Boruto e il film sorprendente che rivela la verità sulla serie

Contenuti dell'articolo

Il manga Boruto: Two Blue Vortex si è rapidamente affermato tra le opere più apprezzate dagli appassionati dell’universo creato da Masashi Kishimoto. La seconda parte del sequel di Naruto ha saputo valorizzare al meglio i temi, i personaggi e la lore che hanno conquistato i fan nel corso degli anni. Al di là delle tematiche tradizionali, il manga si distingue per l’uso di ispirazioni provenienti da serie e film amati dall’artista principale Mikio Ikemoto, arricchendo così la narrazione con riferimenti culturali di grande impatto.

la trilogia di matrix come fonte d’ispirazione per il mondo di boruto

Neo e il protagonista ispirato alla trilogia

Durante un’intervista del 25 agosto 2024, Mikio Ikemoto ha confermato che la saga cinematografica della Matrix rappresenta una delle principali fonti d’ispirazione per il manga. In particolare, l’evoluzione di Boruto richiama quella di Neo, il protagonista della serie Wachowski. Come Neo, anche Boruto inizia il suo percorso come presunto salvatore destinato a cambiare le sorti del mondo, per poi dover imparare a dominare i propri poteri in modo autonomo.
Ikemoto ha paragonato il viaggio del figlio di Naruto a quello dell’eroe interpretato da Keanu Reeves, sottolineando come entrambi abbiano dovuto affrontare scelte difficili legate al sacrificio e alla responsabilità. La narrazione evidenzia un percorso simile a quello del ciclo dei “prescelti”, con Boruto chiamato a decidere tra seguire le indicazioni del mentore o forgiare un proprio cammino.

le scelte di boruto riflettono quelle di neo

La decisione dell’eroe di salvare gli altri o se stesso

Nel capitolo #21 del manga, Boruto si trova davanti a una scelta analoga a quella affrontata da Neo in “Reloaded”. Durante lo scontro contro i villain più potenti della serie, Boruto comprende che il suo maestro Kashin Koji intende sacrificare alcuni alleati per garantire la sopravvivenza dell’intera umanità. Con l’uso della sua capacità predittiva, Koji decideva che lasciar morire Yodo e Konohamaru fosse necessario per contrastare Jura.
Il giovane ninja decide invece di intervenire per salvare gli amici, rinunciando alle previsioni future che avrebbero portato alla vittoria secondo il piano del maestro. Questa scelta rappresenta un atto simbolico che sfida il destino predeterminato e richiama le tematiche della libertà individuale presenti nella saga cinematografica.

l’influenza dei film sulla caratterizzazione di momoshiki

Momoshiki e l’analogia con agent smith

In origine considerato uno dei villain più potenti della serie, Momoshiki Otsutsuki evolve nel corso della narrazione assumendo tratti complessi e ambigui. La sua figura ricorda quella dell’agente Smith de “La Matrice”, soprattutto nella fase iniziale quando appare arrogante e desideroso di dominare tutto ciò che lo circonda.
L’aspetto interessante risiede nel fatto che Momoshiki si sta progressivamente fondendo con Boruto, creando un parallelo con la fusione tra Neo e Smith. Questa dinamica ricorda molto quanto accaduto nel finale della trilogia Wachowski: entrambi i personaggi combinano le proprie essenze in modo tale da mettere in discussione la distinzione tra bene e male.

La progressiva fusione tra Momoshiki e Boruto richiama simbolicamente le scene finali tra Neo e Smith, dove le due entità si uniscono in una sorta di equilibrio instabile ma potenzialmente capace di cambiare le sorti del mondo.

Il personaggio mantiene una natura ribelle rispetto alle aspettative degli Otutsuki; non si piega ai loro piani ma agisce secondo logiche proprie. Questo atteggiamento sottolinea come sia possibile leggere questa evoluzione anche come un omaggio alle tematiche sul libero arbitrio esplorate nei film sci-fi degli anni ’90.

il futuro incerto con gli alberi divini

una possibile soluzione ispirata ai film

Uno degli aspetti più controversi riguarda l’impossibilità attuale dei protagonisti di sconfiggere completamente gli Alberi Divini senza sacrifici estremi. Nella saga originale de “La Matrice”, Neo sceglieva infine di negoziare con le macchine, sacrificando se stesso pur di ottenere una tregua duratura.

Anche in questa narrazione si percepisce una volontà simile: Boruto sembra incapace finora di trovare una strategia efficace contro Jura e i suoi piani distruttivi. Molti fan ipotizzano che l’unico modo possa essere quello di instaurare un dialogo emotivo con questi esseri sovrumani o cercare una convivenza pacifica — scelta che potrebbe richiamare la filosofia pacifista presente nei film Wachowski.

  • Kishimoto Masashi
  • Mikio Ikemoto
  • Sugoi Sugoi (sceneggiatore)
  • Narutake Tateishi (illustratore)
  • >

  • Narutaki Katsuya (storyboarder)
  • >

  • I membri dello staff tecnico coinvolto nella produzione anime “Boruto”
  • >

  • Diversi ospiti speciali nelle interviste ufficiali sulla serie
  • >

.

Rispondi