Adrien Brody Rivela La Verità Sulla Controversia dell’AI Brutalista
La controversia sull’uso dell’IA in The Brutalist
Il film “The Brutalist” ha suscitato un ampio dibattito riguardo all’uso della tecnologia nell’industria cinematografica, in particolare per quanto riguarda l’intelligenza artificiale (IA). Adrien Brody, uno dei protagonisti, ha recentemente espresso le sue opinioni sull’argomento durante un’intervista con una nota rivista.
Commenti di Adrien Brody
Brody ha dichiarato: “Sono figlio di ungheresi e ho cresciuto la lingua nella mia famiglia. Ho integrato, all’interno del dialogo ungherese, parolacce non presenti nel copione.” Ha sottolineato che il processo di post-produzione, a cui il film è stato sottoposto, ha riguardato solo alcune linee parlate in ungherese, senza alterare il dialetto originale, un lavoro che è stato realizzato grazie all’impegno del dialect coach Tanera Marshall. Gli attori e lo staff tecnico si sono mossi con dedizione per mantenere l’autenticità del linguaggio.
Chiarimenti sulla produzione
Brody ha proseguito affermando che non è stata utilizzata alcuna tecnologia che possa compromettere il lavoro delle persone, precisando che si trattava di un processo di post-produzione tipico. “Brady è un regista molto sensibile e attento,” ha affermato, “penso che tutti sappiamo quale sia la verità.” Le sue parole sembrano avere l’obiettivo di rassicurare i fan e il pubblico sull’integrità del lavoro realizzato.
Prossime informazioni
Ulteriori aggiornamenti sulla questione verranno forniti non appena disponibili, soprattutto riguardo ad altre dichiarazioni e alle reazioni da parte del pubblico e della critica.