Ballando con le Stelle: Successo Straordinario e Ascolti da Record per la Nuova Stagione
Con solo due puntate rimaste fino alla conclusione di questa edizione autunnale 2024 di Ballando con le stelle, è opportuno esaminare i risultati ottenuti finora. La trasmissione, condotta dalla nota Milly Carlucci, sta per avvicinarsi alla semifinale e alla finale, rendendo necessaria un’analisi dei dati di ascolto, ben oltre i risultati quotidiani. Questa rubrica si concentrerà su un’analisi approfondita dei “numerelli” e fornirà un quadro dettagliato dei vari target demografici.
ballando con le stelle 2024: un’edizione in crescita
Il dato medio della stagione autunnale 2024 di Ballando con le stelle si attesta al 25,6% di share, con una media di 3.471.946 telespettatori, evidenziando un incremento di due punti rispetto all’edizione precedente. Quest’anno, il programma ha registrato una copertura netta vicina ai 10 milioni di telespettatori, con una permanenza del 35,2% e un tempo di visione di un’ora e ventuno minuti.
le femmine campionesse di ascolti
L’età media degli spettatori della presente stagione di Ballando si attesta sui 63 anni. I dati rivelano uno share nettamente superiore tra il pubblico femminile, che raggiunge un 31,5%, in confronto al 18,3% del pubblico maschile. Analizzando più a fondo le varie fasce d’età, si evidenzia un 33,1% tra gli over 65 e un 24,4% nella fascia di età 55-64 anni.
i dati nelle fasce d’età e livello d’istruzione
Lo share si attesta attorno al 17% nella fascia di età 35-54 anni, con una crescita significativa nelle fasce più giovani. Infatti, la media raggiunge un 20% tra i 15 e i 34 anni, in aumento rispetto al 15% dello scorso anno. Riguardo al livello d’istruzione, si registrano il 34% di share tra chi ha completato la scuola elementare, il 20% tra i semplici diplomati e un 27% tra i laureati.
le classi socio-economiche e i dati regionali
Per quanto riguarda le classi socio-economiche, l’attuale stagione di Ballando con le stelle ha raggiunto un 30% di share nella classe bassa, un 24% tra la medio-bassa e medio-alta, fino a un 26% nella classe alta. Analizzando i dati regionali, il programma ha ottenuto i risultati migliori nelle Marche con un 36% di share, seguite dall’Umbria al 34% e dalla Toscana e Molise, entrambe al 31%. Le regioni con i dati più bassi includono il Trentino Alto Adige con un 14%, il Friuli Venezia Giulia con 18% e il Piemonte con 20%.
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