Anime dei big three ha sfiorato un adattamento live-action a Hollywood negli anni 2000

Il percorso di adattamento degli anime in Hollywood ha attraversato numerosi ostacoli e opportunità nel corso degli anni. Tra le serie più iconiche, Naruto e Bleach rappresentano esempi significativi di come il mercato occidentale abbia tentato di integrare queste produzioni giapponesi nel mainstream cinematografico. Questo articolo analizza le vicende passate e presenti legate a questi progetti, evidenziando le scelte strategiche delle major e le potenzialità future per il genere.
Perché Warner Bros. aspirava a trasformare Naruto nel prossimo franchise da blockbuster
Naruto quasi diventato il nuovo universo magico di Hollywood
Negli anni 2000, l’epoca d’oro dello shōnen occidentale vedeva serie come Naruto, Bleach e One Piece dominare i fandom globali. In quel contesto, Warner Bros., forte del successo della saga di Harry Potter, considerò seriamente l’idea di adattare il ninja protagonista in un film live-action, con l’obiettivo di creare un franchise simile al celebre maghetto britannico.
I motivi dietro la preferenza per Naruto e i rischi associati
Sempre secondo fonti del settore, Warner Bros. si rivolse a Viz Media chiedendo quale IP fosse più adatto alla trasposizione cinematografica. La scelta ricadde su Naruto, ritenuta più promettente rispetto a altre serie come Bleach. Esperti del settore evidenziarono che lavorare con attori bambini sarebbe stato complesso sia dal punto di vista logistico che creativo. Un regista capace di gestire talenti giovani e narrazioni fantastiche avrebbe potuto fare la differenza, ma nessuno dei nomi coinvolti all’epoca sembrava all’altezza delle sfide.
Percorso alternativo: perché Bleach si rivelò una scelta più prudente per Hollywood
I vantaggi narrativi e produttivi di Bleach rispetto a Naruto
Suggerita da Nanawa come alternativa a Naruto, la serie Bleach presentava caratteristiche che ne facilitavano l’adattamento internazionale. Con protagonisti adolescenti più maturi, evitava le complicazioni legate alla recitazione infantile. Inoltre, grazie alla sua ambientazione urbana e ai temi sovrannaturali facilmente reinterpretabili in chiave occidentale, poteva essere trasformata in un thriller fantasy senza troppe difficoltà culturali.
L’evoluzione del progetto Bleach in Giappone e negli Stati Uniti
Dopo anni di stallo, Netflix ha prodotto una versione giapponese dell’anime nel 2018, ricevendo risposte miste ma dimostrando che la storia può funzionare anche sul grande schermo. Di recente si parla nuovamente di un nuovo progetto hollywoodiano su Bleach da parte di Warner Bros., confermando la lungimiranza delle intuizioni iniziali.
Diversi decenni dopo: i progetti live-action su Naruto e Bleach sono realtà concrete?
I sogni hollywoodiani dei tre grandi anime stanno per realizzarsi?
A distanza di quasi vent’anni dai primi tentativi falliti o abbandonati, gli adattamenti live-action stanno finalmente prendendo forma concreta:
Nel 2023 è arrivata una apprezzata versione Netflix di One Piece , mentre il film su Naruto è entrato in fase pre-produzione sotto Lionsgate.
Anche Bleach sembra essere tornato nelle mire delle major statunitensi, completando così un ciclo iniziato con molte aspettative negli anni Duemila.
I principali ostacoli e le opportunità nel portare gli anime sul grande schermo occidentale
L’esperienza passata insegna che il vero problema non risiede solo nell’effettiva spettacolarità visiva o nei costumi; la sfida maggiore riguarda l’autenticità del tono narrativo e la fedeltà ai personaggi originari. La presenza di figure come Tasha Huo (sceneggiatrice) alla guida dei nuovi progetti suggerisce che Hollywood sta imparando a rispettare le peculiarità culturali ed emotive delle opere originali.
- Naruto: protagonista giovane con tematiche universali come solitudine e perseveranza;
- Bleach: ambientazione urbana sovrannaturale con elementi facilmente riadattabili;
- Personaggi: