Daimon blades: l’early access del roguelite fantasy dai creatori di warhammer 40k

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Il settore dei videogiochi continua a evolversi con nuove proposte che cercano di unire atmosfere oscure, meccaniche complesse e modalità cooperative. Tra le novità più attese si distingue Daimon Blades, un roguelite in prima persona basato su combattimenti ravvicinati e ambientazioni dark fantasy. Questo titolo, sviluppato da Streum On Studio, si presenta come un seguito spirituale di E.Y.E: Divine Cybermancy, offrendo un’esperienza immersiva e ricca di sfide. In questo approfondimento analizzeremo gli aspetti principali del gioco, dalla narrazione alle meccaniche di gameplay, evidenziando punti di forza e criticità.

narrazione e costruzione del mondo in daimoni blades

ambientazione e stile narrativo

Daimon Blades si distingue per una presentazione fantasy-horror che cattura l’interesse grazie a un’atmosfera profondamente inquietante e una scrittura dal carattere distintivo. Il giocatore interpreta un membro della setta E.Y.E., guerrieri-monaci impegnati in una guerra segreta contro orde demoniache. L’avventura si svolge attraverso biomi dall’aspetto infernale, culminando nell’incontro con The Hermit, ex mentore divenuto avversario. La narrazione contribuisce a creare un senso di mistero e tensione costante, mentre la progressione metapersonale permette di rafforzare il personaggio tramite XP e armi infuse di demoni.

Ogni run rappresenta un ciclo ripetitivo ma variegato: il successo o il fallimento influiscono sui premi raccolti, i quali possono essere potenziati tramite drops come spade, katane, asce, mazze e shotel. La morte comporta la perdita parziale dei bottini, ma alcune uscite anticipate consentono di conservare i bonus accumulati senza dover affrontare l’ultimo boss.

meccaniche di combattimento e sistemi di upgrade

gestione dell’arsenale e upgrade delle armi

Il sistema di combattimento si basa su azioni semplici ma efficaci: sventrare nemici con spade affilate, eseguire dash evasivi o caricare attacchi potenti. È possibile anche sparare proiettili o scatenare abilità ultimate dopo aver accumulato danno sufficiente. La difesa è affidata a un sistema di parry preciso ma difficile da padroneggiare. Le armi possono essere migliorate singolarmente aumentando danno, capacità curative ed effetti elementali tramite l’upgrading del Daimon — entità demoniaca che parla casualmente ed è capace persino di resuscitare il protagonista in solitaria.

La gestione della Corruption è fondamentale: morire durante una run aumenta questa metrica portandoti al wipe se si riempie completamente. Esistono anche benefici temporanei per ridurre la corruzione o ottenere vantaggi aggiuntivi.

sfide nel fronteggiare le orde demoniache e problemi tecnici

combattimento e bug

Le battaglie contro i nemici sono spesso lineari: eliminare mob è generalmente semplice con armi disponibili prima della partenza; ogni livello permette l’attacco diretto ai gruppi nemici sfruttando mosse come slicing o caricamenti speciali. La presenza di nemici più resistenti come gli eliteteschie con scudi può risultare frustrante a causa degli hitbox imprecisi e delle meccaniche poco chiare relative allo stordimento.

Sono stati riscontrati numerosi bug tra cui nemici invulnerabili, crash improvvisi o clipping attraverso le pareti. Questi problemi compromettono l’esperienza soprattutto in un roguelite dove ogni errore penalizza significativamente i progressi raccolti.

potenzialità degli upgrade delle armi e varietà dei bonus

monotonia nelle opzioni di upgrade

Il sistema di progressione post-sconfitta premia con valuta speciale che consente l’acquisto di potenziamenti variabili; La selezione disponibile appare troppo limitata — spesso identica tra le diverse run — riducendo drasticamente la possibilità di personalizzare strategie differenti ad ogni tentativo.

Il confronto con il boss finale introduce elementi casuali come maledizioni attivate dal Hermit stesso: alcune sono particolarmente punitive ma contribuiscono ad aumentare la sfida complessiva del gioco. I livelli comprendono nove fasi più tre incontri con boss fissi; difficoltà maggiorate rendono più ostico il combattimento ma non apportano variazioni significative ai pattern degli avversari.

necessità di contenuti aggiuntivi in early access

aspettative per il futuro del titolo

Daimon Blades dimostra una forte atmosfera grazie a design procedurali inquietanti che combinano horror eldritch con temi demoniaci ben riusciti. Le armi trovate nel corso delle sessioni offrono motivazioni per continuare a esplorare i livelli mentre gli upgrade migliorano concretamente le chance di successo.

Ci sono ancora margini significativi per affinare il gameplay: molte battaglie risultano caotiche senza una chiara direzione strategica; la varietà dei bonus è ridotta all’osso; alcuni obiettivi secondari non sono ancora stati implementati mentre i bug incidono pesantemente sull’esperienza complessiva.

In conclusione, Daimon Blades mostra promesse interessanti legate alla sua atmosfera unica ed elementi narrativi coinvolgenti; resta comunque evidente che necessita ancora sviluppo sul fronte contenutistico per offrire una proposta completa ed equilibrata nel suo stato attuale.

Personaggi principali:
  • Narratore (voce interna)
  • The Hermit (boss finale)
  • Membri della setta E.Y.E.
  • I demoni minori incontrati nei biomi infernali
  • I NPC nella hub area centrale
  • I vari nemici elitari (con scudi)

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