Dinosauri assenti dalla saga di jurassic dopo il rinascimento

Il franchise di Jurassic Park e Jurassic World si distingue per la presenza di numerose specie di dinosauri, molte delle quali sono diventate iconiche nel corso degli anni. Nonostante l’ampia varietà mostrata nei film, ci sono ancora numerosi esemplari che potrebbero arricchire ulteriormente il panorama cinematografico con nuove creature affascinanti e sorprendenti. Questo articolo analizza alcune delle specie di dinosauri e rettili marini che potrebbero essere inserite in futuri capitoli della saga, offrendo spunti interessanti per espandere l’universo narrativo.
dinosaurs e rettili marini ancora inesplorati nel franchise
8. Elasmosaurus: i temibili rettili marini
Tra le creature marine più impressionanti, l’Elasmosaurus si distingue per la sua lunga coda e il collo estremamente allungato, che potevano raggiungere anche i 50 piedi di lunghezza. Questi rettili preistorici vivevano nelle acque del Nord America durante il Cretaceo Tardo e rappresentano uno dei più grandi rettili marini mai esistiti. La loro apparenza inquietante potrebbe aggiungere un tocco di suspense e spettacolarità a eventuali scene in mare aperto.
L’Elasmosaurus è spesso associato alla leggenda del mostro di Loch Ness, poiché molte raffigurazioni ne evidenziano il collo lungo simile a quello dell’animale mitologico. Sebbene non sia un vero dinosauro, questa specie rappresenta una scelta intrigante per ampliare la gamma di creature marine nel franchise.
7. Troodon: il dinosauro dalla mente brillante
I Troodon, sebbene più piccoli rispetto ad altri predatori, erano tra i dinosauri più intelligenti mai esistiti. Dotati di grandi cervelli proporzionati alle dimensioni del corpo (non superiore ai 3 metri), avevano capacità cognitive avanzate e ottima vista binoculare. La loro intelligenza elevata li rendeva predatori formidabili durante il Cretaceo.
Sebbene non siano mai comparsi nei film principali, i Troodon sono stati protagonisti in alcuni videogiochi come quello della serie Jurassic Park del 2011. La loro presenza porterebbe un elemento di novità e tensione nelle future produzioni cinematografiche.
6. Maiasaura: gli erbivori gregari
I Maiasaura erano erbivori noti per aver vissuto in enormi branchi composti da migliaia di individui durante il Cretaceo superiore in Nord America. Questi dinosauri si distinguono per la capacità riproduttiva: le femmine potevano deporre fino a 40 uova alla volta, dedicandosi poi alla cura dei cuccioli.
L’idea di vedere un grande branco di Maiasaura sui schermi sarebbe emozionante e richiamerebbe lo spirito delle prime pellicole della serie, dove gli ambienti naturali giocavano un ruolo fondamentale nell’atmosfera generale.
dinosauri terrestri con caratteristiche distintive
5. Styracosaurus: il re delle corna e degli spuntoni
I Styracosaurus, appartenenti ai ceratopsidi, si caratterizzano per numerose spine sul collo e un lungo corno centrale sul muso che può superare i 60 centimetri. Il nome stesso significa “lucertola spinata”, riflettendo le sue peculiarità estetiche.
Sebbene simili al Triceratops – già presente nella saga – gli Styracosaurus possiedono più corna e spine che li rendono visivamente più aggressivi ed esteticamente affascinanti. La loro inclusione potrebbe offrire scenografie spettacolari senza comportare rischi per i personaggi umani grazie alla loro natura erbivora.
4. Suchomimus: l’alternativa minacciosa al T-Rex
L’Suchomimus, rapace carnivoro proveniente dall’Africa del Nord durante il Cretaceo Inferiore, presenta una lunga mandibola simile a quella dello Spinosaurus ma con caratteristiche proprie come una bocca molto allungata e colorata in modo vivace.
Sebbene assomigli molto al T-Rex come dimensioni (fino a 36 piedi), ha una struttura scheletrica diversa ed è dotato di un aspetto più minaccioso grazie alla sua bocca lunga e aguzza. Questa creatura rappresenterebbe una valida alternativa al classico predatore regale della saga.
dinosauri con caratteristiche fisiche singolari
3. Edaphosaurus: i misteriosi “sail-backed” herbivori
I Edaphosaurus, nonostante siano tecnicamente non dinosauri ma mammiferi preistorici (paretiami dei pesci ossei), sono noti per la grande vela dorsale formata da spinne ossee sulla schiena; questa caratteristica avrebbe effetti visivi notevoli sul grande schermo.
Dalla lunghezza media di circa 11 piedi, questi erbivori vivevano nel Nord America durante le fasi finali del Carbonifero e dell’Inizio Permiano. La loro presenza porterebbe un tocco diverso nel franchise grazie alla silhouette unica creata dalla vela gigante sulla schiena.
2. Nothronychus: l’aspetto inquietante del “sloth-like” herbivore
I Nothronychus, anch’essi non dinosauri ma teropodi appartenenti ai theropodi sloth-like, presentano caratteristiche davvero singolari come lunghe artigli simili a quelli dei bradipi moderni, colli stretti ed enormi addomi.
Il nome significa “zanna pigra”, riferendosi alle lunghe artigli usate probabilmente per arrampicarsi sugli alberi o difendersi dai predatori.
Sebbene siano erbivori, il loro aspetto sinistro – con arti lunghi armati di artigli affilati – potrebbe costituire uno scenario terrificante nelle scene future della saga.
suggerimenti finalizzati all’ampliamento dell’universo cinematico
- Diversificare le specie presenti nei prossimi film: inserire creature marine o terrestri poco esplorate finora;
- Sfruttare le caratteristiche fisiche distintive: sfruttare peculiarità come lunghezze eccezionali o strutture insolite;
- Mantenere coerenza biologica: rispettare le caratteristiche reali ma enfatizzare aspetti visivamente impattanti;
- Evitare ripetizioni: proporre nuovi tipi di animali invece che riutilizzare sempre gli stessi modelli ormai consolidati;
- Sviluppare scenografie coinvolgenti: ambientazioni naturali o acquatiche che valorizzano ogni creatura introdotta;
- Castedizione mirata: strong > prevedere personaggi capaci di interagire con queste nuove specie senza mettere in rischio la narrazione principale .