Album rock da scoprire prima di morire

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Nel panorama musicale, molte opere vengono riconosciute come capolavori senza Ottenere il riconoscimento che meritano al momento della loro uscita. Spesso, album di grande qualità vengono pubblicati in periodi poco favorevoli o non ricevono la promozione adeguata, finendo per essere dimenticati o sottovalutati. Questo fenomeno evidenzia come la valutazione di un disco non dipenda esclusivamente dal successo commerciale, ma anche dalla sua capacità di suscitare emozioni e rimanere nel tempo. Di seguito si analizzeranno alcuni album poco valorizzati, ma ricchi di contenuti artistici di alto livello.

spilt milk – jellyfish

una produzione potente e innovativa

Jellyfish, band emergente negli anni ’90, ha lasciato un’impronta significativa nel rock alternativo e nel power-pop con soli due dischi, entrambi considerati tra i migliori del genere. Spilt Milk si distingue per la sua complessità e ambizione: presenta melodie accattivanti, testi raffinati, armonie impeccabili e una produzione cristallina. L’album trae ispirazione dai suoni delle tre decadi precedenti, creando un mix ricco e originale.

Sebbene brani come “The Ghost at Number One” abbiano ricevuto qualche passaggio radiofonico, pezzi come “Joining a Fan Club” e “New Mistake” sono considerati superiori. Nonostante ciò, l’album avrebbe potuto ottenere maggior successo se fosse stato pubblicato in un momento più propizio.

innuendo – queen

un capolavoro nascosto della band britannica

Dopo il fallimento dell’album Hot Space, molti fan di Queen avevano perso interesse per il gruppo. In realtà, Innuendo, l’ultimo lavoro realizzato durante la vita di Freddie Mercury, rappresenta uno dei punti più alti della carriera della band. Quasi ogni traccia è di elevata qualità.

Freddie Mercury sapeva di essere vicino alla fine mentre registrava questo album; le sue liriche autobiografiche in canzoni come “These Are the Days of Our Lives” e “The Show Must Go On” trasmettono profondità emotiva. La title track e “Headlong” hanno ricevuto passaggi radiofonici significativi.

Innuendo emerge come una testimonianza potente dell’artista che affronta la propria mortalità con eleganza ed intensità.

pop – tones on tail

un sound oscuro e psichedelico fuori dagli schemi

Pop, opera del progetto Tones on Tail nato dall’esperienza dei pionieri goth-rock Bauhaus, rappresenta l’unico album ufficiale del gruppo ma ha generato numerose compilation tra cui spicca Night Music. Il disco si distingue per il suo tono inquietante e psichedelico che differisce dalle atmosfere più cupe dei Bauhaus.

L’album sembra quasi una colonna sonora per un film horror: tracce come “Lions” sono particolarmente memorabili mentre “The Movement of Fear” coinvolge emotivamente l’ascoltatore. La canzone “Slender Fungus”, con i suoi testi nonsense accompagnati da suoni creati dai membri della band con la bocca, rappresenta una delle composizioni più bizzarre mai ascoltate.

rubberneck – toadies

un album disturbante ma coinvolgente

I Toadies sono noti principalmente per il singolo “Possum Kingdom”, brano inquietante narrato dal punto di vista di un predatore psicopatico. L’intero album Rubberneck meriterebbe maggiore attenzione come esempio eccellente di alternative rock intenso e disturbante.

Pezzi come “Backslider”, che affronta tematiche legate ad abusi infantili tramite riferimenti simbolici alla chiesa, mostrano la profondità narrativa dell’opera. La canzone “Tyler”, invece, narra la storia di un rapimento in prima persona con dettagli macabri.

L’ascolto può risultare liberatorio o catartico: un disco perfetto per chi desidera urlare insieme ai brani più crudi e potenti.

bark at the moon – ozzy osbourne

una gemma sottovalutata del metal classico

Bark at the Moon», terzo album solista di Ozzy Osbourne), soffrì inizialmente di scarsa considerazione rispetto alle prime opere del cantante. La perdita del chitarrista Randy Rhoads influì sulla percezione generale dell’album; Jake E. Lee riuscì a mantenere alta la qualità musicale.

