Assassin’s creed shadows: cosa ho imparato dopo 100 ore di gioco

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Il mondo dei videogiochi open-world si arricchisce di nuove esperienze che, pur avendo suscitato entusiasmo iniziale, mostrano limiti evidenti dopo un certo periodo di gioco. Tra queste, spicca Assassin’s Creed Shadows, titolo sviluppato da Ubisoft Quebec, che ha diviso critica e pubblico per alcune caratteristiche specifiche legate alla sua meccanica di esplorazione. In questo approfondimento si analizzeranno i principali aspetti della fase di esplorazione del gioco, evidenziando le criticità più rilevanti e le ragioni per cui l’esperienza può risultare meno coinvolgente nel tempo.

esplorazione in assassin’s creed shadows: una prima impressione positiva

l’evoluzione della meccanica di esplorazione

All’inizio, l’esplorazione in Assassin’s Creed Shadows appare innovativa e stimolante. La presenza di sezioni con livello limitato permette ai giocatori di adattarsi a un ampio sandbox, grazie anche a un design del mondo lineare e a una topografia impervia che orienta naturalmente verso aree d’interesse. La meccanica di cambio stagionale contribuisce a creare un’illusione di varietà visiva, rendendo il paesaggio più dinamico rispetto ai precedenti capitoli della serie. Questo approccio aveva fatto ben sperare circa la possibilità di superare uno dei difetti storici della saga: la ripetitività dell’esplorazione.

criticità nella esplorazione di assassin’s creed shadows

la ripetitività diventa pregiudiziale dopo qualche ora

Dopo aver dedicato oltre 100 ore all’esplorazione del vasto mondo di Shadows, emerge chiaramente come questa componente perda progressivamente interesse. Nonostante gli sforzi per mantenere vivo l’entusiasmo — attraverso attività secondarie e missioni collaterali — il senso di novità svanisce presto. La mancanza di elementi sorprendenti durante i viaggi tra le diverse regioni riduce drasticamente il piacere dello scoprirle una ad una.

Inoltre, non sono stati sufficienti né i miglioramenti nelle meccaniche di traversal — come il sistema con Yasuke — né la varietà visiva tra ambientazioni diverse. La monotonia si insinua perché mancano elementi interattivi significativi durante gli spostamenti, che potrebbero rendere ogni viaggio parte integrante dell’esperienza ludica.

mancanza di varietà visiva e attività durante i viaggi

ambientazioni troppo simili e meno surrealistiche

Uno degli aspetti più critici riguarda la scarsa diversificazione delle regioni visitate. L’uso intensivo del sistema stagionale dà l’impressione di varietà estetica, ma in realtà copre una carenza strutturale: le aree sono troppo simili tra loro, con ambientazioni realistiche prive di elementi fantastici o vibranti come quelli presenti in titoli come Ghost of Tsushima.

In aggiunta, il mondo aperto si rivela poco variegato, poiché le differenze tra zone sono minime e spesso dipendono esclusivamente dal cambio stagione anziché da variazioni naturali del paesaggio. Questa uniformità rende frustrante ogni nuovo ingresso in territori già visti più volte.

carenze nelle attività di traversal e interattività del mondo

spostamenti monotoni e scarsa interattività

Un’altra problematica riguarda l’approccio alle traversate: spesso si tratta semplicemente del viaggio continuo su cavallo attraverso ambienti già esplorati molte volte. Il respawning frequente nemico e la ripetizione degli eventi rendono questi momenti noiosi e privi d’interesse reale.

Inoltre, le possibilità di interagire con l’ambiente sono molto limitate rispetto ad altri giochi RPG o open-world moderni. A differenza di titoli come Death Stranding o Season: A Letter to the Future, Shadows non sfrutta appieno le capacità ambientali o le sue meccaniche innovative per arricchire questa fase fondamentale dell’esperienza ludica.

conclusioni sulla valutazione dell’esperienza di esplorazione in assassin’s creed shadows

Nonostante alcuni aspetti tecnici positivi come il design grafico complessivo e alcune idee innovative implementate inizialmente con successo, l’elemento esplorativo mostra limiti sostanziali che ne compromettono la longevità. La mancanza di varietà ambientale, attività interessanti durante gli spostamenti e innovazioni significative nell’interattività fanno sì che questa componente perda appeal nel lungo termine.

Sebbene il gioco abbia ricevuto recensioni positive nella maggior parte dei casi — attestandosi intorno al 7/10 — è evidente come molte criticità siano destinate a pesare sull’esperienza complessiva per chi desidera immergersi profondamente nel suo mondo aperto.

Personaggi principali:
  • Naoe
  • Yasuke

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