Entrare nel drago: perché il remake degli anni 2010 non si è realizzato

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Il film Enter the Dragon rappresenta uno dei capolavori più iconici del cinema d’azione e delle arti marziali, lasciando un’impronta indelebile nella storia di Hollywood. La sua leggenda ha resistito nel tempo, eppure numerosi tentativi di realizzare un remake si sono susseguiti senza mai concretizzarsi. Tra le iniziative più sorprendenti vi è quella che avrebbe coinvolto registi di grande calibro e star della comicità, suscitando discussioni tra appassionati e addetti ai lavori.

spike lee e il progetto di remake di enter the dragon

una versione umoristica che avrebbe potuto creare polemiche

Nel 2014, Spike Lee venne incaricato di dirigere una nuova interpretazione del film, con la partecipazione dell’attore comico Ken Jeong. Lee, già riconosciuto come regista di capolavori come Do the Right Thing e Malcolm X, stava per affrontare un progetto molto diverso rispetto alla sua produzione abituale. La proposta prevedeva una rivisitazione con un tono decisamente più umoristico, in contrasto con l’originale che era un action movie serio e intenso.

Per questa versione si ipotizzava una trama simile all’originale, ma con l’approccio comico tipico di Jeong. Si parlava anche della possibile presenza di Billy Bob Thornton nel ruolo di Roper. La scelta di puntare su un cast così eterogeneo avrebbe rischiato di alienare i fan storici del film.

il fallimento del progetto e le considerazioni sulla legittimità del remake

Il progetto fu interrotto dopo alcune fasi preliminari a causa delle critiche ricevute dall’altra reinterpretazione diretta da Spike Lee, quella del thriller coreano Oldboy. La ricezione negativa di quest’ultimo portò alla cancellazione definitiva dell’ambizioso remake dedicato a Bruce Lee. La decisione fu presa considerando la natura sacra dell’opera originale, il suo valore storico e culturale.

Senza dubbio, la realizzazione di questa versione avrebbe potuto arrecare danno alla memoria del film classico. La presenza di Ken Jeong in un ruolo drammatico o action sarebbe stata molto lontana dal suo stile abituale, rischiando di risultare poco convincente agli occhi degli appassionati.

altri progetti per il reboot della pellicola

senza Bruce Lee, un remake privo di senso?

Dopo il fallimento dell’idea promossa da Spike Lee, altri nomi importanti si sono affacciati sul tavolo delle trattative per riproporre Enter the Dragon. Tra questi spicca quello di Brett Ratner, noto regista hollywoodiano. Anche lui aveva manifestato interesse nello sviluppo di una nuova versione del film originale (fonte interna non esterna).

Anche prima ancora che Spike Lee si facesse avanti con la sua proposta, ci furono altre idee: Kurt Sutter (creatore di Sons of Anarchy) ideò una rivisitazione sotto forma noir intitolata Awaken the Dragon, incentrata su un agente FBI che indaga nel mondo clandestino degli incontri clandestini tra monaci Shaolin (fonte interna non esterna). Più recentemente si è parlato anche della possibilità che David Leitch – regista noto per successi come Deadpool 2, Atomic Blonde, e il primo John Wick

Nessuno può negare che nessun attore potrebbe mai replicare l’aura leggendaria creata da Bruce Lee stesso. L’attore cinese rimane insostituibile nel cuore dei fan ed è impossibile ricrearne l’essenza attraverso qualsiasi remaking.

Persone coinvolte nei progetti passati:

  • Spike Lee: Regista incaricato nel 2014 per il remake con Ken Jeong.
  • Kurt Sutter: Ideatore della versione noir “Awaken the Dragon”.
  • Brett Ratner: Tentativo recente di sviluppare una nuova interpretazione.
  • David Leitch: Regista attualmente interessato al progetto moderno.
  • Billy Bob Thornton: Avrebbe dovuto interpretare Roper nella versione con Ken Jeong.

L’eredità lasciata da Bruce Lee rende improbabile qualsiasi tentativo futuro destinato a sostituire o replicare la sua presenza unica sul grande schermo. Qualsiasi nuovo progetto rischierebbe inevitabilmentedi essere percepito come inferiore rispetto all’originale senza la figura imprescindibile dell’attore cinese.

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