10 Fumetti Far Side Che Non Passano Mai Di Moda
Il mondo delle strisce umoristiche è stato profondamente influenzato dalle opere di Gary Larson, in particolare da “The Far Side“. Dopo trent’anni dalla sua conclusione e oltre quarantacinque dalla sua prima pubblicazione, le vignette di Larson continuano a essere apprezzate e, in molti casi, sono diventate ancora più divertenti nel tempo. Questo articolo si propone di esplorare alcuni dei pannelli più memorabili, da quelli iconici a quelli meno noti, che hanno guadagnato stima grazie all’umorismo senza tempo di Larson.
“My Couch! My Couch!” – Una vignetta comica da far accapponare la pelle
Pubblicata il 18 novembre 1994
Questa vignetta, creata negli ultimi anni della carriera di Larson, merita attenzione per essere un perfetto esempio dello stile di “The Far Side“. La battuta, che combina umorismo e horror, è accompagnata da un’illustrazione tra le più riuscite dell’autore. In essa, una donna racconta ai suoi ospiti di un “quadro” dipinto dal figlio, mentre, in realtà, il dipinto si rivela essere uno specchio che riflette la figura di Leonard, armato di un coltello.
“God At His Computer” – Un promemoria di Larson sul senso dell’umorismo di Dio
Pubblicata il 17 settembre 1991
Questa vignetta memorabile vede Dio intento a “colpire” un uomo facendo cadere un pianoforte su di lui. L’immagine di Dio mentre gioca con il suo computer e il tasto “Smite” offre una prospettiva ironica sull’umorismo crudele che pervade la vita umana da tempo immemorabile, trasmettendo il messaggio che il destino non rispetta alcun tipo di convenzione.
“That Big Button” – Una vignetta coinvolgente e relazionabile
Pubblicata il 19 febbraio 1988
Con un approccio semplice ma incisivo, questa vignetta mostra un uomo chiamato Irwin di fronte a un gigantesco pulsante di cui non conosce la funzione. La battuta cattura perfettamente la curiosità umana e il desiderio di esplorare l’ignoto, trasformando un concetto banale in un momento comico.
“Michelangelo’s Father” – Un classico gioco di parole
Pubblicata il 16 novembre 1987
In questa vignetta, Michelangelo sta creando la sua opera d’arte, ma non può sfuggire alle critiche di suo padre. Questo gioco di parole è molto apprezzato grazie alla sua semplicità e all’universalità del tema della critica intergenerazionale.
“What Kind Of Monster Are You?” – Larsone rivela la verità
Pubblicata il 10 novembre 1987
Qui Popeye è messo in discussione in un processo per un crimine misterioso. La sua risposta, “I yam what I yam”, riflette il suo carattere iconico e serve a mantenere viva la sua essenza comica.
“Only Mack Went On To Fame” – Oggetti presi in prestito dall’umorismo musicale
Pubblicata il 6 aprile 1987
Questa vignetta presenta utensili antropomorfizzati, generando umorismo attraverso l’associazione di oggetti comuni a situazioni straordinarie, dimostrando la capacità di Larson di far emergere la vita quotidiana in contesti bizzarri.
“Bedtime, Leroy” – Una padrona di animali discutibile
Pubblicata il 7 dicembre 1984
Una vignetta comica che mostra una donna intenta a coprire la gabbia del suo uccello con una coperta piena di predatori. L’illustrazione sottolinea l’ironia della sua buona intenzione andata totalmente storto.
“I Was Struck By Lightning Twice Too!” – Una battuta indimenticabile
Pubblicata l’8 settembre 1981
In questo panel, due uomini che hanno subito il fulmine due volte, sono colpiti da un meteorite in un momento di sorpresa finale. L’immagine è diventata una delle più iconiche di Larson.
“I Think They’re Through” – La fine di una specie
Pubblicata il 19 novembre 1980
Questa vignetta riflette sul potenziale di auto-distruzione umana, mostrando scarafaggi che proclamano la loro ascensione al dominio terrestre dopo una guerra nucleare. L’umorismo nero è un marchio di fabbrica di Larson.
“Go” – Un finale inaspettato
Pubblicata il 4 agosto 1980
In questa vignetta, un’interpretazione del famoso racconto della tartaruga e della lepre, si conclude in modo bizzarro con un camion che investe entrambi i concorrenti. La battuta enfatizza il tipo di umorismo crudo che caratterizza Larson.