Artistii indignati per l’uccisione della giornalista palestinese fatma hassona

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l’attenzione internazionale sul caso di fatma hassona al festival di cannes 2025

Il Festival di Cannes 2025 si distingue non solo per le anteprime cinematografiche e le celebrazioni del cinema mondiale, ma anche per un forte segnale di solidarietà e denuncia. Durante l’apertura dell’evento, oltre 350 personalità del settore audiovisivo hanno firmato una lettera aperta in memoria della fotoreporter palestinese Fatma Hassona, uccisa in un attacco aereo israeliano. La vicenda ha suscitato un’ondata di reazioni e richiami alla responsabilità morale dell’industria cinematografica.

la vicenda di fatma hassona e il documentario selezionato a cannes

Fatma Hassona, giovane fotoreporter di appena 25 anni, era protagonista del documentario Put Your Soul on Your Hand and Walk, diretto da Sepideh Farsi. Il film è stato scelto nella sezione ACID del festival. La reporter palestinese è deceduta durante un attacco aereo avvenuto il 16 aprile scorso, che ha coinvolto anche altri civili. La sua morte rappresenta un grave esempio delle violenze in corso nella regione e ha acceso i riflettori sulla condizione dei giornalisti sotto assedio.

denuncia e impegno degli artisti internazionali e italiani

Nella lettera aperta firmata da oltre trecentocinquanta figure del mondo cinematografico internazionale, si condanna l’indifferenza delle istituzioni, con particolare riferimento all’Academy of Motion Picture Arts and Sciences. Si evidenzia come questa abbia ignorato l’aggressione subita dal regista palestinese Hamdan Ballal, premio Oscar con il documentarioNo Other Land. Ballal è stato rapito dall’esercito israeliano dopo essere stato aggredito dai coloni israeliani; la sua liberazione è avvenuta solo grazie a pressioni internazionali.

le firme italiane più significative

  • Paolo Sorrentino
  • Francesca Archibugi
  • Matteo Garrone
  • Gabriele Muccino
  • PaoLo Virzì
  • Gianni Amelio
  • Sergio Castellitto

L’intervento degli artisti sottolinea la gravità della situazione nel contesto israelo-palestinese, chiedendo alle organizzazioni di settore di assumersi le proprie responsabilità morali. La mancanza di reazioni adeguate da parte dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences strong > viene considerata come una forma di complicità nei crimini contro civili innocenti. La lettera invita il mondo del cinema a non rimanere neutrale davanti a quello che viene definito un vero e proprio “genocidio in corso a Gaza” em >. Il messaggio finale si concentra sulla necessità che l’arte rifletta i valori umani fondamentali e si faccia portavoce delle voci oppresse.

sintesi degli appelli alla responsabilità sociale nel cinema internazionale
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  • L’importanza di portare avanti messaggi sociali attraverso le produzioni cinematografiche; li >
  • L’obbligo morale di proteggere le voci più deboli; li >
  • L’appello ad agire prima che sia troppo tardi per fermare le violenze; li >
  • L’esigenza che il cinema continui ad essere uno strumento per denunciare ingiustizie. li >
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      Le personalità coinvolte:

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      • – Mark Ruffalo li )
      • – Ralph Fiennes li )
      • – Pedro Almodóvar li )
      • – Alfonso Cuarón li )
      • – Mike Leigh li )
      • – David Cronenberg li )
      • – Yorgos Lanthimos li )
      • – Javier Bardem li )
      • – Melissa Barrera li )
      • – Alex Gibney li )
      • – Viggo Mortensen li )

        – Paolo Sorrentino

        – Francesca Archibugi

        – Matteo Garrone

        – Gabriele Muccino

        – Paolo Virzì

        – Gianni Amelio

        – Sergio Castellitto

        – Isabella Ferrari

        – Valerio Mastandrea

        – Jasmine Trinca

        – Laura Morante

        – Alessandro Gassmann

        – Claudio Santamaria
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