Cover di canzoni odiate dagli artisti originali

Le reinterpretazioni di brani celebri rappresentano un fenomeno musicale spesso soggetto a controversie e reazioni contrastanti. Sebbene molte cover siano considerate omaggi o tributi alle opere originali, non sempre vengono accolte con entusiasmo dai creatori originari. La percezione pubblica e le opinioni degli artisti possono variare notevolmente, portando talvolta a polemiche legali, critiche feroci o semplicemente a giudizi negativi. In questo contesto, si analizzano alcune delle cover più discusse e iconiche della storia della musica, evidenziando le reazioni degli autori originali e il successo commerciale di queste reinterpretazioni.
le cover musicali e le reazioni degli artisti originali
controversie e critiche nel mondo delle cover
Le reinterpretazioni di canzoni famose spesso generano sentimenti contrastanti tra i fan, gli artisti originali e i produttori. Mentre alcune versioni vengono celebrate come nuovi capolavori, altre sono oggetto di accuse di mancanza di rispetto o addirittura di tradimento dell’autenticità dell’opera originale. Le reazioni possono essere immediate e taglienti: alcuni artisti esprimono disappunto pubblicamente, altri intraprendono azioni legali o chiedono rimozioni delle tracce dai cataloghi.
casi emblematici di cover controversie
cake – “I Will Survive” (1996)
Per il loro secondo album Fashion Nugget, nel 1996, la band americana Cake ha rivisitato il classico di Gloria Gaynor “I Will Survive”. La versione del gruppo ha suscitato immediatamente l’irritazione della cantante originale: John McCrea ha modificato una frase chiave sostituendo “I should’ve changed that stupid lock” con un’espressione molto più volgare. Nonostante ciò, la cover ha raggiunto la posizione 28 nella classifica Billboard dei brani modern rock nel 1997.
barbra streisand – “Life On Mars” (1974)
Nel 1974, Barbra Streisand ha interpretato “Life On Mars”, brano scritto da David Bowie. La sua versione non è stata ben accolta dal compositore stesso che lo definì “orribile”, scusandosi però subito dopo per la durezza del giudizio. Bowie aveva criticato aspramente l’interpretazione della collega britannica, sottolineando come la sua versione fosse poco fedele all’originale.
megadeth – “These Boots” (1985)
L’ex leader dei Megadeth, Dave Mustaine, tentò nel 1985 una rivisitazione del brano “These Boots Are Made for Walkin’”, scritto da Lee Hazlewood nel 1965. Il compositore reclamò i diritti sul pezzo e impose la rimozione della traccia dall’album Killing Is My Business… and Business Is Good!. La canzone fu cancellata dalle versioni successive fino al 2002 quando fu ristampata in forma censurata.
cover di successivi grandi successi musicali
manfred mann’s earth band – “Blinded By The Light” (1976)
Il gruppo britannico Manfred Mann’s Earth Band pubblicò nel 1976 una cover del brano di Bruce Springsteen “Blinded By The Light”. La canzone raggiunse il primo posto nella classifica Billboard Hot 100 del 1977 ed ebbe anche un grande successo internazionale. Springsteen stesso commentò ironicamente che il suo singolo più grande era nato da una reinterpretazione controversa ma vincente.
pet shop boys – “Where The Streets Have No Name” (1991)
I Pet Shop Boys hanno realizzato nel 1991 una versione del celebre brano degli U2 inserendola in un medley con “Can’t Take My Eyes Off You”. L’arrangiamento differiva radicalmente dall’originale ed è stato motivo di scherzi tra le due band; Successivamente hanno superato ogni animosità grazie a incontri casuali in Francia.
mötley crüe – “Anarchy In The U.K.” (1991)
I Mötley Crüe riproposero nel 1991 il celebre singolo punk dei Sex Pistols “Anarchy in the U.K.”. Johnny Rotten commentò sarcasticamente che le modifiche apportate avevano perduto il senso originale del brano; molti considerano questa reinterpretazione tra le peggiori covers mai realizzate.
cover su canzoni storiche e opinioni degli autori originari
eagles – “Ol’ 55” (1974)
I membri degli Eagles furono critici nei confronti della versione dei loro colleghi Tom Waits: Frey dichiarò che l’interpretazione era poco coinvolgente e troppo sterile rispetto all’autentico spirito blues del brano originale. Decenni dopo, Waits iniziò a ricevere royalties maggiorate ed ebbe un rapporto più amichevole con la band californiana.
van halen – “You Really Got Me” (1978)
I Van Halen portarono nelle classifiche nel 1978 il loro arrangio energico di uno dei primi successi dei Kinks. Il fondatore dei Kinks, Dave Davies, criticò aspramente questa rivisitazione definendola “una mossa commerciale” senza rispetto per l’originale. Egli disse che Eddie Van Halen avrebbe suonato meglio se fosse stato sobri durante l’incisione.
limp bizkit – “Behind Blue Eyes” (2003)
Limp Bizkit pubblicò nel 2003 una versione molto diversa dal classico dei Who “Behind Blue Eyes”. Pete Townshend espresse grande disappunto per le modifiche apportate alla struttura originale: “È stato un tentativo fallito che ha svilito un pezzo eccellente”. Nonostante ciò, la canzone raggiunse comunque la posizione numero 81 nella chart statunitense.
Personaggi principali citati:
- Gloria Gaynor
- David Bowie
- Lee Hazlewood
- Bruce Springsteen
- The Sex Pistols / Johnny Rotten
- The Eagles / Tom Waits
- The Kinks / Dave Davies
- Eddie Van Halen / Van Halen
- Pete Townshend / The Who
- Mötley Crüe
- Pet Shop Boys
- Morgan Freeman & altri ospiti notturno-tv