Artista pionieristico utilizza l’autotune dopo 34 anni di carriera

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Il ruolo dell’autotune nel panorama musicale contemporaneo rappresenta un elemento di grande rilevanza, spesso oggetto di discussione tra critici e appassionati. Sebbene oggi sia ampiamente diffuso e utilizzato da numerosi artisti, la sua introduzione nel settore si deve a un episodio storico che ha segnato profondamente le dinamiche della produzione musicale.

l’evoluzione dell’autotune nel mondo della musica

il primo utilizzo e il suo impatto storico

Seppur l’autotune sia diventato popolare negli ultimi decenni, il suo impiego come strumento di modifica vocale risale agli anni ’90. La sua prima applicazione significativa si deve a una cantante iconica che ha rivoluzionato il modo di concepire la produzione sonora. Prima di allora, non era considerato un elemento fondamentale, ma grazie a questa artista, l’autotune entrò prepotentemente nel mercato musicale.

cher e il primo successo commerciale con l’autotune

“Believe”: il brano pionieristico nell’uso dell’autotune

Nel 1998, dopo oltre tre decenni di carriera, Cher si reinventò con la pubblicazione del singolo “Believe”. Il brano rappresentò una svolta stilistica radicale: abbracciando sonorità techno dance-pop molto in voga in quel periodo, conquistò immediatamente le classifiche mondiali, rimanendo quattro settimane al vertice della Billboard Hot 100.

“Believe” è riconosciuto come il primo singolo di successo ad aver fatto uso deliberato dell’autotune. In occasione di un’intervista del 2024 sul The Jennifer Hudson Show, Cher ha raccontato come nacque questa innovazione. Secondo le sue parole, il produttore Mark Taylor desiderava migliorare la resa delle sue parti vocali; Cher sentiva già di dare il massimo durante l’esecuzione.

la creazione del suono da parte del produttore durante le registrazioni

Dopo uno scontro in studio, Taylor contattò Cher per informarla dell’acquisto di un nuovo dispositivo chiamato pitch machine. Questo strumento avrebbe perfezionato ulteriormente le sue performance vocali e contribuì a definire il caratteristico sound robotico del brano. La collaborazione tra artista e produttore portò alla realizzazione di uno dei successi più iconici degli anni ’90.

l’impatto sulla carriera di cher e sull’industria musicale globale

il rilancio professionale della cantante attraverso “Believe”

“Believe” diede a Cher una nuova opportunità per riaffermarsi nel panorama musicale internazionale. All’età di 52 anni, dimostrò ancora una volta di possedere lo spirito innovativo e la capacità di adattarsi alle nuove tendenze. Il successo del singolo portò all’uscita di un album che raggiunse i massimi livelli nelle classifiche statunitensi e avviò la tournée mondiale Do You Believe?.

l’effetto dell’autotune sull’industria musicale mondiale

L’introduzione ufficiale dell’autotune con Cher influenzò profondamente le pratiche artistiche e produttive del settore. Nel corso degli anni 2000, artisti come T-Pain, noto per aver sfruttato questa tecnologia anche durante le sessioni rap, resero evidente quanto lo strumento potesse modificare i timbri vocali creando sonorità distintive. Oggi molti interpreti emergenti come Post Malone o Travis Scott adottano tecniche simili per definire il proprio stile.

In conclusione, l’utilizzo pionieristico dell’autotune da parte di Cher ha segnato una vera rivoluzione nella musica moderna: non solo puntando sulla qualità vocale ma anche creando nuove possibilità espressive.

  • Cher
  • Mark Taylor (produttore)
  • T-Pain (artista)
  • Post Malone (artista)
  • Travis Scott (artista)

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