Aemilia 220: indagine sulla mafia e l’espansione della ‘ndrangheta lungo il Po

In occasione della Giornata della Legalità, si è svolto un approfondimento televisivo che ha messo in luce le dinamiche e l’espansione della criminalità organizzata nel Nord Italia. La trasmissione, andata in onda su Rai 2, ha presentato il documentario Aemilia 220: La Mafia sulle rive del Po, dedicato a esplorare il fenomeno mafioso nella regione Emilia Romagna. Questo lavoro si distingue per aver portato alla luce aspetti poco conosciuti dell’infiltrazione delle organizzazioni criminali in un contesto tradizionalmente considerato immune.
aemilia 220: origine e produzione
collaborazioni e realizzazione
Aemilia 220 è una produzione realizzata da Rai Fiction in collaborazione con Fidelio. Il progetto ha ricevuto il sostegno dalla Regione Emilia Romagna, attraverso la Emilia Romagna Film Commission. La regia e la direzione sono affidate a Claudio Canepari e Giuseppe Ghinami, che affrontano per la prima volta un’analisi sistematica sul tema delle infiltrazioni mafiose nel territorio emiliano.
dove è stato girato il documentario
Le riprese si sono svolte principalmente nei luoghi simbolo dell’indagine, coinvolgendo ambientazioni che testimoniano direttamente le attività investigative e i contesti urbani interessati dal fenomeno mafioso.
sintesi della trama di aemilia 220
il processo più importante del nord Italia
Aemilia 220 prende spunto dal più grande procedimento giudiziario mai celebrato nel Nord Italia contro la mafia. Sono stati coinvolti oltre 220 imputati, motivo per cui il numero diventa simbolico di una vasta operazione di contrasto alle organizzazioni criminali.
dettagli dell’inchiesta giudiziaria
L’inchiesta si è sviluppata all’interno di un’aula bunker appositamente costruita. Durante le udienze sono state diffuse centinaia di intercettazioni audio e video che rivelano un modus operandi differente rispetto al passato: i membri della criminalità non agiscono più esclusivamente tramite pizzo o armi tradizionali, ma hanno legami trasversali con politica, istituzioni pubbliche e media locali. Questa evoluzione testimonia una presenza radicata e strutturata sul territorio.
svolgimento finale del documentario
narrazione come thriller investigativo
Aemilia 220: La Mafia sulle rive del Po trasforma le carte processuali in uno stile narrativo simile a un thriller. La narrazione si arricchisce di materiali d’archivio inediti, intercettazioni esclusive e testimonianze dirette di investigatori, magistrati e giornalisti impegnati nelle indagini.
Sono ricostruiti anche episodi di cronaca nera legati alla regione Emilia Romagna tra gli anni 2000 e il 2010. Tra questi spiccano l’attentato di Brescello, dove due killer travestiti da carabinieri compiono un omicidio, e l’esplosione presso l’Agenzia delle Entrate a Sassuolo. Questi eventi apparentemente scollegati vengono poi collegati attraverso le indagini ufficiali, dimostrando una rete criminale articolata.
aemilia 220: il cast principale
Nell’ambito della docufiction vengono interpretate figure chiave legate alle vicende trattate:
- Fabio Melchionna: interpreta Romolo Villirillo;
- Saviano Paparella: interpreta Antonio Gualtieri;
- Cosimo Ribezzi: interpreta Nicola Grande Aracri;
- Jessica Giuliani: interpreta Roberta Tattini.
I protagonisti recitano ruoli fondamentali nel racconto cinematografico dedicato all’infiltrazione mafiosa nel Nord Italia. L’opera è visibile su Rai 2 ed è disponibile anche in streaming su Rai Play.
Personaggi principali:- – Fabio Melchionna: Romolo Villirillo;
- – Saviano Paparella: Antonio Gualtieri;
- – Cosimo Ribezzi: Nicola Grande Aracri;
- – Jessica Giuliani: Roberta Tattini.