Def Leppard: classifica dei 12 album dal peggiore al migliore

l’evoluzione discografica dei def leppard: un percorso tra successi e sperimentazioni
I Def Leppard rappresentano una delle band più longeve e influenti del panorama rock internazionale. Con una carriera che si estende dal 1976, hanno pubblicato complessivamente 12 album in studio, attraversando diverse epoche musicali e affrontando numerosi alti e bassi. La loro capacità di reinventarsi mantenendo fede alle radici ha contribuito a consolidare il loro status di icone del rock. In questo approfondimento analizzano le principali tappe della loro produzione discografica, con particolare attenzione ai progetti più significativi e alle collaborazioni che hanno segnato la storia della band.
le prime opere e l’affermazione internazionale: “on through the night” e “high ‘n’ dry”
on through the night (1980)
Il debutto discografico, “On Through the Night”, rappresenta il primo passo verso il successo globale. Questo album ha permesso alla band di emergere nel panorama musicale grazie a brani come “Wasted” e “Rock Brigade”, che riscossero un buon riscontro di pubblico. Nonostante fosse un’opera di esordio, raggiunse la posizione 51 sulla classifica Billboard 200, evidenziando il potenziale commerciale del gruppo.
high ‘n’ dry (1981)
Il secondo album, “High ‘N’ Dry”, consolidò ulteriormente la reputazione dei Def Leppard grazie a singoli come “Bringin’ On the Heartbreak”. Questa produzione si distinse per un sound più raffinato e melodico, contribuendo a farli diventare uno dei gruppi emergenti più promettenti del rock britannico. L’album fu inoltre riconosciuto come il vero trampolino di lancio verso la consacrazione internazionale.
gli anni d’oro: “pyromania”, “adrenalize” e i grandi successi degli anni ’80
pyromania (1983)
Con “Pyromania”, i Def Leppard raggiunsero l’apice della popolarità mondiale. L’album include hit iconiche come “Photograph” e “Pour Some Sugar on Me,”, che li catapultarono nelle classifiche di tutto il mondo. Il disco ottenne numerose certificazioni platino ed è considerato uno dei capolavori del rock degli anni ’80.
adrenalize (1992)
Dopo aver superato momenti difficili legati alla perdita del chitarrista Steve Clark, la band pubblicò “Adrenalize,” un lavoro ricco di energia che continuava a mostrare le caratteristiche distintive del loro sound. Questo album vide anche la collaborazione con artisti internazionali ed ebbe successo commerciale nonostante le sfide personali affrontate dal gruppo.
tra sperimentazioni sonore e ritorni alle origini
“slang”: una svolta grunge
L’album “Slang,” uscito nel 1996, rappresenta una fase di sperimentazione per i Def Leppard. Con sonorità più crude e influenze grunge, questa produzione mostra un lato inedito della band, spesso apprezzato nel tempo come esempio di evoluzione artistica.
“euphoria”: ritorno al mainstream
Nell’anno 1999, con l’album “Euphoria,” i musicisti tentarono di rinnovare il proprio appeal attraverso canzoni sia energiche sia ballate emozionanti. Tra i brani più noti figura “Promises,” che raggiunse la vetta delle chart dedicate al rock mainstream.
gli ultimi lavori: “songs from the sparkle lounge”, “diamond star halos”, e oltre
“songs from the sparkle lounge”: contaminazioni crossover
Nel 2008 i Def Leppard decisero di ampliare gli orizzonti collaborando con artisti country come Tim McGraw o partecipando all’emittente CMT Crossroads con Taylor Swift. Queste iniziative testimoniano la volontà della band di esplorare generi diversi senza perdere identità.
“diamond star halos”: ritorno alle radici glam
L’ultimo album pubblicato nel 2022 ha ricevuto ampi consensi per lo stile retrò ispirato agli anni ’70, dimostrando ancora una volta quanto siano capaci i Def Leppard di adattarsi ai gusti contemporanei mantenendo intatto il carattere distintivo del loro sound.
Tra le collaborazioni spiccano quelle con Alison Krauss, segno della volontà del gruppo di continuare a innovare pur restando fedeli alla propria essenza.
- Joe Elliott – voce
- Steve Clark – chitarra (decesso nel 199 Clark)
- Rick Savage – basso
- Alyson Hill – batteria
- Phil Collen – chitarra