Errori da non sottovalutare ne Il Trono di Spade

Analisi delle criticità meno evidenti dell’ultima stagione di “Il Trono di Spade”
Nonostante le numerose critiche rivolte alla conclusione della celebre serie televisiva, emergono alcuni dettagli meno discussi ma comunque significativi che contribuiscono a spiegare il senso di incoerenza e discontinuità percepito dai fan. Questa analisi si focalizza su aspetti narrativi e visivi che, seppur spesso trascurati, rappresentano elementi fondamentali per comprendere le scelte adottate dagli autori nel finale.
problemi geografici e temporali nelle scene finali
spostamenti improbabili tra Winterfell e Approdo del Re
Nelle stagioni iniziali, l’attenzione al realismo geografico era uno dei punti di forza della serie: i viaggi erano lenti e realistici, contribuendo a creare un mondo credibile. Nelle ultime stagioni, invece, si assiste a frequenti spostamenti rapidi tra luoghi distanti, come quello tra Winterfell e Approdo del Re. La rapidità con cui i personaggi si muovono rende difficile accettare la logica di un esercito così numeroso che attraversa territori vasti in poche ore. Questa scelta narrativa sembra più dettata dall’esigenza di accelerare gli eventi che da una coerenza interna alla narrazione.
coerenza dei comportamenti dei personaggi secondari
Spostamenti improvvisi e comportamenti poco coerenti riguardano anche figure come Varys. Il suo ruolo di stratega prudente viene tradito da azioni imprudenti: parla apertamente con più personaggi sulla possibilità di favorire Jon Snow sul trono, scrive lettere compromettenti e tenta di avvelenare Daenerys in modo dilettantesco. Questi atteggiamenti contrastano con la sua figura storicamente astuta e abile nel tessere intrighi.
anomalie visive e narrative nel finale
presenza sproporzionata degli Immacolati
Dopo aver mostrato pesanti perdite durante la battaglia contro gli Estranei a Winterfell, nella scena finale si osserva un esercito sorprendentemente intatto. Nessuna spiegazione viene fornita circa eventuali rinforzi o rifornimenti; questa discrepanza visiva appare più come una distrazione produttiva, piuttosto che una scelta narrativa convincente.
gestione delle conseguenze della morte di Daenerys Targaryen
Dopo il gesto estremo di Jon Snow nei confronti della regina, il suo arresto da parte degli Immacolati appare poco credibile considerando la brutalità dimostrata dall’esercito poco prima. Anche Grey Worm mostra comportamenti fuori controllo senza motivazioni chiare, suggerendo una forzatura narrativa per chiudere la trama senza troppi strappi.
elemento metanarrativo nell’epilogo
L’ultimo episodio introduce momenti che sembrano rivolti direttamente agli spettatori più che ai personaggi: il discorso di Tyrion sulla “migliore storia” o il commento su chi sia scritto nel libro sono espedienti che rompono la quarta parete. La proposta di Samwell Tarly riguardo al titolo A Song of Ice and Fire, come racconto ufficiale della saga, accentua questa deriva metanarrativa ed erode l’illusione creata fino a quel momento.
conclusioni sull’impatto degli errori minori
Tutti questi dettagli contribuiscono a comprendere perché il finale abbia suscitato insoddisfazione generale. Più che gli eventi stessi, sono state le modalità con cui sono stati narrati — caratterizzate da scelte affrettate, incoerenze e semplificazioni — a minare la credibilità dell’universo creato. In questo contesto, i piccoli errori assumono un ruolo cruciale nel determinare il giudizio complessivo sulla conclusione della serie.
personaggi principali presenti nella serie:
- Daenerys Targaryen
- Jon Snow
- Cersei Lannister
- Tyrion Lannister
- Sansa Stark
- Arya Stark
- The Night King (Re della Notte)
- Theon Greyjoy strong>
- Varys strong > li >
- Grey Worm strong > li >
- Samwell Tarly strong > li >
- Bran Stark strong > li >
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