Blake Lively: Le Risposte degli Avvocati sul Video Controverso di Justin Baldoni

Il team legale di Blake Lively replica al video di Justin Baldoni

Recentemente, Justin Baldoni ha pubblicato un video di 10 minuti, realizzato durante le riprese di It Ends with Us, attraverso il suo legale. L’intento di tale mossa era quello di dimostrare l’infondatezza delle accuse di molestie provenienti dalla collega Blake Lively.

Nel video, è stata accompagnata una didascalia che afferma:

Entrambi gli attori interagiscono chiaramente nel rispetto del contesto della scena, mostrando professionalità reciproca.

Le opinioni sul video sono divergenti. Il team di Blake Lively ha rapidamente espresso la propria posizione in merito. Come riportato da Variety, gli avvocati dell’attrice hanno affermato che le immagini confermerebbero completamente il racconto della loro assistita, evidenziando come Lively tenti di allontanarsi mentre Baldoni la bacia e la accarezza.

Il video mostra chiaramente la signora Lively che si distacca e chiede che i personaggi abbiano semplicemente una conversazione. Ogni donna che ha subito molestie sul lavoro riconoscerà il disagio della signora Lively. Nessuna donna dovrebbe doversi difendere dal contatto indesiderato da parte di un datore di lavoro.

Le immagini mostrano i due interpreti in contraddizione su come esprimere l’intimità della scena. Ad un certo punto, Baldoni si avvicina per un bacio e Lively esita, proponendo invece un dialogo: “Penso che dovremmo parlare. Penso che sia più romantico se balliamo e parliamo.

Baldoni menziona le loro relazioni, notando che Lively e suo marito, Ryan Reynolds, comunicano frequentemente, mentre lui e la moglie Emily a volte si limitano a guardarsi.

Nel comunicato rilasciato martedì pomeriggio, il team di Blake Lively ha descritto il video come “incriminante” e ha affermato che Baldoni ha improvvisato la scena senza discussioni preventive, senza la presenza di un coordinatore per l’intimità.

Gli avvocati dell’attrice hanno ulteriormente etichettato il rilascio del video come una “strategia pubblicitaria” e un “tentativo non etico di manipolare l’opinione pubblica”.

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