Film horror vietati: come la censura ha rovinato i classici

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Le pellicole horror hanno da sempre rappresentato un terreno difficile per le normative di censura. Numerosi film del genere sono stati, nel corso degli anni, soggetti a tagli estremi prima di arrivare nelle sale cinematografiche. La sostanziale libertà del cinema fino agli anni ’30 si è progressivamente ridotta con l’adozione di regole più stringenti, come quelle stabilite dal codice di censura di Hollywood. Questa restrizione ha spesso compromesso la visione artistica di numerosi registi, che si sono visti costretti a fare drastici tagli ai loro lavori.
Il genere horror, caratterizzato da elementi di forte impatto come violenza, sessualità e scene di alto contenuto di suspense, ha rappresentato un campo ancora più ostico per i censori. Spesso, le produzioni sono state obbligate a ridimensionare significativamente le scene più cruente o scandalose per ottenere una distribuzione nelle sale. Di conseguenza, molti film hanno sofferto della perdita di parti fondamentali, influendo sulla resa complessiva e sulla percezione critica.
Di seguito, vengono analizzati alcuni tra i più noti esempi di pellicole horror che hanno subito interventi di censura, con tagli che hanno alterato considerevolmente il risultato finale o addirittura compromesso la visione del film.

from beyond (1986)

From Beyond, diretto da Stuart Gordon e ispirato alle opere di H.P. Lovecraft, rappresenta un esempio emblematico di censura. La pellicola, seconda collaborazione del regista con il canale horror, è il successore spirituale di Re-Animator. La narrazione segue un gruppo di scienziati che, stimolando la ghiandola pineale umana, aprono accidentalmente un portale dimensionale. Con il suo effetto visivo disturbante e una forte componente sessuale, il film è stato concepito per irritare l’MPAA.
Nonostante le restrizioni, From Beyond ha ottenuto ottimi riscontri dalla critica, con un punteggio del 70% su Rotten Tomatoes. La versione originale arrivò nelle sale con la maggior parte delle scene di effetti speciali e di taglio brutale, ridotte al minimo per ottenere un rating R. La versione integrale, restaurata negli anni 2000, ripristina le parti originali, restituendo alla pellicola l’intensità voluta dal regista.

the burning (1981)

The Burning si inserisce tra le produzioni di slasher degli anni ’80, ispirata dal successo di film come Halloween e Friday the 13th. La trama narra di un custode di un campeggio estivo, dopo essere stato vittima di uno scherzo che ha lasciato il suo viso brutto, che torna per vendicarsi violenta. La versione originale del film presentava molte scene di violenza, che furono brutalmente eliminate per il rilascio nelle sale.
Il risultato fu un prodotto che, nel suo taglio ufficiale, appariva debole e poco efficace. Solo negli anni 2000 è stato pubblicato un nuovo montaggio, ricostruendo le scene di sangue e crudeltà, che ha permesso di rivalutare il film come una classica pellicola di culto degli anni ’80 del genere horror.

night of the living dead (1990)

Il remake di Night of the Living Dead, firmato da Tom Savini, è stato vittima di un pesante processo di editing che ha compromesso molte scene chiave. La narrazione segue un gruppo di sopravvissuti che si rifugiano in una casa per sfuggire a un’apocalisse di zombie. Il progetto, considerato da molti un tentativo di aggiornare il caposaldo del cinema horror, ha dovuto subire numerosi tagli per rispettare i limiti di un rating R.
Savoini stesso ha attribuito il fallimento commerciale alle oltre 40 scene tagliate, che hanno privato il film di molti momenti di tensione e paura. Una versione integrale, rimasta inedita fino a metà del 2025, ripresenta il film nella sua forma originale.

cherry falls (1999)

Tra le produzioni horror di fine millennio, Cherry Falls si distingue per aver subito una censura severa. La pellicola, ambientata in un tranquillo paese di provincia, vede un serial killer che prende di mira adolescenti vergini, in un tentativo di argomentare il successo delle pellicole slasher post-Scream. Dopo problemi di distribuzione, il film non fu mai distribuito nelle sale statunitensi.
Il film fu tagliato e ridimensionato per ottenere un rating NC-17, e in seguito adattato per la trasmissione televisiva, appiattendo molte scene di violenza e gore che avevano caratterizzato la versione originale. Questi interventi hanno influito sulla qualità complessiva, rendendo ancora desiderabile una versione senza censure, mai ancora resa disponibile al pubblico.

maximum overdrive (1986)

Maximum Overdrive, unico film diretto da Stephen King, rappresenta uno dei casi più curiosi di cinema horror ed evidente censura. La storia narra di macchine che, a causa di una cometa passata vicino alla Terra, prendono vita e cominciano a terrorizzare gli esseri umani. Il prodotto finale, molto più breve rispetto alla versione originale, non catturò l’efficacia prevista.
Il film, conosciuto anche per essere stato di grande effetto ‘sick’ in alcune sue parti, fu pesantemente modificato prima della distribuzione, con le scene più cruente tagliate per ottenere un rating R. La versione integrale, contenente il materiale più disturbante, è andata perduta, lasciando un alone di mistero sulla vera natura del film di King.

my bloody valentine (1981)

My Bloody Valentine è tra i più amati horror degli anni ’80, anche se la sua versione cinematografica fu profondamente censurata. La trama si svolge in una cittadina mineraria, in attesa di una festa di San Valentino, mentre un serial killer mascherato si accanisce contro giovani vergini. La versione originale conteneva numerose scene di sangue e violenza, tutte fortemente ridimensionate.
Il film, che ha attraversato decenni di tentativi di restauro, mantiene ancora un certo livello di editing che snatura alcune sequenze. L’assenza di una versione completamente libera da censure rappresenta un limite per la piena fruizione del film da parte degli appassionati.

leatherface: the texas chainsaw massacre III (1990)

Il franchise de La matanza della catena alimentare ha storicamente sofferto di censura e controversie, e Leatherface: The Texas Chainsaw Massacre III non fa eccezione. In questa pellicola, un minaccioso gruppo di personaggi si imbatte nella famigerata famiglia di cannibali durante un viaggio. La versione cinematografica fu oggetto di numerosi tagli, soprattutto riguardo alle scene di violenza e sangue.
Il film fu il penultimo ad essere considerato per un rating X dall’MPAA prima che questa classificazione fosse abbandonata, e i tagli ai contenuti più disturbanti furono numerosissimi. Per questa ragione, la pellicola risulta meno incisiva rispetto alla versione originale, ridotta nelle sue parti più crude.

event horizon (1997)

Il film Event Horizon, con protagonista Sam Neill, mostra un’astronave che ritorna misteriosamente dopo anni di assenza, rivelando scene di forte impatto horror e gore. La produzione fu accompagnata da un pesante intervento di editing causato da problemi di test screening e paura di un rating troppo alto.
Le scene originalmente trovate sono state pesantemente tagliate, e molta della famigerata componentistica splatter, considerata troppo estrema, è andata perduta, lasciando il film decisamente meno efficace a livello narrativo e visivo rispetto alla versione pensata inizialmente.

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