Alien: Romulus: Il regista svela il quarto atto che ha inquietato la Disney e il clamoroso ritorno voluto da Ridley Scott

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L’affascinante universo di Alien: Romulus, diretto da Fede Alvarez, ha portato con sé numerose sorprese, tra cui il ritorno di un personaggio iconico della saga, rendendo questa pellicola oggetto di discussione tra gli appassionati del genere. In questa analisi, esploreremo come il regista ha riportato in vita un volto familiare ai fan e quali particolarità hanno reso noto questo nuovo capitolo della saga.

Il ritorno di Ash nel nuovo film

Scelta registica e approvazione familiare

L’introduzione di Ash, personaggio storico interpretato da Ian Holm nel film originale di Ridley Scott, è stata una mossa decisa dal regista stesso, che ha voluto conferire un senso di continuità. Alvarez ha raccontato come l’acclamato cineasta Scott abbia insistito per il ritorno di Ash: “Ash è sempre stato il migliore. Deve tornare”. Questa visione è stata realizzata con l’accordo della famiglia di Holm, assicurandosi che tutti fossero favorevoli a questa scelta.

L’accattivante personaggio di Rook

Durante la lavorazione del film, è stato creato un personaggio chiamato Rook, che porta il volto familiare di Ash inserito in un contesto nuovo. Rook, pur essendo una figura distinta, serve come omaggio ai fan di lunga data, aggiungendo inoltre una dimensione intrigante per le nuove generazioni che potrebbero non avere lo stesso legame con il personaggio originale. Tra queste novità, chi conosce Ash sa che “non ci si dovrebbe fidare di lui”.

La tecnologia dietro la ricreazione di Ian Holm

Per riportare Ian Holm sullo schermo, è stata utilizzata una tecnologia mista che include animatronica e digitalizzazione. La Metaphysic, una delle società coinvolte, ha sviluppato un animatronic basato su un calco della testa di Holm, prodotto durante la lavorazione de Il Signore degli Anelli. Combinando queste tecniche con alcuni interventi di miglioramento digitale, il team è riuscito a ricostruire la presenza del celebre attore sullo schermo.

La reazione al quarto atto del film

Una narrativa coinvolgente e sfidante

Un tratto distintivo dei lavori di Alvarez è l’attenzione verso un quarto atto che supera le aspettative, un elemento che ha destato una certa preoccupazione presso la Disney. Il regista spiega come questo segmento aggiuntivo, presente anche nei capitoli precedenti come Alien e Aliens, punti a immergere ulteriormente lo spettatore in esperienze estreme ed emozioni intense. La reazione iniziale dello studio ha visto una certa esitazione, un segnale che Alvarez ha sempre interpretato positivamente: “Se ti viene dato un film di Alien da un’azienda che è di proprietà della Disney e loro dicono subito: ‘Sì, facciamolo’, allora stai fallendo in qualche modo.”

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