Battlefield 6 beta: delusione per il game mode rush
La fase di open beta di Battlefield 6 sta attirando l’attenzione degli appassionati, offrendo nuove mappe e modalità di gioco. Le reazioni della community sono spesso caratterizzate da critiche riguardanti alcuni aspetti specifici del gameplay, in particolare la modalità Rush. Questo articolo analizza i principali punti di contestazione emersi durante il secondo weekend di test aperto, evidenziando le problematiche legate alle dimensioni delle mappe e alla configurazione dei server.
problemi riscontrati nella modalità rush in battlefield 6
dimensioni delle mappe e limiti di lobby
Uno dei principali motivi di insoddisfazione riguarda la riduzione della dimensione delle mappe dedicate alla modalità Rush. Questa modalità, introdotta originariamente come Gold Rush in Battlefield: Bad Company, supportava lobby con un massimo di 24 giocatori sulle console e fino a 32 su PC. Con Battlefield 6, si è assistito a una drastica diminuzione: le lobby sono limitate a soli 12 giocatori per squadra, risultando molto più piccole rispetto ai precedenti capitoli.
Inoltre, i giocatori evidenziano che le mappe sono troppo compatte, con aree di gioco ridotte che rendono difficile distinguere tra obiettivi differenti. In molti casi, le stazioni MCOM si trovano così vicine da sembrare un singolo punto invece che due distinti da attaccare o difendere.
assenza di server persistenti e server browser
Un altro problema segnalato riguarda la mancanza di server permanenti e un sistema di server browser. Nei precedenti titoli della serie, era possibile utilizzare server dedicati per ripetere lo stesso scenario più volte, alternando ruoli tra attacco e difesa. In Battlefield 6 questa funzionalità non è presente: ogni partita viene creata tramite matchmaking con lobby temporanee, senza possibilità di rotazioni continue.
Questa scelta ha alimentato dubbi sulla capacità del titolo di offrire un’esperienza più stabile e coerente per gli utenti appassionati del multiplayer classico.
l’andamento del secondo weekend di beta e le prospettive future
preoccupazioni crescenti sulle dimensioni delle mappe
I timori riguardanti le dimensioni delle ambientazioni si sono intensificati con l’introduzione della nuova mappa Empire State. Ambientata all’interno di un grande edificio nel cuore di New York senza veicoli disponibili, questa mappa suscita ulteriori dubbi sulla progettazione degli scenari in Battlefield 6. La mancanza di spazio reale aumenta le perplessità sulla qualità complessiva dell’esperienza multiplayer.
Sono comunque presenti almeno due mappe più ampie al lancio: Operation Firestorm, remake di uno storico scenario da Battlefield 3, e Miraak Valley, riconosciuta come la più vasta tra tutte quelle disponibili nel gioco. Nonostante ciò, queste ambientazioni non sembrano risolvere completamente i problemi relativi alla modalità Rush.
il giudizio degli utenti su battlefield 6
I feedback raccolti durante il secondo weekend beta mostrano una crescente sfiducia nei confronti del titolo. La percezione generale indica che molte caratteristiche tradizionali della serie siano state compromesse o semplificate troppo rispetto alle aspettative create dai trailer iniziali. La scarsa soddisfazione per la gestione delle mappe e l’assenza dei server dedicati contribuiscono ad alimentare dubbi sulla direzione futura del franchise.
Personaggi principali coinvolti:- – Sviluppatori Battlefield Studios
- – Membri della community internazionale
- – Tester partecipanti al secondo weekend beta
- – Influencer specializzati in videogiochi multiplayer
- – Esperti analisti del settore videoludico