Babylon 5 e la sua rivoluzionaria relazione LGBTQ: un legame che merita di diventare ufficiale

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Babylon 5 ha rappresentato una delle prime serie di fantascienza in televisione a includere una relazione LGBTQ+, anche se non è mai stata completamente esplicita. Questo show, durato cinque stagioni, si distacca dalle altre serie episodiche dell’epoca, come Star Trek, grazie a una trama continua. Senza Babylon 5, opere moderne del genere sci-fi, come Battlestar Galactica, potrebbero non aver mai raggiunto il loro potenziale definitivo. Tra le molte innovazioni della serie vi è stata una sorprendente accettazione dei personaggi LGBTQ+.

Le entità malvagie di diverse razze sono state rappresentate come pregiudizievoli e crudeli, mentre le relazioni LGBTQ+ e i matrimoni tra persone dello stesso sesso erano trattati con una normalità che all’epoca non era il comune nell’ambito della televisione mainstream. Sebbene la storia d’amore LGBTQ+ presente nella seconda stagione sia passata quasi inosservata, Babylon 5 ha offerto un esempio precoce di personaggi LGBTQ+ nella fantascienza televisiva.

Susan Ivanova di Babylon 5

Ivanova: Eroina Russa della Serie

Susan Ivanova è stata una delle figure più significative di Babylon 5, diventando un esempio importante di personaggi LGBTQ+ in ruoli di rilievo nella televisione di genere. Interpretata da Claudia Christian, Ivanova era il primo ufficiale della stazione, inizialmente sotto il comando di Jeffrey Sinclair e poi di John Sheridan. Costante e incoraggiante, Ivanova ha rivestito un ruolo cruciale nei primi quattro anni della serie, gestendo il personale umano e affrontando compiti diplomatici rilevanti.

Ivanova è diventata una figura di primo piano con i Rangers, un’alleanza intergalattica che l’ha posta in prima linea nel conflitto contro la misteriosa razza aliena conosciuta come Shadows. Dopo un’esperienza prossima alla morte a fine quarta stagione, ha lasciato Babylon 5 per guidare i Rangers. La sua complessità si riflette nelle lotte riguardanti la sua fede ebraica, la sua dipendenza dall’alcool e il potenziale telepatico, che hanno influito sulla sua evoluzione durante la serie.

Le Relazioni di Susan Ivanova

Ivanova e la Bisezione

Ivanova ha avuto due interessi maschili confermati in Babylon 5, ma ha sviluppato anche una sottile storia romantica con Talia Winters, suggerendo che Ivanova fosse bisessuale. Un ex fidanzato, Malcolm Biggs, è stato introdotto nella prima stagione, ma la relazione è finita a causa del suo coinvolgimento con i xenofobi. Nelle terze e quarte stagioni, ha avuto come partner Marcue Cole, un membro spensierato dei Rangers che ha sacrificato la sua vita per salvarla.

Oltre a queste storie, la connessione con Talia si è sviluppata nel corso della prima stagione, con segni di affetto crescente. Sebbene non abbiano mai condiviso un bacio davanti alle telecamere, il contesto della loro relazione è stato chiaro. La scena dell’episodio “Divided Loyalties” ha sottolineato l’intimità con Talia trascorrendo la notte nell’alloggio di Ivanova.

La Relazione Sottintesa di Susan e Talia

Subtle Allusion to Talia

Il creatore, J. Michael Straczynski, non ha mostrato il bacio tra le due, ritenendo più opportuno introdurre gradualmente la dinamica della relazione e passare a tematiche più audaci. Dopo la morte di Talia, Ivanova ha confessato a Delenn di aver provato sentimenti per lei, confermando una relazione mai completamente messa in scena.

Le Relazioni di Ivanova Anticipano Traguardi Televisivi

Pioniera della Rappresentanza LGBTQ+

Sebbene personaggi LGBTQ+ fossero apparsi in serie come All in the Family e Dynasty, la rappresentazione di un protagonista gay non si è vista fino a Ellen. In questo contesto, la figura di Ivanova emerge come un personaggio complesso, distante dai cliché dell’epoca, mostrando vulnerabilità e forza, simile agli alleati eterosessuali.

Relazioni come quella con Talia non vennero enfatizzate come shock, venendo considerate normali nel contesto di Babylon 5. La sua bi-sessualità si palesa attraverso attrazioni verso entrambi i sessi, sottolineando i progressi nella ricerca di rappresentanza nel genere sci-fi.

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