il confronto tra sistemi di combattimento
Tra le innovazioni più significative si evidenziano le scelte stilistiche adottate in FF16, caratterizzato da un gameplay molto action sviluppato da Ryota Suzuki, noto per aver lavorato su Devil May Cry. La decisione di abbandonare le meccaniche classiche a favore di battaglie spettacolari e cinematiche ha riscosso consensi tra molti appassionati ma ha lasciato insoddisfatti alcuni puristi del franchise. Al contrario, il sistema hybrid presente in FF7 Rebirth, che combina elementi RPG come Materia e debolezze elementali con un ritmo più strategico tramite modalità Tactical, è stato accolto positivamente da una vasta fetta di pubblico.
l’importanza delle esclusive e il loro impatto sulle vendite
la distribuzione esclusiva come fattore limitante
Un elemento che sta influenzando significativamente i risultati commerciali delle ultime produzioni è rappresentato dalle politiche di esclusività console. I titoli come FF16 e FF7 Rebirth, infatti, sono stati rilasciati in modo esclusivo su PS5, con conseguente limitazione dell’accesso ai giocatori su altre piattaforme. Nonostante siano state successivamente pubblicate versioni PC o porting su altri sistemi, questa scelta ha contribuito alla mancata raggiunta degli obiettivi di vendita previsti dai produttori.
Secondo fonti ufficiali, sia Square Enix che altri analisti hanno confermato che le vendite complessive non hanno soddisfatto le aspettative iniziali; in particolare, FF16 avrebbe venduto circa tre milioni di copie fino a giugno 2023 mentre non sono state divulgate cifre ufficiali per FF7 Rebirth, stimandone comunque circa due milioni nei primi mesi.
le prospettive future nel mercato videoludico
Il successo commerciale più consistente recente riguarda ancora il capitolo FF15, che ha superato i dieci milioni di copie vendute grazie anche alla lunga gestazione iniziata come progetto parallelo chiamato Versus XIII. La strategia vincente includeva anche l’obiettivo di attrarre nuovi giocatori attraverso un design meno complesso e più accessibile rispetto ai capitoli storici.
sinergie possibili tra Final Fantasy e Clair Obscur
una fusione tra ispirazioni diverse per creare novità
Nonostante alcune caratteristiche condivise – come la cura estetica o la profondità narrativa – i giochi attuali dimostrano approcci distinti: mentre Clair Obscur: Expedition 33 si distingue per una storia coinvolgente e uno stile artistico curatissimo, molte sue componenti derivano da titoli già noti (come Persona o Sekiro). Questa contaminazione può essere vista come un esempio positivo: entrambi i mondi possono apprendere reciprocamente per sviluppare esperienze innovative.
Sebbene si riconosca che “copiare” direttamente non sia la soluzione migliore, l’interazione tra questi approcci può favorire lo sviluppo di nuove formule ludiche capaci di combinare elementi familiari con innovazioni autentiche. Il futuro potrebbe risiedere nel saper integrare meglio tradizione ed evoluzione tecnologica.
- Personaggi principali: Maelle e Gustave (Clair Obscur)
- Sviluppatori: Sandfall Interactive (Clair Obscur)
- Engine utilizzata: Unreal Engine 5 (Clair Obscur)
- Piattaforme disponibili: PC (in futuro anche Switch), PS5
- Stile narrativo: dark fantasy / futuristico
- Tema centrale: conflitto interiore / identità digitale