Batman decisione sbagliata dopo 23 anni su un’arte iconica di dc
Nel vasto universo dei fumetti dedicati a Batman, alcune derive narrative e scelte artistiche hanno lasciato un’impronta duratura sulla storia della DC Comics. Un esempio emblematico è rappresentato da un episodio del famoso arco narrativo Hush, caratterizzato da un interessante dietro le quinte. Questo articolo analizza una delle più celebri autocritiche dell’artista Jim Lee, che ammise di aver commesso un errore durante la rappresentazione iniziale del Crociato Incappucciato, evidenziando come anche i grandi professionisti possano incappare in sbagli che finiscono per entrare nella leggenda.
il debutto iconico di batman in “hush” come errore di jim lee
la prima apparizione di batman in Hush
Nel numero 608 di Batman, scritto da Jeph Loeb e disegnato da Jim Lee, si apre l’arco narrativo Hush. La scena che rimane impressa nella memoria dei lettori è l’imponente immagine di Batman che si materializza dall’oscurità, con un physique molto marcato e un aspetto decisamente muscoloso. Questa apertura ha segnato un momento memorabile, rendendo la splash page di Lee tra le più riconoscibili di sempre.
Il motivo principale di questa scelta risiede nel fatto che Lee, nel corso della creazione, si rese conto di aver raffigurato Batman in maniera troppo muscolosa e massiccia, quasi in stile Dark Knight Returns. La sua preoccupazione era quella di mantenere coerenza tra la prima scena e la futura evoluzione dell’artwork, anche per non creare uno stridente effetto di discontinuità con il resto della serie. La soluzione fu quella di far ridisegnare l’immagine da Scott Williams, che pose fine alla discussione, e permise al modello di Batman di evolversi nel modo più naturale possibile, mantenendo comunque la riconoscibilità del personaggio.
l’importanza della revisione dell’approccio di lee
In conclusione, questa vicenda rappresenta un esempio calzante delle dinamiche interne ai processi artistici e di come anche i professionisti più talentuosi possano commettere errori. La decisione di Lee di rivedere il suo lavoro, sotto la pressione di Scott Williams, ha consegnato ai fan un’immagine di Batman ancora più iconica, coerente con lo stile che lo ha reso uno dei personaggi più amati e riconoscibili nel mondo dei fumetti. La cosa interessante è che questa forma di “errore” ha finito per arricchire la narrazione e il lore dietro le quinte di uno dei più grandi successi moderni, Hush.
Successivamente, in Batman #614 e #615, quando Batman ritorna alle fattezze più snelle e riconoscibili, si verifica un rovesciamento iconografico che sottolinea la volontà creativa di Lee e il suo adattamento al personaggio. La scena con Nightwing e l’abbraccio con Catwoman, tra le più iconiche, riflettono questa coerente evoluzione stilistica.
l’easter egg della ‘spessa’ versione di batman in “hush”
la trasformazione fisica di bruce wayne in “hush”
La massa muscolare di Batman, così evidente in alcune scene, diventa un vero e proprio easter egg nel sottobosco di dettagli del fumetto, confermando la volontà di Lee di esplorare e sperimentare con le proporzioni del personaggio. Quest’approccio, seppur inizialmente criticato, ha contribuito a creare un’immagine di Batman che ha fatto storia, diventando un simbolo di forza e potenza.
Questa forza visiva, dimostrata anche nella scena di lotta con Killer Croc, si traduce in un’immagine iconica, spesso citata come esempio di come l’arte può giocare con le proporzioni per enfatizzare caratteristiche e personalità di un personaggio. La scelta di Lee di mantenere questa immagine “pesante” ha finito per diventare un elemento distintivo della serie Hush.