Figlio della coppia vip svela il suo dramma: la necessità di vivere in un luogo sicuro

la rinascita di achille costacurta: dalla crisi alla speranza
La vicenda di Achille Costacurta rappresenta un esempio concreto di come un percorso di recupero possa portare a una nuova vita, superando momenti difficili e segnati da profonde problematiche personali. Dopo aver affrontato tentativi di suicidio e dipendenze da sostanze stupefacenti, il giovane ha trovato in Sicilia un ambiente che lo ha aiutato a ricostruire sé stesso, aprendo nuove prospettive per il proprio futuro.
il trasferimento a mondello e la rinascita personale
una svolta nel mese di febbraio
A febbraio, Achille Costacurta ha deciso di trasferirsi a Mondello, dove ha iniziato a lavorare presso il bar Galatea. Questo cambiamento si è rivelato fondamentale per il suo percorso di guarigione. Descrivendo l’arrivo nella località siciliana come un’esperienza “come un colpo di fulmine”, ha evidenziato l’ospitalità calorosa della comunità locale. La disponibilità delle persone del posto, come l’offerta spontanea di usare un furgone per fare la spesa, ha rappresentato un’esperienza totalmente diversa rispetto alla vita milanese.
l’ambiente favorevole al recupero
Achille ha trovato in Mondello uno spazio privo di giudizi, dove si sente sostenuto e accolto. La bellezza naturale del luogo, con le sue acque cristalline e i paesaggi incantevoli come Monte Pellegrino, gli ha offerto una via d’uscita dai suoi problemi precedenti. Ricorda anche il gesto estremo compiuto in passato: il tentativo di togliersi la vita assumendo metadone. Oggi si sente rinato, libero dalle droghe e con un rapporto più forte con i genitori, che hanno sempre rappresentato un punto fermo nel suo cammino.
valori familiari e progetti futuri
Tra le lezioni più importanti ricevute dai propri genitori, Achille cita il rispetto verso le donne. Ha specificato che non ha mai alzato la voce con una donna, insegnamento trasmessogli dal padre. Nonostante le regole rigide in famiglia e le pressioni sociali legate al suo status di “figlio noto”, ora desidera impegnarsi in attività che possano contribuire alla società.
Sogna infatti di creare un centro dedicato ai ragazzi affetti da sindrome di Down, per offrire loro supporto e opportunità. Questa ambizione segna una svolta significativa rispetto alle sue esperienze passate caratterizzate da comportamenti autolesionisti e ribellione.
esperienze con le droghe e percorso di recupero
il debutto nell’uso delle sostanze stupefacenti
A diciotto anni, Achille Costacurta ha iniziato ad assumere droghe, cominciando con la mescalina durante una festa speciale. In quel periodo si sentiva invincibile e pensava di poter cambiare il mondo; invece stava lentamente autodistruggendosi. Durante quei momenti difficili, si dedicava anche ad azioni altruistiche come regalare collane d’oro ai senzatetto o aiutare chi era in difficoltà — gesti dettati dalla vulnerabilità nascosta dietro una maschera.
la rinascita attraverso l’ambiente positivo
Dopo aver superato questa fase critica della sua vita, Achille si definisce oggi “pulito”. Riconosce nel contesto naturale e accogliente di Mondello la causa principale del suo recupero: “La magia di questo luogo mi ha salvato”. È consapevole dei rischi corsi se fosse rimasto intrappolato nelle dipendenze più a lungo e ringrazia per essere riuscito ad uscire dal tunnel prima che fosse troppo tardi. La sua storia dimostra come ambienti positivi possano favorire cambiamenti radicali nella vita delle persone.
- Nomi noti: Billy Costacurta (padre), Martina Colombari (madre)
- Membri della famiglia: Achille Costacurta
- Narratore della storia: Achille stesso
- Punti salienti: Tentativi autolesionistici; Dipendenza da droghe; Trasferimento a Mondello; Nuovo progetto sociale;