Eros ramazzotti e danni alla casa accuse e verità

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una controversia tra vicini di condominio nel quartiere di citylife a milano

In una delle zone più prestigiose di Milano, nel quartiere di CityLife, si sviluppa una complessa vicenda legata a un appartamento di alto profilo. Da un lato, un noto artista internazionale che ha avviato lavori di ristrutturazione considerati troppo invasivi, mentre dall’altro, un residente che si ritrova coinvolto in un serio danno alla propria proprietà. Questo scenario si traduce in un caso legale che ha suscitato grande attenzione e discussioni nel contesto condominiale e sui social media, evidenziando tensioni e conflitti tra le parti coinvolte.

l’acquisto e le opere di ristrutturazione di eros ramazzotti

l’inizio dei lavori e le modifiche eseguite

Nel ottobre del 2024, il cantante Eros Ramazzotti acquista un appartamento nel complesso di CityLife e vi stabilisce la propria residenza. Subito dopo, vengono avviati interventi di ristrutturazione che si rivelano molto più invasivi rispetto alle aspettative. Secondo i documenti ufficiali, si tratta di una demolizione totale dell’interno dell’immobile, con rimozione di muri divisori, porte, impianti e pavimenti, inclusa la superficie del massetto. La demolizione viene effettuata con strumenti rumorosi come martelli pneumatici, causando un consistente disturbo ai condomini vicini.

tempi e caratteristiche delle opere di ristrutturazione

  • innizio ufficiale dei lavori: 20 novembre 2024
  • durata stimata: due settimane circa
  • descrizione dei lavori: demolizioni di elementi interni, utilizzo di martelli pneumatici, interventi di sottofase di ristrutturazione

il crollo e i danni all’abitazione di un residente

l’incidente e le conseguenze immediate

Il 4 dicembre del 2024, a causa dei lavori in corso, si verifica un grave incidente nel appartamento di Paolo Rossi, situato sotto quello di Ramazzotti. Una sezione della palestra e della sauna si sgretola, con il crollo del soffitto che coinvolge il solaio, causando il danneggiamento di parte dell’abitazione. Per fortuna, nessuno dei residenti si trova in casa al momento, evitando così conseguenze tragicomiche, ma il danno materiale risulta considerevole.

le condizioni dell’appartamento danneggiato

Al rientro, i proprietari trovano l’immobile profondamente compromesso. Si evidenziano crepe, detriti e ambienti inaccessibili, mentre alcuni ambienti sono temporaneamente protetti da puntellamenti e strutture di emergenza. Un’ispezione di routine, condotta il 13 novembre 2024, aveva attestato che l’immobile si trovava in ottime condizioni, rendendo l’attacco ai danni ancora più inquietante.

interventi delle autorità e le procedure di messa in sicurezza

l’intervento dei vigili del fuoco e le misure adottate

Dopo il crollo, Paolo Rossi si rivolge all’amministrazione condominiale e alla ditta Gmr responsabile dei lavori. Inizialmente, gli viene garantito che le attività sarebbero state sospese, ma si rende necessario l’intervento dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine. Dal rapporto dei soccorritori emergono evidenti evidenze di demolizioni massicce e dissesto statico causato dai lavori di scavo e demolizione effettuati al piano superiore. In alcuni punti, le travi del soffitto risultano rotte, e il locale coinvolto viene sigillato con il nastro di sicurezza, trasformando l’area in un cantiere sotto osservazione.

le controversie legali e le reazioni delle parti coinvolte

le comunicazioni tra le parti e le opposizioni

Con il passare delle settimane, si intensificano le tensioni tra le parti. Il 13 gennaio 2025, i coniugi Rossi inviano una contestazione formale ai responsabili dei lavori, tra cui Eros Ramazzotti. La risposta dell’avvocato del cantante, Antonio Cacciato, definisce le richieste dei proprietari danneggiati come “non condivisibili” e li accusa di comportamenti “immotivatamente aggressivi”. La relazione tra i vicini si deteriora ulteriormente, alimentando un clima di contrasto.

la disputa in tribunale e le posizioni opposte

Il caso finisce in sede giudiziaria, dove entra in gioco una relazione tecnica redatta dall’ingegnere Paolo Crispiatico. Sulla base delle conclusioni, si attribuisce con certezza il distacco dell’intonaco ai lavori di ristrutturazione, sottolineando la mancanza di puntellamenti adeguati che avrebbero garantito la stabilità del solaio. La difesa di Ramazzotti, invece, sostiene che la causa del crollo sia da ricondurre a precedenti problematiche strutturali dell’edificio, non correlate alle opere in corso. Le due versioni emergono come totalmente opposte e incompatibili.

i danni economici e la data di decisione cruciale

Le ripercussioni sulla vita dei Rossi sono profonde: l’appartamento è gravemente danneggiato, costringendo i proprietari a traslocare temporaneamente. I danni stimati superano i 200 mila euro, includendo spese di riparazione e i danni alle attività lavorative svolte originariamente nell’immobile. La vicenda si avvia alla sua fase decisiva con la convocazione di un secondo tentativo di conciliazione previsto per il 19 gennaio 2026. La risoluzione potrebbe aprire la strada a un accordo o proseguire nella lunga e complessa battaglia legale, che ha già acceso una discussione intensa tra le parti e i cittadini coinvolti sui social media.

PERSONALITÀ E FIGURE CHIAVE:
  • Eros Ramazzotti
  • Paolo Rossi
  • Antonio Cacciato (avvocato di Ramazzotti)
  • Luigi Andrea Tafuri (architetto e direttore dei lavori)
  • Alberta Contestabile (amministratrice condominiale)
  • Vigili del fuoco
  • Polizia municipale
  • Ingegnere Paolo Crispiatico

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