Baldur’s Gate 3: L’Assenza di una Modalità Fondamentale di Divinity: Original Sin 2 che Avrebbe Reso il Gioco Perfetto

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Il videogioco Baldur’s Gate 3 ha raggiunto un livello notevole grazie a anni di sviluppo incessante e a continui aggiornamenti. Con una campagna che supera le cento ore e un’enorme rigiocabilità, si preannuncia come uno dei titoli più ricchi di funzionalità disponibili. L’introduzione di nuove sottoclassi nel Patch 8 e il supporto al crossplay hanno reso il co-op un aspetto centrale del gioco, avvicinandolo ancor di più a un modulo di Dungeons & Dragons (D&D). Il supporto per i mod nel Patch 7 ha ulteriormente assicurato un futuro duraturo per BG3, simile a quanto accaduto con Skyrim.

L’importanza di Divinity’s Game Master Mode

Un ottimo punto di accesso per giocare a D&D

Divinity: Original Sin 2 ha offerto un Game Master mode, in cui un giocatore poteva ospitare una partita utilizzando il sistema di regole di Divinity. Questo vantaggio derivava dal fatto che Divinity era un gioco completo con animazioni e nemici, risultando così di qualità superiore rispetto a molti tavoli digitali. Sebbene Divinity fosse riuscito bene, è stato superato da Baldur’s Gate 3, che ha attirato più giocatori rispetto al suo predecessore.

Implementare un Dungeon Master mode in Baldur’s Gate 3 avrebbe potuto apportare notevoli vantaggi, permettendo al gioco di fungere da tavolo digitale definitivo per Dungeons & Dragons. Inoltre, ciò avrebbe mantenuto viva la sua popolarità anche dopo la fine della storia principale.

BG3 come tavolo digitale per D&D

Caratteristiche e vantaggi

Baldur’s Gate 3 si basa sulla quinta edizione di D&D, rendendolo un ottimo punto di partenza per i nuovi giocatori. Le opzioni di creazione del personaggio e le sottoclassi disponibili potrebbero avviare facilmente i nuovi arrivati. Grazie alla sua infrastruttura di co-op online, il gioco ha già il potenziale per far giocare insieme le persone. Un Dungeon Master mode avrebbe potuto mantenere i giocatori coinvolti nel mondo di BG3, senza la necessità di ripetere la stessa campagna.

Motivazioni di Larian per non creare un DM mode per BG3

Contrasti con le intenzioni di Wizards of the Coast

Il lungo processo di sviluppo di Baldur’s Gate 3 ha subito ritardi a causa degli eventi globali come la pandemia e il conflitto in Ucraina. Con Larian Studios che ha accelerato il rilascio per evitare la concorrenza con Starfield, non c’era tempo sufficiente per implementare un Dungeon Master mode. All’uscita di BG3, il nuovo regolamento D&D 2024 era già nelle fasi finali di sviluppo, il che avrebbe reso complicato l’inserimento di un sulle regole della quinta edizione.

Possibili svantaggi e futuro di BG3

Dopo la pubblicazione di BG3, Wizards of the Coast ha annunciato il proprio tavolo digitale denominato Project Sigil che seguirà le regole di D&D 2024. Un DM mode per Baldur’s Gate 3, pur essendo richiesto da molti, potrebbe ostacolare questa nuova iniziativa. Inoltre, le modifiche homebrew implementate in BG3 rendono improbabile l’implementazione di un DM mode nel futuro.

In sintesi, un DM mode per Baldur’s Gate 3 avrebbe potuto creare un’esperienza di gioco online più consistente per i fan di D&D, sfruttando il robusto sistema di creazione dei personaggi e la ricca varietà di nemici presenti nel gioco.

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