Alien romulus prequel la triste fine del primo xenomorfo

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analisi del finale del prequel a fumetti di alien: romulus e le sue implicazioni

Il recentissimo prequel a fumetti di Alien: Romulus ha suscitato molte discussioni tra gli appassionati, in particolare riguardo alla dead body del celebre Xenomorph. La rappresentazione di come questo iconico mostro sia stato eliminato ha sorpreso molti, poiché la scena di morte del “Primo Xeno” appare deludente e poco coerente rispetto alla sua rilevanza storica nel franchise. Questa analisi ripercorre gli aspetti principali di questa scelta narrativa, evidenziando le implicazioni e i punti critici.

la morte del primo xenomorfo: una conclusione deludente

Nel film originale di Ridley Scott, il Xenomorph rappresentava il massimo simbolo di terrore, grazie alla sua capacità di apparire inaspettatamente e di uccidere senza scrupoli. La sua intelligenza e l’aspetto quasi invincibile lo rendevano un nemico temuto e rispettato. Nel prequel a fumetti di Alien: Romulus, però, questa figura viene ridimensionata, e il suo ritorno al ciclo vitale viene banalizzato. La scena di recupero del suo “corpo” e la successiva rivelazione della sua morte, avvenuta con un colpo di fucile a impulsi, appaiono troppo superficiali e poco rispettose della grandezza del monstruoso predator originale.

il contenuto del fumetto prequel e le sue limitazioni

Il fumetto funge da raccordo tra la scena iniziale e l’arrivo dei protagonisti alla stazione Renaissance. In questa narrazione, un’exmarine di nome Hyla dimostra un’intensa ostilità nei confronti di Weyland-Yutani e del suo tentativo di portare a bordo XX121. La storia conclude con Hyla e l’androide Rook che combattono per evitare la riapertura del bozzolo alieno, ma finisce con la morte di Hyla e la distruzione della stazione causata dalla fuoriuscita di acido sul corpo del mostro. In soli 4 numeri, la narrazione si presenta troppo compressa, con un protagonista poco sviluppato e una morte che risulta troppo banale e prevedibile.

il depotenziamento di uno dei mostri più iconici del cinema

Uno degli elementi principali del fascino del primo Xenomorph risiedeva nella sua imprevedibilità e nella sua natura quasi invincibile, caratteristiche che rendevano il mostro unico nel suo genere. Nel fumetto, questa aura di temibilità viene completamente smorzata. La sua “sconfitta” definitiva, con una singola salva di fucile, appare come un’operazione ridicola e poco coerente con la tradizione del franchise. La sua vita si riduce a un semplice incidente, eliminandone il prestigio di predatore incontrastabile.

ritorno di “Kane’s Son” come potenziale minaccia

In passato, si era già ipotizzato che i Xenomorph potessero riattivarsi dopo essere entrati in uno stato di ibernazione, come evidenziato da un capitolo della serie Alien: Isolation. Questo scenario sarebbe potuto essere sfruttato per rendere ancora più avvincente il film, facendo della creatura di XX121 il vero e proprio antagonista principale. La scelta di eliminarlo prematuramente e con poca fantasia nella narrazione del fumetto ha ridotto questa possibilità, rendendo il mostro meno spaventoso e meno dinamico.

impatto complessivo e considerazioni finali

Il risultato finale è una rappresentazione ridicola di un mostro che, fin dalla nascita nel film originale, è stato fondamentale nel definire il terrore cinematografico. La scelta narrativa di farlo fuori in modo così triviale, senza rispettare la sua natura di “organismo perfetto”, ha deluso molti appassionati. Il fumetto, che avrebbe potuto approfondire i retroscena di questa creatura leggenda, si limita a una narrazione troppo rapida, che smussa le sue caratteristiche principali.

personaggi e figure chiave presenti nel prequel di alien: romulus

  • Hyla: exmarine con antagonismo verso Weyland-Yutani, protagonista della vicenda
  • Rook: androide che collabora con Hyla per fermare il mostro
  • Il mostro: XX121, conosciuto anche come il primo Xenomorph, depotenziato e ucciso in modo banale

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