Cosa succede in città: il ritorno di Emilia Brandi e la storia di Siani

Il mondo dell’informazione e della cronaca si arricchisce di un nuovo appuntamento dedicato a uno dei simboli più significativi della lotta contro la criminalità organizzata in Italia. La trasmissione “Cose Nostre”, condotta da Emilia Brandi, torna con una puntata speciale intitolata Cosa succede in città, incentrata sulla figura di Giancarlo Siani. Questo episodio approfondisce la storia del giornalista napoletano, assassinato dalla camorra nel 1985, e analizza le vicende che hanno portato alla sua morte, ricostruendo un capitolo importante della memoria collettiva italiana.
il focus sulla storia di giancarlo siani
la vita e il sacrificio di un giornalista simbolo
Giancarlo Siani, nato nel 1959, è ricordato come una delle figure più rappresentative della lotta alla mafia attraverso il giornalismo. Collaboratore de Il Mattino, si distinse per il suo impegno nel raccontare le attività illegali della camorra, specialmente nel settore degli appalti pubblici. La sua attività ha attirato l’attenzione delle organizzazioni criminali, che decisero di eliminarlo a causa del suo lavoro.
L’omicidio avvenne il 23 settembre 1985, quando il giovane aveva appena compiuto 26 anni. La sera dell’assassinio coincise con un concerto di Vasco Rossi a Napoli; Siani era invece impegnato nel suo lavoro di reporter. Il suo assassinio rimase per molti anni avvolto nell’oblio, non riconosciuto immediatamente come un delitto di mafia.
le indagini e la verità sull’omicidio
Per lungo tempo si sono susseguite omissioni e silenzi riguardo alle responsabilità dell’omicidio. Solo dopo otto anni si riuscì a fare chiarezza grazie al contributo dei collaboratori di giustizia. Le indagini hanno dimostrato che l’omicidio fu orchestrato dal boss Angelo Nuvoletta, su ordine diretto di Totò Riina. La motivazione principale risiedeva nelle attività giornalistiche di Siani legate agli affari pubblici e alle infiltrazioni criminali.
testimonianze e ricostruzioni nello speciale
Nello speciale dedicato a Giancarlo Siani vengono intervistati diversi protagonisti che contribuiscono alla ricostruzione dettagliata dei fatti:
- Paolo Siani, fratello del giornalista;
- Armando D’Alterio, magistrato coinvolto nelle indagini;
- Pietro Perone, giornalista e scrittore;
- Daniela De Crescenzo, cronista de Il Mattino;
- Giuseppe Auricchio, ex commissario di polizia e confidente della vittima.
L’intervento di questi testimoni permette di comprendere meglio le dinamiche dell’epoca e l’importanza della memoria storica legata a questa vicenda esemplare.