Dal lutto alla rinascita come il primo figlio di Mara Fondacaro ti emozionerà
il debutto cinematografico di mara fondacaro: “il primo figlio” in uscita il 27 novembre 2025
Viceversa al cinema, il film “Il primo figlio” segna l’ingresso alla regia di Mara Fondacaro, figura emergente del cinema italiano contemporaneo. L’opera affronta temi complessi e profondi come maternità, lutto e paura, offrendo una narrazione intensa e coinvolgente che si distingue per il suo linguaggio visivo originale. Questa produzione,presentata con successo alla 61ª Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, si preannuncia come un’opera capace di lasciare un’impronta duratura nello spettatore.
analisi della trama: tra realtà e incubo
sinossi
La trama principale ruota attorno a Ada, interpretata da Benedetta Cimatti, che insieme al suo compagno Rino, rivestito da Simone Liberati, si trasferisce in una villa immersa nella natura. Ada è in attesa di un secondo figlio, ma ha ancora vivo il trauma della perdita del primo figlio, Andrea. La narrazione indica come il dolore non sia stato pienamente superato, e l’esperienza del lutto si intrecci con le sue paure più profonde: la sensazione che il bambino scomparso sia tornato dall’aldilà con l’intento d’impedire la nascita del nuovo erede. La confusione tra realtà e immaginazione si intensifica, portando Ada a un bivio tra accettare il dolore passato o affrontare le proprie paure per ricominciare daccapo con Rino.
stile e direzione
Il film, scritto da Mara Fondacaro e Giuditta Avossa, si caratterizza per un approccio che mescola il thriller psicologico con atmosfere disturbanti di horror esistenziale. La regia di Fondacaro riesce a creare un’atmosfera di sospensione, attraverso silenzi carichi di tensione, immagini sfocate e suoni disturbanti. Questi elementi riflettono lo stato di malessere della protagonista, contribuendo a una narrazione che si inserisce nel filone dell’horror psicologico europeo, distante dai clichè classici del genere.
particolari tecnici e interpretazioni
«Il primo figlio» si distingue anche per un’interpretazione convincente: Benedetta Cimatti dà vita a una Ada profondamente tormentata dal dolore e dalla perdita, mentre Simone Liberati rappresenta il compagno che tenta di sostenere la donna in un momento di grande fragilità. La sceneggiatura, che si dipana tra sogno e realtà, rende il film un’esperienza coinvolgente e riflessiva, spingendo lo spettatore ad affrontare le proprie paure più intime.
La produzione, coordinata da Lo Scrittoio e Nightswim, con il contributo di Rai Cinema, ha convinto anche la critica, che ha già sottolineato il valore artistico dell’opera. Mara Fondacaro, vincitrice del David di Donatello nel 2023 per il miglior cortometraggio, conferma con questo debutto la propria capacità di narrare storie complesse e profonde, dimostrando maturità registica e sensibilità artistica.
Il film “Il primo figlio” si preannuncia come un viaggio nel dolore e nella rinascita, capace di suscitare inquietudine e riflessione. L’appuntamento in sala è fissato per il 27 novembre 2025.
FOTO Ufficio Stampa – Lo Scrittoio