Teoria pluribus e connessioni con il film get out di jordan peele
Una teoria intrigante collega la serie Pluribus a uno dei film più disturbanti di Jordan Peele, rivelando aspetti nascosti della narrazione e dei personaggi. Questa supposizione si focalizza su un’ipotesi riguardante la coscienza degli individui infetti, aprendo nuovi scenari narrativi e spiegando alcune sequenze tra le più enigmatiche del programma di Apple TV+. Qui di seguito, si analizza dettagliatamente questa teoria e il suo possibile impatto sulla trama.
una plausibile teoria su pluribus collega la serie a un film di jordan peele
la connessione tra le due opere e il concetto di coscienza
La teoria suggerisce che, come nei personaggi hypnotizzati del film Get Out, anche gli individui infetti in Pluribus non abbiano completamente perso il controllo della propria mente. Invece, si troverebbero in uno stato di coscienza sopita, nascosta dietro a un velo di inconsapevolezza. Questi soggetti, pur sembrando privi di volontà, sarebbero ancora consapevoli delle azioni compiute durante l’infezione, ma intrappolati in una sorta di profondo stato di consapevolezza latente.
Se questa tesi fosse supportata, gli infetti come Carol avrebbero una memoria residuale degli eventi e dei sentimenti vissuti sotto il controllo del pensiero collettivo. Questo permetterebbe di sviluppare una narrazione in cui, una volta trovata una cura, i soggetti potrebbero recuperare tutti i ricordi e riappropriarsi della propria individualità, contrastando il pericolo del pensiero di gruppo.
l’impatto di questa teoria sulla trama e i personaggi di pluribus
effetti sulla comprensione delle azioni degli infetti
Se i personaggi infetti conservano una coscienza nascosta, potrebbero avere ricordi vividi delle loro azioni, anche dopo essere stati liberati dall’infezione. Questo aspetto potrebbe evidenziare problemi di identità e contribuire a una narrazione più profonda sulla lotta tra libertà individuale e controllo esterno.
Inoltre, questa prospettiva spiega sequenze come quella in cui Carol tenta di ottenere la verità da Zosia, con altri infetti che chiedono “Per favore, Carol!”. La scena potrebbe rappresentare un’ultima richiesta di aiuto da parte di individui imprigionati nella loro stessa mente, in un tentativo di rompere il controllo del pensiero collettivo.
spiegazione di una scena ricca di configurazioni in pluribus
l’interpretazione del momento in cui Carol sedates Zosia
Durante una delle scene più enigmatiche, Carol cerca di costringere Zosia a rivelare la verità sulla pandemia, con altri infetti che si uniscono nel chiedere “Per favore, Carol!”. Se si applica la teoria di Get Out, questa richiesta potrebbe rappresentare un appello disperato di persone ancora coscienti dentro di loro, ma che sono totale controllate dal pensiero di gruppo. La scena diventa così un simbolo di lotta tra controllo e libertà.
In questo scenario, il messaggio di aiuto sarebbe rivolto proprio a Carol, cercando di comunicare la loro condizione di prigionieri mentali e di chiedere di essere liberati.
In conclusione, questa teoria offre una prospettiva originale e profonda sulla narrazione di Pluribus, collegandola alle tematiche di percezione della realtà e libertà della mente proprie di alcuni dei più grandi film di Jordan Peele.
Personaggi, ospiti e membri del cast:
- Rhea Seehorn nel ruolo di Carol
- Zosia, infetta e protagonista di una scena chiave
- Personaggi non specificati che chiedono “Per favore, Carol!”