Emis killa e lazza lanciano free for music contro il carcere a monza
progetti di reinserimento attraverso la musica nelle carceri italiane
Le iniziative volte a favorire il ritorno alla società dei detenuti stanno assumendo un ruolo sempre più importante nel panorama italiano. Una delle esperienze più significative è rappresentata dal progetto Free for Music, sviluppato nel carcere di Monza, che utilizza la musica come strumento di riabilitazione e sviluppo personale. Questo programma, promosso e finanziato da Orangle Records, ha visto la partecipazione di artisti di fama come Lazza ed Emis Killa, coinvolgendo i detenuti in un percorso di espressione artistica e formazione professionale.
una giornata di confronto diretto tra artisti e detenuti
un incontro senza formalità con i protagonisti
Durante l’evento presso la Casa Circondariale di Monza, Lazza e Emis Killa hanno ascoltato i brani realizzati nel contesto del laboratorio, offrendo feedback e condividendo le proprie esperienze di carriera. L’obiettivo principale è stato facilitare un dialogo autentico tra artisti e detenuti, creando un momento di confronto costruttivo che si è sviluppato attorno alla musica. Questa attività si configura come un’occasione di formazione praticata, orientata a far emergere le competenze che i partecipanti potranno utilizzare anche al di fuori del contesto carcerario.
importanza della musica nella riabilitazione sociale
Secondo i dati pubblicati dall’Associazione Antigone, al 30 aprile 2025 nelle carceri italiane si registrano oltre 62.000 detenuti, a fronte di circa 51.000 posti disponibili. Questi numeri evidenziano le criticità legate alla sovraffollamento e la conseguente limitazione delle opportunità formative. In tale contesto, programmi come Free for Music assumono un valore cruciale, offrendo ai detenuti la possibilità di sviluppare competenze utili per il reinserimento sociale.
musica come facilitatore di ritorno alla vita normale
progetto con intenti concreti di inclusione
Uno degli obiettivi principali del progetto è estendere i risultati oltre le mura della struttura penitenziaria. Per questo motivo, si mira a diffondere le tracce musicali sui canali digitali, facilitando un dialogo con la società civile e promuovendo la valorizzazione del lavoro dei detenuti. La musica, così integrata, rappresenta una vera e propria struttura di riqualificazione professionale e umana, che rende possibile un concreto percorso di reinserimento.
Come dichiara Paolo Piffer, responsabile del progetto, “abbiamo affrontato mesi di pratiche burocratiche e verifiche, superando limiti e resistenze, ma vedere gli occhi dei partecipanti mentre interagivano con artisti di successo è stato la migliore ricompensa. Questo momento sarà ricordato a lungo”. La testimonianza di questa dedizione conferma l’importanza di un’attività che punta a valorizzare le capacità dei detenuti e a rafforzare il senso di comunità.
l’impegno di Orangle Records e il ruolo delle istituzioni
Il CEO di Orangle Records, Christian Cambareri, sottolinea che “Free for Music” nasce come una visione di continuità e di concretezza. L’obiettivo è portare formazione reale all’interno di carceri sovraffollate, offrendo opportunità di crescita e di riconoscimento delle potenzialità artistiche e professionali dei partecipanti. La collaborazione con le istituzioni, sostenuta anche dalla Direzione del carcere, si evidenzia come un modello di innovazione sociale e culturale.
il ruolo di una gestione attenta e dedicata
Il supporto della Direzione e dell’area educativa della Casa Circondariale di Monza è stato determinante per la realizzazione del progetto. La Direttrice Buccoliero, la dottoressa Saccone, gli educatori e la polizia penitenziaria hanno garantito la corretta gestione e il rispetto di tutte le fasi progettuali. Questa apertura alla collaborazione con soggetti esterni conferma l’indirizzo del carcere verso percorsi formativi e di crescita, fondamentali per favorire il riutilizzo delle competenze acquisite anche al di fuori del contesto ristrettivo.
La giornata del 14 novembre rappresenta quindi un esempio di come la musica possa diventare uno strumento di dialogo, formazione e inclusione. Il progetto Free for Music si prevede continuerà con nuove attività, ampliando le modalità di coinvolgimento e dando più strumenti ai detenuti per il reinserimento nel tessuto sociale.
Personaggi e membri del cast presenti nell’evento:
- Lazza
- Emis Killa
- Dirigenti e staff della Casa Circondariale di Monza
- Paolo Piffer – Coordinatore socio-educativo
- Christian Cambareri – CEO di Orangle Records
