Bryan Johnson: il suo stile di vita controverso per raggiungere l’immortalità

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Bryan Johnson, noto imprenditore e biohacker, sta catturando l’attenzione globale dal gennaio 2023 con la sua provocatoria sfida intitolata “Don’t Die”. Attraverso un stile di vita eclettico, ambisce a rallentare il processo di invecchiamento, adottando pratiche audaci, tra cui una rigorosa dieta e la controversa pratica di trasfusioni di sangue proveniente da suo figlio. In aggiunta, è in fase di preparazione un documentario Netflix che metterà in luce i suoi successi straordinari e le polemiche associate ai suoi metodi.

bryan johnson e la ricerca della longevità

Bryan Johnson, con i suoi 47 anni, è salito alla ribalta per le sue iniziative nel campo della salute e del benessere. Da lui è nata la definizione di “atleta del ringiovanimento”, affermando di mantenere biomarcatori da giovane adulto, equivalenti a quelli di un diciottenne. Johnson sostiene di aver abbattuto il suo tasso di invecchiamento a 0,64, permettendo così di invecchiare solo sette mesi e mezzo all’anno. Ha inoltre creato un sito web, rejuvenationolympics.com, dove gli utenti possono confrontare i risultati dei loro test di invecchiamento.

una dieta radicale e innovativa

La dieta seguita da Johnson è estremamente restrittiva e prevede l’assunzione di oltre 50 integratori. I suoi pasti, che definisce “fanghi”, sono composti da miscele di nutrienti. Coniuga anche allenamenti intensi e trattamenti avanzati, come l’ossigenoterapia iperbarica, per ottimizzare la sua salute generale. Attraverso queste scelte, desidera dimostrare che stili di vita salutari possano condurre a una vita più lunga e soddisfacente, sfidando le concezioni comuni sulla felicità.

il documentario “don’t die”

Il documentario “Don’t Die: The Man Who Wants to Live Forever” esplorerà non solo il viaggio affascinante di Johnson, ma anche il suo scetticismo nei confronti dell’attuale sistema sanitario. Investendo ingenti somme in trattamenti non convalidati, mette in luce questioni di prevenzione e proattività che, a suo avviso, sono trascurate dalla medicina tradizionale. Secondo il regista Chris Smith, nonostante le scelte singolari di Johnson, alla base della sua routine si trovano principi accessibili a tutti: alimentazione equilibrata, attività fisica regolare e un adeguato riposo.

una riflessione sui valori culturali

La filosofia di “Non morire” promuove una riflessione critica sui valori sociali odierni, nei quali comportamenti di vita poco salutari vengono spesso celebrati. Johnson sottolinea la necessità di un cambio di paradigma nel rapporto tra individui e salute. Si propone come innovatore nel suo approccio scientifico, dialogando con personalità influenti per riformare il sistema sanitario pubblico.

In sintesi, l’approccio audace e controverso di Bryan Johnson solleva interrogativi importanti riguardo alle scelte di vita e al processo di invecchiamento. Mediante il suo documentario, intende ispirare cambiamenti significativi nella percezione e gestione del benessere quotidiano. Le decisioni fatte oggi influenzeranno il domani, e Johnson è determinato a non permettere al tempo di determinare il suo destino.

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