Anche se privo dei grandi successi come “Crazy Train”, il disco contiene pezzi validi: il brano omonimo ottenne buona diffusione radiofonica così come “Rock and Roll Rebel”. La ballad “So Tired” risulta tra le migliori interpretazioni melodiche dell’artista ed ebbe spazio anche sui canali televisivi musicali.

Bark at the Moon» si presenta quindi come una proposta degna d’ascolto per gli appassionati del genere metal-classico.

oranges and lemons – xtc

una raccolta brillante di melodie pop & neo-psychedelicamente intelligenti

Oranges and Lemons» è spesso considerato il miglior album degli XTC anche se alcuni preferiscono Skylarking». Entrambi i lavori sono validi: quest’ultimo include hit memorabili come “Dear God”, prodotto da Todd Rundgren; tuttavia,
“Oranges and Lemons” supera in qualità le altre composizioni della band britannica sia sotto forma di songwriting sia sotto forma d’atmosfera complessiva.

I brani sono immediatamente riconoscibili per le melodie catchy ed i testi pieni di significato: “The Mayor of Simpleton” è una dolce dichiarazione d’amore intelligente mentre “Pink Thing” invita all’ascolto senza pregiudizi. Il tema centrale è quello della pace e dell’amore universale che rende questo disco ancora attuale dopo decenni dall’uscita.

time – elo

un concept album futuristico sottovalutato

Time» viene spesso criticato dai media mainstream; invece rappresenta uno dei lavori più innovativi degli ELO grazie alla sua struttura concettuale forte e alle sonorità elettroniche futuristiche presenti in tutto l’album. Le canzoni trattano temi legati al futuro e all’avvenire distopico che ci attende nel XXI secolo.
Nonostante le recensioni negative al momento dell’uscita,

Sempre meno ascoltato nei circuiti radiofonici tradizionali,
quest’opera meriterebbe invece una rivalutazione perché dimostra quanto possa essere innovativo un progetto musicale anche quando viene giudicato male dai critici.
Il suo valore sta nella coerenza narrativa ed estetica che lo rende unico nel suo genere.

rush – rush (1974)

dalla inesplorata nascita a un gigante prog-rock

The debut degli Rush del 1974 spesso viene sottovalutato rispetto alle successive pietre miliari della band canadese.
Senza Neil Peart nell’organico originario,
il primo lavoro mostra già le capacità tecniche dei membri fondatori Geddy Lee ed Alex Lifeson.
“Working Man” diventa subito simbolo del movimento hard rock progressivo;
e anche altri brani come “Finding My Way” meritano attenzione indipendentemente dalla presenza futura del batterista canadese.

hours – david bowie

nulla da invidiare ai grandi ritorni artistici

Dopo aver raggiunto il massimo successo commerciale con Let’s Dance”, Bowie attraversò un periodo difficile prima di ritrovare nuova ispirazione con Hours». Questo lavoro si distingue per le sue sonorità riflessive ed atmosferiche realizzate in collaborazione con Reeves Gabrels.
Le prime tracce sono particolarmente apprezzate: “Thursday’s Child”, “Seven”, mentre “The Pretty Things Are Going to Hell” funge da ultimo stimolante esempio dello stile Bowie post-commerciale.

forever changes – love

un capolavoro psichedelico misconosciuto

“Forever Changes», uscito nel 1967 dall’ensemble californiano Love,
fu inizialmente ignorato ma oggi riconosciuto come uno dei massimi esempi della musica psichedelica
e folk-rock sperimentale.
Il disco fu vittima delle aspettative sbagliate al momento dell’uscita
ma ha resistito alla prova del tempo grazie a testi arguti
e arrangiamenti originali.”

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