Belve Crime, Massimo Bossetti: “Vorrei sapere anche io perché il mio DNA sugli slip di Yara”

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Il debutto della nuova stagione di Belve Crime su Rai 2 ha portato in primo piano temi di grande attualità e controversia, coinvolgendo personaggi noti e testimonianze significative. L’attenzione si è concentrata sulla figura di Massimo Bossetti, condannato all’ergastolo per l’omicidio di Yara Gambirasio, che ha ribadito la propria innocenza nel corso dell’intervista trasmessa. La puntata ha approfondito aspetti legati alle prove genetiche e alle dichiarazioni dei protagonisti, offrendo un quadro complesso e dettagliato sugli eventi giudiziari.

focus sul caso Bossetti: il ruolo del DNA nella condanna

la posizione di bossetti durante l’intervista

Nel confronto avvenuto nel carcere di Bollate, Bossetti ha mantenuto la sua posizione di innocenza, sottolineando come le tracce genetiche trovate sui capi d’abbigliamento della vittima siano state interpretate in modo discutibile dagli inquirenti. In particolare, si è soffermato sulla presenza del DNA nucleare, che secondo lui avrebbe dovuto disperdersi nel tempo, mentre il DNA mitocondriale, noto per la sua resistenza alla degradazione, risulta assente. Questa discrepanza solleva dubbi sulla attendibilità delle prove genetiche usate per condannarlo.

dichiarazioni e analisi della conduttrice

In risposta alle domande poste da Francesca Fagnani, Bossetti ha affermato: “Vorrei capire anch’io come il mio DNA sia finito sugli slip di Yara“. La discussione si è focalizzata sulle anomalie riscontrate nelle tracce genetiche che hanno portato alla sua condanna.

dichiarazioni delle altre figure presenti a belve crime

testimonianze di Eva Mikula sulla relazione con Fabio Savi

Nella stessa puntata sono state raccolte anche le parole di Eva Mikula, ex compagna di Fabio Savi, membro della banda della Uno Bianca. La donna ha descritto episodi violenti subiti e comportamenti minacciosi da parte dell’uomo: “Lui mi picchiava spesso e mi minacciava con armi. Ricordo quando mi portò un fiore dopo avermi aggredita; era normale per lui?“. Queste testimonianze contribuiscono a delineare un quadro complesso sui comportamenti violenti all’interno delle relazioni abusive.

interventi e testimonianze aggiuntive nella trasmissione

taglio sulle vicende del clan Spada a Ostia

A margine delle interviste principali, si è parlato anche dell’attività criminale del clan Spada attraverso le parole di Tamara Ianni, collaboratrice di giustizia. La donna ha raccontato episodi inquietanti legati alla presenza del clan nella propria vita: “Un membro del clan Spada venne a casa mia armato; Pelè si mise le lamette in bocca per infettare mio figlio con l’AIDS. Mi sono sacrificata per proteggere il bambino dai rischi più gravi.” Questa testimonianza evidenzia le minacce subite dalle vittime dei gruppi criminali operanti nella regione.

Diversi ospiti e testimoni sono stati presenti:
  • Massimo Bossetti;
  • Francesca Fagnani;
  • Eva Mikula;
  • Tamara Ianni;
  • Membri del cast coinvolti nelle interviste.

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