Asta album wu-tang da 2 milioni di dollari: 10 anni dopo la vendita controversa a martin shkreli

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l’episodio più famoso di wu-tang: un album come opera d’arte e il suo destino

Il 24 novembre 2015, la saga dell’album culto di Wu-Tang Clan, Once Upon a Time in Shaolin, ha scritto un capitolo indelebile nel panorama musicale e culturale mondiale. Questo episodio si distingue non solo per la sua natura innovativa, ma anche per le conseguenze che ha scatenato nel mondo dell’arte, della legge e dello spettacolo. Vediamo come il progetto si è sviluppato, quale è stato il suo impatto e cosa è successo negli anni successivi, fino alla sua condizione attuale a dieci anni di distanza.

il progetto: un’arte hip-hop esclusiva e segreta

Il lavoro ha richiesto circa sei anni di preparazione, con un ritmo che potremmo definire come “Wu-tempo”. La creazione è avvenuta in ottica di massima riservatezza, con l’obiettivo di elevare un album di hip-hop a un livello paragonabile a quello di un’opera d’arte di fama internazionale. La strategia prevedeva la realizzazione di una sola copia fisica, custodita come un’opera museale, disponibile soltanto a qualche selezionato investor. Le sessioni di ascolto privato erano riservate ai più ricchi, e i dettagli dell’asta sono rimasti in gran parte segreti.

la cifra e il ruolo di martin shkreli

Nel maggio 2015, il miliardario e imprenditore farmaceutico martin shkreli si aggiudicò l’unico esemplare con un’offerta di circa 2 milioni di dollari. La trattativa si prolungò a lungo a causa di clausole contrattuali molto stringenti, con l’intenzione di preservare il valore artistico e culturale dell’opera e di promuoverne esposizioni private. Invece, Shkreli si mostrò più interessato a usarlo come trofeo personale, suscitando vivaci critiche nel mondo.

l’epilogo stupefacente: scandali, arresti e destino del album

Il 24 novembre 2015, la vendita divenne pubblica, scatenando un’ondata di polemiche. Pochi giorni dopo, Shkreli pubblicò un messaggio sui social, annunciando la sua intenzione di acquistare altri album privati, alimentando la rabbia dei fan. La situazione si aggravò quando l’imprenditore fu arrestato nel dicembre 2015 con accuse di frode finanziaria, e l’album si trovò al centro di un polverone mediatico e giudiziario.

le conseguenze legali e il futuro dell’album

Nel 2018, Shkreli è stato condannato a sette anni di reclusione, e l’album è stato sequestrato come bene appartenente alle autorità. Successivamente venduto a un’organizzazione privata dedita alla conservazione di opere rare, il suo futuro rimane ancora oggi non del tutto definito. La sua valenza simbolica e il mistero che lo circonda mantengono il progetto in una posizione di eccellenza nell’immaginario collettivo, a dieci anni dal suo debutto.

cronologia: i momenti chiave di once upon a time in shaolin

Data Evento
2008–2014 Realizzazione di Once Upon a Time in Shaolin da parte dei Wu-Tang.
inizio 2015 Sessioni di ascolto private per candidati altamente qualificati.
Maggio 2015 Il miliardario Martin Shkreli si aggiudica l’album con circa 2 milioni di dollari.
24 novembre 2015 La vendita diventa pubblica e scoppia la polemica.
9 dicembre 2015 Shkreli annuncia sui social di voler acquistare altri album privati.
17 dicembre 2015 Arresto di Shkreli con accuse di frode.
Gennaio – febbraio 2016 Feud con Ghostface Killah, minacce di eliminare i vocali.
febbraio 2016 Se nega di rispondere durante l’audizione congressuale.
2017 Procedimenti legali e mantenimento del possesso da parte di Shkreli.
marzo 2018 Condanna a sette anni di carcere.
2018 Sequestro come bene statale e successiva rivendita.
2021 Acquisto da parte di un’organizzazione privata dedita alla conservazione di opere rare.
2025 Il disco rimane uno dei più rari e affascinanti in ambito hip-hop.

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