Cose che il tracker avrebbe dovuto mantenere dal romanzo never game

Il mondo delle serie televisive di genere crime e procedurali ha visto una crescita significativa negli ultimi anni, distinguendosi per trame avvincenti e personaggi complessi. Tra queste produzioni, Tracker si è affermata come uno degli esempi più apprezzati, grazie a un’ambientazione originale e a un protagonista dotato di caratteristiche distintive. In questo approfondimento si analizzeranno gli aspetti che rendono questa serie unica, con particolare attenzione alle differenze rispetto al materiale originale da cui trae ispirazione.
le origini di Tracker e il suo legame con la narrativa
da The Never Game alla trasposizione televisiva
Tracker nasce dall’adattamento del romanzo The Never Game, scritto da Jeffrey Deaver. Questa opera rappresenta il primo volume di una serie incentrata sul protagonista Colter Shaw, interpretato nella serie da Justin Hartley. Sebbene la produzione abbia preso molte libertà creative, mantenendo il personaggio principale, le vicende si sono discostate notevolmente dal racconto originale, offrendo nuove avventure che arricchiscono la narrazione.
caratteristiche distintive del protagonista: colter shaw
l’approccio mentale di colter shaw: calcolo delle probabilità
Una delle peculiarità più evidenti di Colter Shaw riguarda la sua capacità di effettuare calcoli mentali sulle probabilità di sopravvivenza durante le sue missioni. In The Never Game, egli valuta costantemente le chances che una persona scompaia o sia coinvolta in situazioni pericolose, assegnando percentuali precise ai vari scenari. Questa abilità lo rende unico tra i bounty hunter e gli investigatori incontrati nel corso della serie.
A differenza della prima stagione di Tracker, dove questa caratteristica viene meno, sarebbe stato opportuno mantenere questa qualità per rafforzare l’identità del personaggio e rendere più autentiche le sue decisioni.
la passione per la scrittura manuale e l’approccio old school
colter shaw e la sua predilezione per i metodi tradizionali
Nelle opere originali, Colter Shaw utilizza frequentemente quaderni senza righe e penne di pregio per annotare dettagli importanti durante le investigazioni. Scrive mappe artigianali, copia dati dai rapporti ufficiali a mano ed è estremamente preciso nelle sue note scritte a mano. Questa caratteristica sottolinea il suo metodo analitico, molto distante dall’utilizzo massiccio della tecnologia moderna presente nella versione televisiva.
Sebbene l’uso della tecnologia digitale renda più rapido il lavoro investigativo sullo schermo, l’assenza di questa pratica nella serie avrebbe potuto essere un elemento distintivo, enfatizzando la natura “old school” del personaggio.
l’influenza dell’educazione rurale e delle esperienze formative
la formazione non digitale: un passato rurale e autodidatta
Nel romanzo The Never Game, si evidenzia che Colter ha avuto un’infanzia priva di tecnologie moderne come videogiochi o smartphone. La famiglia Shaw possedeva solo due telefoni cellulari destinati all’emergenza e nessun apparecchio elettronico dedicato all’intrattenimento o alla comunicazione quotidiana. Questo background contribuisce a creare un’immagine di uomo abituato al contatto diretto con l’ambiente naturale.
Nella serie TV ci sono brevi flashback riguardanti l’infanzia del protagonista, concentrati principalmente sulla misteriosa morte del padre piuttosto che sulla vita rurale vera e propria. La dimensione “rustica” rimane quindi sottointesa ma poco approfondita; nel romanzo invece si esplora come questa educazione abbia plasmato le capacità investigative di Colter.
il mondo digitale: limiti e sfide per colter shaw
la scarsa familiarità con le tecnologie moderne
Colter Shaw dimostra una conoscenza limitata degli strumenti digitali come social media o software avanzati. La sua preferenza per prendere appunti manualmente deriva anche dal fatto che non è cresciuto immerso nel mondo digitale: nel romanzo si evince che in casa Shaw non c’erano videogiochi né dispositivi elettronici avanzati durante l’infanzia.
Nella narrazione originale vengono mostrati alcuni flashback sui momenti childhood del personaggio, centrati soprattutto sulla scomparsa del padre piuttosto che sull’aspetto tecnologico. Questo aspetto potrebbe essere sfruttato meglio anche nella trasposizione televisiva per accentuare il contrasto tra passato e presente.
le regole di vita di ashton shaw: una guida alla sopravvivenza
le regole fondamentali create dal padre: “mai” come principio guida
Nel romanzo vengono illustrate alcune regole fondamentali stabilite da Ashton Shaw, padre del protagonista, che iniziano tutte con “mai”. Queste includono principi come “mai essere senza via d’uscita”, “mai fidarsi completamente” o “mai rimanere senza armi”. Questi dettami riflettono la paranoia del genitore riguardo al mondo esterno ed influenzano profondamente le strategie difensive adottate dal figlio nelle situazioni più rischiose.
Nella serie TV tali elementi sono accennati in modo meno esplicito; inserirli potrebbe contribuire a comprendere meglio la mentalità difensiva di Colter ed elevare il livello narrativo attraverso dettagli significativi sulla sua formazione personale.
come è diventato rewardist colter shaw?
l’esordio professionale: dalla scoperta casuale alla carriera indipendente
Dalle pagine de The Never Game, emerge che il primo incarico importante affrontato da Colter riguarda il ritrovamento volontario dei figli rapiti dai genitori stessi — un episodio risolto “per caso”, quasi su impulso. Questa esperienza ha portato alla nascita dell’attuale professione come rewardist.
Nonostante ciò sia solo accennato nel libro, rappresenta un elemento utile anche per lo sviluppo narrativo della serie TV: mostrare come egli abbia scelto questa strada partendo da un episodio accidentale aiuterebbe a spiegare la sua autonomia lavorativa e la rete informativa costruita nel tempo.
- Justin Hartley – interpretante principale: Colter Shaw;
- Bobby – membro della squadra: Eric Graise;
- Randy – collaboratore: Chris Lee;
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