Disastro di OceanGate: come si è imploso il sottomarino Titan

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Nel corso del 2023 si è verificato un tragico incidente che ha coinvolto il sottomarino OceanGate Titan, evento al centro di un documentario Netflix previsto per il 2025. Questo approfondimento analizza le circostanze dell’incidente, le cause ipotizzate e le implicazioni legali e tecniche legate a questa tragedia nel mondo delle esplorazioni subacquee.

l’incidente del sottomarino titan: cosa è successo

la disastrosa implosione vicino al relitto del Titanic

Il 18 giugno 2023, durante la sua ottantottesima immersione, il sottomarino Titan di OceanGate ha subito un’improvvisa implosione a circa 3.300 metri di profondità, a circa 500 metri dal relitto del Titanic. Prima dell’incidente, il veicolo aveva completato appena 13 delle 88 immersioni pianificate, con i restanti tentativi spesso caratterizzati da problematiche tecniche evidenti.

cronologia degli eventi e segnali preoccupanti

Secondo quanto ricostruito dai registri ufficiali e dalle testimonianze raccolte dai servizi di soccorso, la giornata dell’incidente seguì questa sequenza:

  • 8:00: partenza della discesa verso il sito del relitto; si prevedeva una durata di circa due ore.
  • 9:45: perdita improvvisa della comunicazione con il sottomarino.
  • Intorno alle ore 10:47: una testimone sul supporto osserva un forte rumore seguito dalla caduta di due pesi, interpretati come conseguenza di un possibile collasso strutturale.
  • Pomeriggio tardi (15:00): mancata risalita alla prevista ora stabilita.
  • Dopo le ore 17:45: allarme ufficiale per la scomparsa del veicolo e l’avvio delle operazioni di ricerca.

le cause probabili dell’implosione del Titan

indagini e ipotesi sulla causa dell’incidente

Dopo mesi di analisi, gli esperti concordano nel ritenere che la causa principale sia riconducibile a un difetto strutturale. La versione ufficiale indica che l’esplosione potrebbe essere attribuita a:

  • rottura della struttura in fibra di carbonio;
  • errori nella fase produttiva o nelle procedure di assemblaggio;
  • danni causati dall’esposizione prolungata alle alte pressioni;
  • fallimento del sistema di tenuta tra i componenti;
  • aumento delle imperfezioni microstrutturali nel materiale composito usato per la carena.

Sebbene non ci siano ancora conclusioni definitive, studi condotti dall’Università di Houston e rapporti della National Transportation Safety Board indicano come possibili cause anche crepe o porosità nel rivestimento in fibra composita, aggravate da eventuali difetti durante la produzione o manutenzione.

I tempi e le modalità del recupero dei resti del veicolo sommerso

L’estrazione avvenuta in due fasi distinte

Dopo l’implosione, sono state svolte operazioni complesse per recuperare i frammenti del Titan. La prima fase si è conclusa il 28 giugno 2023 con il trasporto presso porti statunitensi dei resti principali e dei reperti umani trovati sul luogo. La seconda operazione ha avuto luogo il 4 ottobre dello stesso anno, quando sono stati recuperati gli ultimi residui della carcassa subacquea attraverso interventi effettuati dalla Guardia Costiera americana (NBC News).

 perché il disastro del Titan suscita controversie e discussioni aperte 

I segnali premonitori ignorati prima della tragedia 

Sono emersi numerosi elementi che indicano come molte segnalazioni riguardo ai rischi associati alle missioni siano state sottovalutate o ignorate. Documenti interni ottenuti da fonti indipendenti mostrano che durante le prove operative si sono verificati vari problemi:

  • Sussurri meccanici anomali già nel corso delle prime immersioni;
  • Difficoltà nella gestione dei sistemi di navigazione e controllo;
  • Carenza nelle verifiche sulla resistenza delle componentistiche critiche;
  • Tensioni interne tra ingegneria e management circa le procedure di sicurezza.

A fronte di queste criticità, alcuni professionisti hanno espresso pubblicamente dubbi sulla reale sicurezza delle operazioni condotte da OceanGate. Tra questi vi sono ex dipendenti che hanno denunciato pressioni interne volte a bypassare controlli fondamentali, anche attraverso documentazioni interne che attestano pratiche discutibili (The Guardian).

I precedenti incidenti ed anomalie rilevate sul Titan prima dell’incidente fatale 

I segnali d’allarme nei precedenti tentativi d’immersione 

Nelle due anni antecedenti l’evento più grave sono stati registrati almeno sei episodi critici:

  • Creaking sounds durante alcune immersioni nel 2019;
  • Permanenze prolungate sotto acqua dovute a malfunzionamenti tecnici;
  • L’interruzione improvvisa dei sistemi propulsivi in più occasioni;
  • Persi temporanee dell’orientamento sott’acqua nel corso del 2022; li >
  • Sospensioni forzate delle attività operative per motivazioni tecniche non risolte definitvamente.

Tutti questi indicatori hanno alimentato sospetti riguardo alla reale affidabilità tecnica dell’apparecchiatura prima dello schiantamento finale. Le indagini attuali continuano ad approfondire ogni dettaglio tecnico per delineare meglio responsabilità e cause reali.
 
Concludendo, questo episodio solleva importanti questionamenti sulla cultura della sicurezza nei contesti innovativi come quello degli esploratori marini estremamente avanzati.
 
Le fonti principali includono report ufficiale della Guardia Costiera americana, studi universitari internazionali ed analisi giornalistiche specializzate (-USA Today-, -BBC-, -Newsweek-, -Business Insider-).

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