Far side: 10 fumetti che oggi cancellerebbero gary larson

Il mondo dei fumetti ha spesso esplorato temi delicati e controversi, spingendo i limiti della satira e dell’umorismo nero. Tra le opere più iconiche di questo genere si distingue The Far Side, il celebre fumetto creato da Gary Larson. La sua capacità di affrontare argomenti tabù con un approccio irriverente e spesso provocatorio suscita ancora oggi discussioni sul possibile impatto di tali contenuti nel contesto attuale.
la potenziale ricezione di the far side nel panorama contemporaneo
umorismo dark e sensibilità moderne
La comicità di Larson si basa spesso su un umorismo nero che, nel tempo, ha fatto discutere. Molti dei suoi strisce più celebri contengono riferimenti a temi come il suicidio, la violenza o argomenti socialmente sensibili. Sebbene all’epoca fossero considerati audaci, in una società più consapevole e sensibile come quella odierna, alcuni di questi contenuti rischierebbero di essere fraintesi o addirittura censurati.
esempi emblematici delle strisce più controverse
“There They Go Again … Leaving the Nest Too Early”
Pubblicata per la prima volta l’9 aprile 1981, questa strip mostra un uomo che cade da un nido di uccelli con il cartello “Lover’s Leap”. Il tema del suicidio viene trattato con sarcasmo, sottolineando una doppia interpretazione tra il volo degli uccelli e il gesto estremo dell’uomo. In passato, questa comicità poteva passare inosservata; oggi potrebbe scatenare reazioni negative considerando la delicatezza dell’argomento.
“Bobbing for Poodles”
Inizialmente pubblicata nel dicembre del 1986, questa striscia ha suscitato scalpore tra i proprietari di cani. Rappresenta un gioco crudele in cui i cani vengono fatti “tuffare” per recuperare palline o oggetti, ma con implicazioni molto più inquietanti se analizzate sotto una chiave critica sulla crudeltà verso gli animali. La versione originale doveva essere ancora più oscura, ma fu modificata per evitare polemiche.
“Oh, My God! It’s Leonard! … He Stuffed Himself!”
Pubblicata nel dicembre del 1987, questa scena rappresenta un orso che si è autostoppato attraverso la taxidermia. Con riferimento al tema del suicidio assistito o dell’autodistruzione, Larson affronta l’argomento con toni ironici ma molto forti. Oggi tale immagine potrebbe risultare troppo esplicita o disturbante per alcuni lettori.
temi sensibili e rischi di censura nell’attualità
soggetti come violenza e tragedie sociali nelle opere satiriche
Sebbene Larson abbia sempre dimostrato una grande libertà artistica nel trattare temi scottanti — dai mass shootings alle guerre tra civiltà — è evidente che alcuni soggetti sono diventati estremamente delicati. La rappresentazione della violenza o del suicidio può facilmente essere percepita come offensiva o insensibile rispetto alle vittime e alle loro famiglie.
alcuni esempi specifici delle strisce più controverse recenti
- “Simmons Has Lost His Marbles”: rappresenta un incidente durante una sparatoria in modo surreale.
– “Tethercat”: mostra due cani che giocano a pallina con un gatto in posizione precaria.
– “Camel … ACME Guns … Al’s Hanging Ropes”: satira sulla pubblicità ingannevole di prodotti dannosi.
– “Indians!”: utilizza stereotipi culturali ormai superati per creare scene comiche ma potenzialmente offensive.
– “The Far Side Comic Too Controversial For Gary Larson’s Editor to Publish”: raffigura un chirurgo che porta il suo cane al lavoro durante un intervento chirurgico.
personaggi principali coinvolti nelle opere
- Gary Larson (creatore)
- I personaggi ricorrenti: Leonard l’orso; Simmons; altri animali antropomorfizzati;
- Membri del cast: vari personaggi umani e animali protagonisti delle strip controverse;
- Pannelli illustrativi su temi sociali delicati.
L’approccio satirico adottato da Gary Larson mette in luce le contraddizioni della società americana degli anni ’80 e ’90, spesso spingendo oltre i limiti della decenza. Nel contesto odierno, molte delle sue battute potrebbero incontrare opposizioni più forti a causa della crescente sensibilità verso tematiche come la violenza, il suicidio e le discriminazioni culturali.