Amanda lear risponde alle accuse di hbo sulla sua identità di genere

contesto e reazioni di Amanda Lear alla polemica sul documentario HBO
In seguito alla messa in onda del documentario Enigma, prodotto da HBO e distribuito sulla piattaforma Max, si sono sollevate forti contestazioni da parte di Amanda Lear. L’artista, che ha raggiunto l’età di 85 anni, ha espresso il suo disappunto riguardo a come il film abbia trattato temi sensibili legati alla sua identità. La produzione avrebbe violato alcuni accordi contrattuali, dando spazio a contenuti che Lear definisce fake news.
le accuse e la posizione ufficiale di Amanda Lear
accuse di violazione contrattuale e diffida legale
L’artista sostiene che i termini del contratto stipulato con i produttori escludevano qualsiasi riferimento alle tematiche transgender. In una dichiarazione pubblica, Lear ha affermato: «I miei avvocati hanno inviato una diffida ai produttori della HBO, ma questi non si sono attenuti alle clausole stabilite». Secondo Lear, questa condotta rappresenterebbe un esempio di quello che lei definisce transinvestigation: una pratica ossessiva volta a smascherare le identità transgender di personaggi pubblici senza fondamento.
critiche alle pratiche mediatiche e tutela della privacy
L’artista denuncia come episodi simili siano diventati frequenti nel panorama mediatico internazionale. Ricorda casi come quello di Brigitte Macron, accusata ingiustamente di essere trans nella serie Candace Owens Becoming Brigitte. Lear ribadisce: «Sono vittima di una vera e propria campagna di outing forzato», sottolineando che tali attacchi non compromettono solo la sua reputazione ma anche la sua integrità personale.
contenuto del documentario e risposte di Amanda Lear
Enigma, diretto da Zackary Drucker, mette in evidenza aspetti controversi della vita dell’artista confrontandola con figure storiche come April Ashley. Nel film vengono mostrati documenti d’archivio e testimonianze che suggeriscono un passato sotto il nome di Alain Tap o Peki d’Oslo. Di fronte a queste immagini, Lear si limita a respingere ogni accusa: «Sono un’altra persona», afferma.
dichiarazioni sull’attuale situazione e futuro professionale
L’artista preferisce guardare avanti rispetto alle polemiche alimentate dal documentario. In alcune interviste ha dichiarato: «Penso che presto tutto questo finirà e verrà dimenticato»». La sua volontà è quella di preservare la propria privacy e continuare a dedicarsi alla carriera artistica senza lasciarsi coinvolgere dalle dinamiche mediatiche.
- Amanda Lear (artista)
- Zackary Drucker (regista)
- Membri del team HBO (produttori)