Capire 10 fumetti di far side ti rende più intelligente

Il mondo della comicità spesso si distingue per la capacità di combinare elementi surreali e riflessioni quotidiane, creando un universo unico e riconoscibile. Tra le opere più iconiche in questo ambito figura “The Far Side”, una serie di strisce umoristiche ideate da Gary Larson, nota per il suo stile distintivo e l’uso di humor nero e paradossale. Questo articolo analizza alcune delle vignette più enigmatiche e discutibili della serie, evidenziando come Larson utilizzi l’assurdo per suscitare riflessioni o semplicemente divertire attraverso scenari improbabili.
analisi delle vignette più controverse di “The Far Side”
studio sui pet con cappelli
Tra le prime vignette emblematiche troviamo quella pubblicata il 12 dicembre 1981, in cui vengono rappresentati animali domestici indossando cappelli: cani con berretti da baseball, gatti con fedoras e un uccello in gabbia con un sombrero troppo grande. Larson mette in scena un’ipotetica ricerca scientifica sull’abbigliamento degli animali, ma la vera domanda è se questa scena abbia uno scopo satirico o sia semplicemente una presa in giro delle “studi inutili”. La comicità deriva dall’umanizzazione esagerata degli animali e dal contrasto tra il loro aspetto naturale e gli accessori umani.
la stanza dello scrittorio di “Bewitched”
Un’altra vignetta datata agosto 1982 mostra una sala riunioni dedicata alla stesura di episodi del celebre telefilm “Bewitched”. In questa scena, uno sceneggiatore propone entusiasta una trama stereotipata mentre un altro commenta interiormente che gli piace l’idea. Larson usa questa immagine per mettere in discussione la ripetitività delle sitcom e il processo creativo dietro a esse, suggerendo che spesso non vi sia bisogno di lunghe riunioni per produrre storie già viste.
le “Wheelies” dei ghepardi
Pubblicata nel gennaio del 1985, questa striscia raffigura alcuni ghepardi che fanno wheelie come ciclisti, correndo su due zampe posteriori senza motociclette. Larson sfrutta l’assurdità dell’immagine per evocare un senso di libertà animalesca o forse sottolinea l’ironia del fatto che anche i predatori più veloci possano divertirsi senza motivo apparente. Il gioco visivo è semplice ma efficace nel creare un effetto comico inatteso.
il signor sole
Nel giugno del 1983 viene rappresentato un astronauta che si avvicina al sole chiamandolo “Mr Sun”, mentre la capsula spaziale sta perdendo controllo. La gag gioca sul contrasto tra la serietà della situazione spaziale e il modo infantile con cui viene chiamato il corpo celeste. Larson fa leva sulla tendenza umana a minimizzare i rischi quando ci si rivolge a qualcosa di grande ed imponente come il sole.
come vedono i fiori se stessi
In questa vignetta del luglio 1984, Larson presenta due pannelli: uno intitolato “Come vediamo i fiori” – dove i fiori sono semplici piante senza volto – e l’altro intitolato “Come vedono se stessi”, dove i fiori assumono sembianze antropomorfe con nasi lunghi e grandi denti. Questa rappresentazione introduce una riflessione sulla percezione soggettiva della realtà rispetto alla prospettiva esterna, anche se la sua interpretazione rimane ambigua.
vignette meno comprensibili e più misteriose
il taglio di capelli disastroso
Una scena datata gennaio del ’85 mostra una donna che discute con il barbiere riguardo a un taglio troppo corto sul capo del marito, ridotto a una piccola massa sopra le spalle. L’umorismo deriva dalla situazione estrema ed esagerata; Larson potrebbe voler commentare sull’imprevedibilità dei tagli o sulle conseguenze politiche nelle conversazioni quotidiane. La scena invita ad una riflessione più ampia sulla comunicazione involontariamente dannosa.
l’altro lato della strada
Nell’immagine pubblicata nel giugno del ’81 si vede un pollo fermo davanti a un cartellone pubblicitario con scritto “L’altro lato”, accompagnato dalla domanda “Hai bisogno di una ragione?”. Questa gag mette in discussione la nostra curiosità innata chiedendoci se abbiamo davvero bisogno di motivazioni per ogni azione—come nel caso del pollo che osserva indeciso lo strano cartello.
il grande cavallo
Settimana dopo, Larson presenta uno scenario western dove lo sceriffo indica ai suoi deputati un cavallo tre volte più grande della norma chiamandolo semplicemente “il grande cavallo”. La battuta gioca sull’assurdità visiva dell’animale sovradimensionato rispetto agli eventi criminali circostanti—una scelta narrativa che accentua il carattere surreale dell’universo larsoniano.
strisce che generano dibattiti tra i fan
gli attrezzi delle mucche
Una delle vignette più discusse risale al ’82: mostra una mucca davanti a strumenti rudimentali come seghe e martelli, etichettati semplicemente come “Cow Tools”. Il significato rimane ambiguo: potrebbe rappresentare le capacità limitate delle mucche o essere una critica alle produzioni artistiche poco sensate? Questa immagine ha alimentato decenni di interpretazioni divergenti tra appassionati ed esperti.
Personaggi principali:- Sergio (uomo)
- Luca (uomo)
- Sara (donna)
- Mario (uomo)
- Alice (donna)
- Cristina (donna)
- Piero (uomo)